lunedì 7 novembre 2022

Treni 2218 e 2275 (Bergamo-Milano Lambrate): ritardi settembre-ottobre 2022

Fig. 1: distribuzioni cumulative dei ritardi per il treno 2218 delle 8:02
nei bimestri settembre-ottobre dal 2015 al 2022.
Fig. 2: andamento mensile dei ritardi per il treno 2218 (8:02).
Fig. 3: come in Fig. 1, ma per il treno 2275 delle 17:41.
Fig. 4: come in Fig. 2, ma per il treno 2275 delle 17:41.
La nefandezza... pardon, notizia del bimestre è l'ennesimo rinnovo senza gara che questa sciagurata Regione vuole affidare a Trenord (che in parte controlla tramite FNM). Qui uno dei tanti commenti schifati che rende l'idea della situazione. C'è poi un'altra notizia: un convoglio di Trenord è partito in anticipo! La cosa ha già di per sé dell'incredibile; peccato solo che abbia lasciato a terra i viaggiatori, come si legge qui!

Se prima di procedere al rinnovo-farsa si volessero guardare alcuni numeri reali, tanto per avere un'idea dell'altissima qualità del servizio, si può considerare l'ultimo bimestre. Iniziamo dal 2218: puntualità al 2% (due!), e al 42% entro 5'. Massimo ritardo accumulato pari a 31', un record nel bimestre, mai toccato da quando raccolgo i dati! Se lo confrontiamo con gli analoghi periodi degli scorsi anni vediamo solo un lieve miglioramento rispetto al 2021; il resto è da dimenticare.

L'andamento mensile dei ritardi resta sui valori tipici di questo 2022, ovvero su valori penosi, anche peggiorati rispetto agli anni precedenti: ormai entro i 5' di ritardo non c'è più alcuna delle tre curve in esame.

La situazione non è migliore per il treno di rientro; anzi: non possiamo nemmeno dire che c'è stato un miglioramento rispetto al 2021. Qui è sempre peggio: puntualità al 16% e al 58% entro 5' di ritardo; ritardo massimo di ben 34'; non male, ma lontano dal record di sempre di ben 98' nel 2016! Si pensi però che nella settimana dal 12 al 16 settembre il treno è arrivato tra i 20 ed i 30 minuti di ritardo ben quattro giorni su cinque.

Lo "storico" dei ritardi evidenzia qui un andazzo preoccupante. Si guardi la linea azzurra (ritardo medio) nell'ultimo anno e mezzo: al netto delle fluttuazioni, è chiaro che il trend è crescente, ovvero che i ritardi di questo convoglio appaiono fuori controllo. E, visto che la mediana resta più o meno stabile, il problema sono i treni che accumulano "molto" ritardo. Come a dire: su dieci treni, cinque o sei arrivano sempre con lo stesso ritardo, ma i quattro peggiori fanno sempre più schifo! E questo lo vedete nella figura precedente, confrontando le distribuzioni del 2021 e 2022: le curve sono a spanne uguali fino a circa il 70%, poi quella del 2022 si sposta su ritardi più alti. Traduco: quando le cose vanno più o meno bene, non c'è problema; appena si verifica un inconveniente, buonanotte; non si è più in grado di rimediare.

Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.