Teo sul 1° tiro (Orfeo). |
Sul 2° tiro (Orfeo). |
Teo sul 4° tiro. |
Sul 5° tiro. |
Sul traverso del 9° tiro. |
Teo sul 9° tiro. |
Teo sul 10° tiro. La corda sulla destra è quella dei "simpatici" spaccamontagne. |
Tracciato della via (viola). In verde la via Orfeo, in rosso la via Elios. (la foto della parete è di Diego) |
Parete SE
Arco, parete S. Paolo. Siamo al secondo tiro della via Orfeo. Andiamo senza fretta – l'allenamento non è al massimo in questi giorni – quando sulla strada sottostante si materializzano due figuri che ci intimano: "Scendete perché tra due ore buttiamo dei sassi sulla via!". L'ipotesi che si tratti di uno scherzo si dilegua quando ci sentiamo ripetere l'incredibile diktat, mentre assaporo l'idea di prevenirli prendendoli prima io a sassate dalla sosta; poi qualche milione di anni di evoluzione umana si fa sentire e mi limito ad inviargli un apprezzamento irriferibile. I bravi di manzoniana memoria, impegnati nell'apertura e pulizia di una via sopra di noi e incuranti del prossimo, si dileguano senz'altra cura: questa via non s'ha da fare!
Che si fa? Dopo breve conciliabolo, stabilito che non c'è possibilità di dialogo e che l'acume (si fa per dire) dei nostri interlocutori (si fa per scherzare) gli impedisce di concepire di stare compiendo una prevaricazione ingiustificabile, decidiamo di cambiare via, approfittando del fatto che una decina di metri sulla destra ne corre un'altra, sottratta alla furia degli asini spaccamontagne. Il piacere dell'arrampicata ci è stato comunque sottratto dalle scariche di sassi che si sono effettivamente susseguite per tutta la giornata a poco più di una decina di metri da noi.
Ora, la faccenda è senza importanza, ma poiché io sono il solito petulante rompiscatole, vorrei porre alcune questioni: di chi sono le pareti di arrampicata? Chi ha il diritto di scacciare da una via una cordata che la sta percorrendo? Chi apre una via (lavoro meritorio) scaricando materiale non dovrebbe evitare di farlo quando la parete è frequentata? E se proprio si vuole perseguire quest'idea perniciosa, non sarebbe stato non dico educato, che forse è chieder troppo, ma almeno intelligente mettere un avviso alla base della via? Se fossimo stati nascosti dalla vegetazione o se un'altra cordata avesse attaccato la via dopo il passaggio dell'improbabile ronda, cosa sarebbe successo?
Accesso: da Arco si prende la strada che costeggia i Colodri e si raggiunge la cappelletta di fronte al bar-pizzeria La lanterna (parcheggio più avanti sulla strada). Si segue indi il sentiero che sale verso destra, per piegare poco dopo a sinistra per una traccia (ometto) che in breve porta sotto la parete. Si prosegue ora verso sinistra fino all'attacco di "Sette muri" (scritta). Poco dopo si nota una piccola scritta blu "orfeo" con un'altrettanto piccola freccia; si risale il pulpitino (corda fissa) e si giunge in breve all'attacco (ulteriore scritta).
Relazione: la nostra combinazione si rivela abbastanza interessante, unendo i tiri più impegnativi di Orfeo con quelli di Sette muri. Le protezioni sono buone, su fix e cordoni con qualche chiodo, tranne che sul primo tiro di Orfeo, dove sono necessari friend fino al 3BD per proteggere la fessura obliqua. Tutte le soste sono su due fix (uno con anello) tranne ove indicato.
1° tiro (Orfeo): si salgono le facili rocce verso destra per piegare a sinistra su una terrazza. Si sale brevemente e, con uno spostamento delicato verso destra, si guadagna l'inizio di una fessura obliqua verso destra che si segue fino alla sosta. 40m, IV, VI; un fix, quattro cordoni in clessidra.
2° tiro (Orfeo): sopra la sosta a percorrere un bel traverso a sinistra per poi superare un breve muretto e raggiungere la sosta per rocce più facili. 25m, VI-; un fix, un chiodo, cinque cordoni in clessidra.
3° tiro (collegamento): attraversare verso destra in lieve discesa tra la vegetazione fino alla quarta sosta di Sette muri. 15m, II. Da qui in poi abbiamo seguito questa via.
4° tiro: salire fin sotto al tetto e spostarsi verso destra a seguire una fessura inclinata; uscire poi a sinistra e raggiungere la sosta. 25-30m, V+, VI; due fix, un chiodo, due cordoni in clessidra. Sosta su albero con cordone. Tiro molto bello.
5° tiro: a sinistra della sosta a risalire una zona di rocce grigie. 50m, V, V+; tre fix, due chiodi, tre cordoni in clessidra.
6° tiro: a sinistra della sosta a risalire un muretto, per proseguire poi su un pilastro con un passo non banale oltre cui le difficoltà calano. 45m, VI, VI+; cinque fix, due chiodi, tre cordoni in clessidra.
7° tiro: attraversare verso sinistra in lieve discesa, facendo attenzione a non scivolare sulle numerose foglie; 20m, I.
8° tiro: spostarsi a sinistra della sosta restando bassi, superare un breve muretto oltre il quale si prosegue su facile terreno fino alla sosta. 25m, V+, I; due fix, un cordone in clessidra, un cordone incastrato con nodo. Sosta su chiodo e fix con cordone.
9° tiro: finale sportivo della via (con gradazione di conseguenza): si sale il muretto verticale e si supera un lieve strapiombo per iniziare un bel traverso a sinistra fino alla sosta. 25m, 6a+/6b, 6a; cinque fix (tre con cordone penzolante), un cordone in clessidra. Sosta su due fix. Tiro fantastico con un paio di passi obbligati in traverso per giungere all'ultima protezione.
10° tiro: salire tenendo la sinistra fino all'altezza dello spigolo, che si risale giungendo al termine della via. 25m, 5c, 6a; sei fix. Sosta su due fix su due facce del masso di sosta.
Discesa: dalla sosta si segue la traccia verso destra che porta ad una mulattiera da seguire ancora a destra. Ad un evidente bivio conviene prendere la scorciatoia sulla destra (sassi lisciati da secoli di passaggio) che riporta sulla strada ed in breve all'auto.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Che si fa? Dopo breve conciliabolo, stabilito che non c'è possibilità di dialogo e che l'acume (si fa per dire) dei nostri interlocutori (si fa per scherzare) gli impedisce di concepire di stare compiendo una prevaricazione ingiustificabile, decidiamo di cambiare via, approfittando del fatto che una decina di metri sulla destra ne corre un'altra, sottratta alla furia degli asini spaccamontagne. Il piacere dell'arrampicata ci è stato comunque sottratto dalle scariche di sassi che si sono effettivamente susseguite per tutta la giornata a poco più di una decina di metri da noi.
Ora, la faccenda è senza importanza, ma poiché io sono il solito petulante rompiscatole, vorrei porre alcune questioni: di chi sono le pareti di arrampicata? Chi ha il diritto di scacciare da una via una cordata che la sta percorrendo? Chi apre una via (lavoro meritorio) scaricando materiale non dovrebbe evitare di farlo quando la parete è frequentata? E se proprio si vuole perseguire quest'idea perniciosa, non sarebbe stato non dico educato, che forse è chieder troppo, ma almeno intelligente mettere un avviso alla base della via? Se fossimo stati nascosti dalla vegetazione o se un'altra cordata avesse attaccato la via dopo il passaggio dell'improbabile ronda, cosa sarebbe successo?
Accesso: da Arco si prende la strada che costeggia i Colodri e si raggiunge la cappelletta di fronte al bar-pizzeria La lanterna (parcheggio più avanti sulla strada). Si segue indi il sentiero che sale verso destra, per piegare poco dopo a sinistra per una traccia (ometto) che in breve porta sotto la parete. Si prosegue ora verso sinistra fino all'attacco di "Sette muri" (scritta). Poco dopo si nota una piccola scritta blu "orfeo" con un'altrettanto piccola freccia; si risale il pulpitino (corda fissa) e si giunge in breve all'attacco (ulteriore scritta).
Relazione: la nostra combinazione si rivela abbastanza interessante, unendo i tiri più impegnativi di Orfeo con quelli di Sette muri. Le protezioni sono buone, su fix e cordoni con qualche chiodo, tranne che sul primo tiro di Orfeo, dove sono necessari friend fino al 3BD per proteggere la fessura obliqua. Tutte le soste sono su due fix (uno con anello) tranne ove indicato.
1° tiro (Orfeo): si salgono le facili rocce verso destra per piegare a sinistra su una terrazza. Si sale brevemente e, con uno spostamento delicato verso destra, si guadagna l'inizio di una fessura obliqua verso destra che si segue fino alla sosta. 40m, IV, VI; un fix, quattro cordoni in clessidra.
2° tiro (Orfeo): sopra la sosta a percorrere un bel traverso a sinistra per poi superare un breve muretto e raggiungere la sosta per rocce più facili. 25m, VI-; un fix, un chiodo, cinque cordoni in clessidra.
3° tiro (collegamento): attraversare verso destra in lieve discesa tra la vegetazione fino alla quarta sosta di Sette muri. 15m, II. Da qui in poi abbiamo seguito questa via.
4° tiro: salire fin sotto al tetto e spostarsi verso destra a seguire una fessura inclinata; uscire poi a sinistra e raggiungere la sosta. 25-30m, V+, VI; due fix, un chiodo, due cordoni in clessidra. Sosta su albero con cordone. Tiro molto bello.
5° tiro: a sinistra della sosta a risalire una zona di rocce grigie. 50m, V, V+; tre fix, due chiodi, tre cordoni in clessidra.
6° tiro: a sinistra della sosta a risalire un muretto, per proseguire poi su un pilastro con un passo non banale oltre cui le difficoltà calano. 45m, VI, VI+; cinque fix, due chiodi, tre cordoni in clessidra.
7° tiro: attraversare verso sinistra in lieve discesa, facendo attenzione a non scivolare sulle numerose foglie; 20m, I.
8° tiro: spostarsi a sinistra della sosta restando bassi, superare un breve muretto oltre il quale si prosegue su facile terreno fino alla sosta. 25m, V+, I; due fix, un cordone in clessidra, un cordone incastrato con nodo. Sosta su chiodo e fix con cordone.
9° tiro: finale sportivo della via (con gradazione di conseguenza): si sale il muretto verticale e si supera un lieve strapiombo per iniziare un bel traverso a sinistra fino alla sosta. 25m, 6a+/6b, 6a; cinque fix (tre con cordone penzolante), un cordone in clessidra. Sosta su due fix. Tiro fantastico con un paio di passi obbligati in traverso per giungere all'ultima protezione.
10° tiro: salire tenendo la sinistra fino all'altezza dello spigolo, che si risale giungendo al termine della via. 25m, 5c, 6a; sei fix. Sosta su due fix su due facce del masso di sosta.
Discesa: dalla sosta si segue la traccia verso destra che porta ad una mulattiera da seguire ancora a destra. Ad un evidente bivio conviene prendere la scorciatoia sulla destra (sassi lisciati da secoli di passaggio) che riporta sulla strada ed in breve all'auto.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.