Cigliano (VC)
Da tempo non abusavo della mia grafomania per raccontare un'osteria o un ristorante, nonostante qualche incontro meritevole non fosse mancato. E il locale migliore per riprendere questa consuetudine non è uno di quei ristoranti presenti nelle guide paludate, coi piatti ai sapori esotici, conditi da essenze e da fragranze, ma un ristorante "verace", dove si mangiano piatti "veri", essenziali e ben cucinati.
L'incontro con il ristorante Nord America avviene per caso, in uno dei pellegrinaggi in cerca di un posto dove concludere con una cena la domenica passata a lisciarsi i polpastrelli sulle pareti di arrampicata. Dopo aver collezionato chiusure per turno, per matrimonio e per altre improbabili motivazioni, ci lasciamo indirizzare da un local che ci pronostica buon cibo e buoni prezzi. E non si sbagliava!
Visto dall'esterno, l'albergo-ristorante è anonimo per non dire bruttino. L'interno diviene già più interessante, coll'atmosfera da ristorante di paese a gestione familiare e la clientela locale. Il servizio è molto cortese, il menù semplice, coi piatti della tradizione piemontese, le porzioni decisamente interessanti! Noi iniziamo con un antipasto di salumi misti per passare poi alla panissa, ovvero riso e fagioli, piatto tipico del vercellese (e non solo) che ci arriva in una teglia di dimensioni invidiabili. Molto semplice e buono.
Restando in tema di cucina locale, cosa meglio di un bollito misto per il secondo? Per me, l'accompagnamento d'obbligo è la salsa verde, ma ce ne sono altre due tra cui scegliere. La carne è decisamente di ottima qualità e anche questo piatto ci regala quelle semplici soddisfazioni della cucina tradizionale. Chiude il tutto il canonico bonet/bunet, un dolce tradizionale piemontese a mo' di budino con amaretti.
L'unica nota negativa della compagnia di commensali è la loro insistenza nell'accompagnare le abbuffate con il vino della casa, un rosso tutto sommato one, ma nulla di piùsto. Ergo, niente commenti sulla cantina e l'abbinamento prescelto. Peccato. Magari si rimedierà al prossimo incontro, al rientro da una scorreria in Piemonte o Val d'Aosta.
L'incontro con il ristorante Nord America avviene per caso, in uno dei pellegrinaggi in cerca di un posto dove concludere con una cena la domenica passata a lisciarsi i polpastrelli sulle pareti di arrampicata. Dopo aver collezionato chiusure per turno, per matrimonio e per altre improbabili motivazioni, ci lasciamo indirizzare da un local che ci pronostica buon cibo e buoni prezzi. E non si sbagliava!
Visto dall'esterno, l'albergo-ristorante è anonimo per non dire bruttino. L'interno diviene già più interessante, coll'atmosfera da ristorante di paese a gestione familiare e la clientela locale. Il servizio è molto cortese, il menù semplice, coi piatti della tradizione piemontese, le porzioni decisamente interessanti! Noi iniziamo con un antipasto di salumi misti per passare poi alla panissa, ovvero riso e fagioli, piatto tipico del vercellese (e non solo) che ci arriva in una teglia di dimensioni invidiabili. Molto semplice e buono.
Restando in tema di cucina locale, cosa meglio di un bollito misto per il secondo? Per me, l'accompagnamento d'obbligo è la salsa verde, ma ce ne sono altre due tra cui scegliere. La carne è decisamente di ottima qualità e anche questo piatto ci regala quelle semplici soddisfazioni della cucina tradizionale. Chiude il tutto il canonico bonet/bunet, un dolce tradizionale piemontese a mo' di budino con amaretti.
L'unica nota negativa della compagnia di commensali è la loro insistenza nell'accompagnare le abbuffate con il vino della casa, un rosso tutto sommato one, ma nulla di piùsto. Ergo, niente commenti sulla cantina e l'abbinamento prescelto. Peccato. Magari si rimedierà al prossimo incontro, al rientro da una scorreria in Piemonte o Val d'Aosta.
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