Sul 1° tiro della Boga. |
Walter sul 2° tiro. |
Sul 5° tiro. |
Tracciato della via Boga. |
Walter sul 1° tiro del Camino. |
Sul 2° tiro. |
Tracciato della Via del Colonnello. |
Pareti SO e NNO
Dopo aver letto nella guida Saglio di una via aperta al torrione Cecilia da una cordata comprendente Dino Buzzati, mi ero ripromesso di dargli un'occhiata, sfruttando il clima decisamente poco autunnale di queste settimane. Il primo novembre, anniversario dell'apertura, si va, convinti di salire una via facile ma dimenticata e del tutto sprotetta. Con nostra sorpresa, siamo accolti da una fila di fix luccicanti, tanto che impieghiamo un po' di tempo a verificare di essere all'attacco della via giusta. Poi, un po' delusi, un po' rassicurati dalle protezioni, saliamo.
Prima, come preambolo, avevamo salito la via Boga al Clerici, approfittando ancora una volta della cortesia di Ivan, passandogli davanti e ricavandone un nuovo servizio fotografico. Devo proprio portargliela, quella famosa bottiglia che gli promisi qualche tempo fa...
Accesso: (Boga al Torrione Clerici): raggiungere il piazzale dei Resinelli, attraversarlo fino alla chiesina e prendere a destra la via Caimi (in salita), seguendola fino al suo termine dove ci sono alcuni posti per parcheggiare (lungo la strada ce ne sono altri, se arrivate tardi). Da qui si prende il sentiero della Direttissima, si supera il caminetto Pagani e la deviazione per il Gruppo del Fungo, raggiungendo il canalone di Val Tesa (indicazioni). Si prosegue ancora e poco dopo si sale a destra per il colle Valsecchi (indicazioni). Dopo un tratto con corde fisse si doppia uno spigolino e ci si trova davanti al Torrione Clerici. Poco prima di raggiungerlo, si nota sulla destra un canale abbastanza largo (ad oggi, decorato da resti di vecchi cavi metallici arrugginiti) che si risale senza percorso obbligato (utili le roccette sulla sinistra). Si supera un ometto sulla crestina di sinistra e poco dopo si attraversa ancora verso sinistra raggiungendo la base della parete dove è l'attacco della via (un fittone ed un chiodo). Poco più di un'oretta.
Relazione (Via Boga): via molto bella che risale lo spigolo SO con un percorso sempre logico e dalle difficoltà contenute. Passo-chiave ottimamente protetto, tratti facili chiodati più lunghi. Tutte le soste tranne l'ultima sono attrezzate con due fittoni, catena ed anello. Contare un paio d'ore circa. La via è abbastanza frequentata.
1° tiro: salire la paretina e superare un breve tratto in leggero strapiombo per proseguire lungo un canale-diedro da cui si esce a sinistra. 25m, 5a (passo); tre fittoni, quattro chiodi.
2° tiro: salire il pulpitino a sinistra e attaccare la placca, attraversando a destra dopo il secondo fittone per salire ad una cengia. 25m, 4a; due fittoni, cinque chiodi (uno inutile).
3° tiro: salire dritto sopra la sosta lungo l'evidente diedro-canale per uscire su cengia. 35m, 3c; due fittoni, due chiodi.
4° tiro: salire la paretina a destra della sosta e proseguire sulla cresta verso destra fino alla base di un canale. 35m, III.
5° tiro: salire il canale e un tratto di cresta fino alla vetta. 40m, III; un fittone. Sosta su un fittone.
Discesa: spostarsi qualche metro lungo la cresta fino ad un masso con cordini e maglia-rapida. Da qui scendere verso destra (E) cercando il percorso più facile (II). In alternativa è possibile calarsi a corda doppia dallo stesso versante.
Accesso (Camino del Colonnello): si raggiunge il rif. Rosalba. Per noi che uscivamo dalla Boga è stato necessario seguire il sentiero Cecilia (quello su cui si finisce al termine della discesa) verso sinistra, superare il bivio delle Direttissima al colle Valsecchi e quello col sentiero Giorgio al colle Garibaldi (da cui si rientra se seguite il nostro giro) e giungere al rifugio. Da qui, prendere il sentiero pianeggiante che conduce al Campaniletto del rifugio (ressa di cordate), superarlo e salire il canale. Appena prima dell'ultimo salto che porta alla forcella si nota un'evidente cengia sulla destra. La si segue fino alla parete (sosta a fix), salendo poi una decina di metri a sinistra a trovarsi all'imbocco di due fessure, una che sale verso destra e una dritta (la nostra). Fittone alla base, spit sulla destra.
Relazione (Camino del Colonnello): la via risale la fessura-camino con bella arrampicata, mai difficile. La recente chiodatura ha "addomesticato" la via (soprattutto il primo tiro), ma può essere comunque utile portare un friend medio per proteggere l'uscita del secondo tiro. La roccia è buona, a parte una scaglia nel primo tiro. Nella guida Saglio la via è data di III+, in quella Pesci IV; io azzarderei un IV+ nell'uscita del secondo tiro... l'alpinismo degrada di generazione in generazione!!
1° tiro: salire la fessura e proseguire fino ad una grotta dove si sosta. 30m, 4a; quattro fix, un fittone, un chiodo. Sosta su due fix con maglia-rapida e fittone.
2° tiro: salire il camino fino al tetto, uscire a sinistra con passo delicato in buona esposizione e proseguire per rocce facili fino all'uscita in comune collo spigolo della Crocetta. 25m, IV+; due fix. Sosta su due fittoni con catena ed anello.
Discesa: è possibile calarsi in doppia dalla sosta; noi siamo invece rientrati dal percorso canonico: si segue la cresta verso sinistra fino ad una sosta da cui ci si cala fino alla forcella (attenzione ai sassi); da qui si ripercorre il canale fino al rif. Rosalba.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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