martedì 31 agosto 2021

Treni 2218 e 2275 (Bergamo-Milano Lambrate): ritardi maggio-luglio 2021

Fig. 1: distribuzioni cumulative dei ritardi per il treno 2218 delle 8:02
nei trimestri maggio-luglio dal 2015 al 2021.
Fig. 2: Andamento mensile dei ritardi per il treno 2218 (8:02).
Fig. 3: Come in Fig. 1, ma per il treno 2275 delle 17:41.
Fig. 4: Come in Fig. 2, ma per il treno 2275 delle 17:41.
22/06/21. Buon pomeriggio da Trenord...
La novità più interessante di questo trimestre è un rapporto pubblicato da colleghi del Politecnico di Milano relativo a Trenord. La lettura è vivamente consigliata, ma se non volete cimentarvi con le sue 59 pagine, potete saltare direttamente alle ultime pagine di conclusione, oppure leggere questa breve sintesi pubblicata su un quotidiano locale. Il rapporto è analitico, dettagliato, preciso, e dimostra chiaramente quello che tutti sanno, ovvero che a Trenord dovrebbe essere tolto il "servizio" (sevizio per i pendolari) al più presto. Per citare da p. 56:
Quello che non sembra accettabile (e nemmeno ammissibile) è che Trenord conservi il monopolio di servizi che non è palesemente in grado di esercire.
Anche sul capitolo ritardi, argomento di questa serie di post, si legge chiaro e tondo come il tutto non funzioni (sempre a p. 56):
In primo luogo, l’attuale definizione di ritardo è distorcente a favore dell’azienda (diluendo nella giornata i picchi di ritardi dei treni più frequentati e ignorando le fermate intermedie). In secondo luogo, i bonus e le penalità basati su soglie di ritardo ai capilinea sono solo limitatamente efficaci perché l’orario può essere dilatato (pratica usata diffusamente, come ben sanno i pendolari di alcune linee).
Ad ulteriore (se mai ce ne fosse bisogno) conferma di quanto scritto sopra, possiamo ora serenamente (si fa per dire...) guardare al resoconto, invero assai tardivo, dei ritardi cumulati nell'ultimo trimestre pienamente lavorativo. Il treno 2218 conferma il forte peggioramento rispetto all'anno 2020, con puntualità al 10% e al 62% entro 5' di ritardo. Ritardo massimo di ben 27'. Anche in questo trimestre il 2021 si piazza tra gli ultimi posti da quando è iniziata la rilevazione.
L'andamento "storico" in Fig. 2 evidenzia il solito peggioramento estivo con il 10% dei treni che superano il quarto d'ora di ritardo! Una roba indegna.
Se passiamo al 2275, c'è solo da piangere. Il treno è ancora di quelli che probabilmente circolavano sulla Napoli-Portici del 1839, e potrebbe benissimo far parte di quel materiale che Trenitalia ha già radiato, ma che Trenord continua a far circolare (come riportato qui). Ricordiamo poi sempre che i tempi di percorrenza sono stati pure aumentati, col solo effetto di aumentare anche i ritardi! La puntualità è al 24%, e al 67% entro 5' di ritardo. Notate sempre il solito andamento bimodale, con una coda infinita verso destra, ad indicare ritardi che non finiscono mai; il valore massimo registrato è infatti di ben 48 (quarantotto!!!) minuti. Ai lettori le conclusioni...
L'andamento mensile è in linea con quanto di precedente, ma si evidenzia pure una tendenza al peggioramento (curva arancio), e il solito andamento oscillante su valori scandalosi della "puntualità" al 90% dei treni (curva verde), che balla tra i 10 e i 30'.
Conclusione (come dicono i colleghi): togliete il monopolio del servizio ferroviario regionale a Trenord!

Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.

lunedì 30 agosto 2021

Superbaffelan

Sul 1° tiro.
Anna sul 2° tiro.
Sul 5° tiro.
Anna sul 6° tiro.
Tracciato della via.
Baffelan (Gruppo del Sengio Alto) - Piccole Dolomiti
Parete E

Accesso: raggiungere Recoaro Terme e salire al passo di Campogrosso. Appena prima del rifugio Campogrosso si stacca a destra la Strada del re, inaugurata nel 1918, che congiunge i passi di Campogrosso e delle Fugazze. La si percorre fino alla sbarra, dove si parcheggia. Si prosegue a piedi fino ad una curva verso destra, dove si stacca una scorciatoia. Si segue la traccia più a sinistra fino all'imbocco di un canale (targa), lo si risale giungendo al camino di attacco della via Carlesso. si prosegue brevemente fino ad arrivare in corrispondenza di una cengia. Appena prima, si attraversa (attenzione!) sulla sinistra, giungendo su uno stretto terrazzo. Alla sua sinistra c'è l'attacco (fix e chiodo). Sopra la sosta si vede uno spit della Tranquillo e Placido; sulla placca a destra della sosta ci sono i fix della via.
Relazione: bella via che sale la parete E del Baffelan con arrampicata sostenuta, anche se su difficoltà non troppo elevate. La chiodatura è buona a fix, ravvicinata ma non troppo, con alcuni posizionamenti che risultano un po' illogici, forse figli della chiodatura dall'alto. I passi più duri sono in parte azzerabili; la difficoltà obbligata è intorno al 5c. Portare solo rinvii; un paio di friend piccoli possono essere utili se non vi sentite proprio a vostro agio, anche se le possibilità di integrazione non sono molte. Tutte le soste sono su due fix con anello tranne dove indicato.
1° tiro: salire a destra della sosta per placca, proseguire per una fessurina e sostare sulla destra. 30 m, 5c (passo di 6a?), otto fix.
2° tiro: spostarsi a sinistra della sosta (fix ravvicinato) verso un diedro, salirlo e riportarsi a destra superando un breve strapiombo 30 m, 5c, otto fix.
3° tiro: salire a destra per roccette fino alla sosta. 25 m, 5b, cinque fix.
4° tiro: spostarsi a destra a doppiare uno spigolino, salire a superare una fessura un po' aggettante (o la placca alla sua sinistra) per salire ancora verso sinistra. 45 m, 6a+/6b, undici fix.
5° tiro: salire verso sinistra, superare una fessura e continuare per muretti fino alla sosta. 30 m, 6b, undici fix. Sosta su tre fix (due con anelli).
6° tiro: salire a destra, superare un breve strapiombo e risalire un diedro fessurato obliquo verso sinistra che porta alla sosta. 30 m, 5b, otto fix.
7° tiro: salire per un corto muretto e poi per rocce più articolate fino alla sosta. 30 m, 4a, sette fix. Sosta su due fix con anello e cordone.
8° tiro: salire il canale appena a destra della sosta fino alla sommità. 20 m, II, un fix. Sosta su tre spit.
Discesa: si segue la via normale, portandosi verso la croce di vetta (S, a sinistra rispetto la direzione di salita) e si scende sulla destra (O, versante opposto a quello di salita) seguendo gli ometti. Giunti ad una forcella si continua per traccia (ometti) verso destra fino ad un passo (del Baffelan), dove è evidente il canale di discesa sulla destra (Boale del Baffelan). Si scende quindi per traccia fino ad un muro di contenimento, che si supera grazie ad un tratto attrezzato sulla destra, proseguendo poi fino alla strada del re.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

lunedì 23 agosto 2021

Vecchia quercia

Sul 1° tiro.
Teo sul 2° tiro.
Teo sul 3° tiro.
Sul 4° tiro.
Torrione Scandella - Presolana del prato
Parete S

Accesso: raggiungere la malga Cassinelli parcheggiando a sinistra poco prima del passo, in corrispondenza di una chiesetta (cartello "Cantoniera della Presolana"), seguire la strada che si stacca in salita fino al secondo tornante e lasciarla per proseguire lungo il sentiero. In alternativa parcheggiare qualche centinaio di metri prima sulla destra, nei pressi dell'Hotel Spampatti, e seguire la strada di fronte e subito il sentiero a destra (indicazioni per baita Cassinelli), che sale nel bosco e si congiunge con il precedente. Superare la malga Cassinelli e risalire il ghiaione (segnavia 315 per il bivacco Città di Clusone e Grotta dei Pagani), oltrepassare il bivacco e la cappella Savina e proseguire per un breve tratto tra roccette. Quando il sentiero torna pianeggiante si prende una traccia che sale ripida sulla destra e porta alla base del torrione Scandella (lapidi). Da qui si risale poche decine di metri verso sinistra superando gli attacchi di Alpilandia e del Il tramonto di Bozard, giungendo all'attacco della via (scritta).
Relazione: via molto bella su roccia fantastica e chiodatura ottima, in puro stile plaisir. Portare solo rinvii. Le soste sono su due fix con due maglia-rapida.
1° tiro: il tiro originale sale uno strapiombo sulla destra, ma noi abbiamo percorso una variante successiva, che sale leggermente a sinistra su una pancia e piega poi verso destra giungendo alla sosta. 30 m, 6a (passo); quattro fix, un cordone in clessidra.
2° tiro: spostarsi a destra ad una sosta su golfari, salire dritti per placca, attraversare a sinistra e salire alla sosta sulla sinistra. 25 m, 5c; due fix, due chiodi, un cordone in clessidra.
3° tiro: salire a destra della sosta per un vago diedrino e placche. 25 m, 4b; un fix, due cordini in clessidra.
4° tiro: dritti per la bella placca fino ad una cengia dove si sosta. 25 m, 4c; due fix, due chiodi, un cordino in clessidra.
5° tiro: salire per un corridoio di placche vicino a chiazze d'erba, prima dritto e poi piegando verso destra. 30 m, 5c; tre fix, due chiodi.
Discesa: conviene spostarsi pochi metri a destra (rispetto alla direzione di salita) e raggiungere la sosta del Tramonto, da cui si scende in doppia con tre calate.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.