lunedì 27 maggio 2019

T. rex

Teo sul 2° tiro.
La partenza del 3° tiro.
Teo sul 6° tiro.
Teo sull'8° tiro.
Sul 9° tiro.
Tracciato della via.
Monte Coudrey
Parete SO


Accesso: Si raggiunge il paese di Donnas (uscita Pont Saint Martin della A5 TO-AO) e si prende la bella strada che sale a destra con indicazione Albard di Bard, seguendola fino al termine (attenzione a non sbagliare ad un paio di bivi) ove vi è un parcheggio. Sulla sinistra (viso a monte, in corrispondenza di un masso) si stacca un sentiero con bolli gialli che scende dolcemente fino ad attraversare un torrente e costeggiare gli attacchi delle vie. La via T-Rex inizia poco sopra il sentiero, in corrispondenza di un bollo giallo e una vaga scritta. Se la mancate, non temete: poco oltre c'è l'evidente attacco di Dr. Jimmy che vi rimanderà indietro!
Relazione: via che risale la parete tra placche e qualche muretto, con qualche tiro interessante ed un po' troppe ravanate. Utile per chi è alle prime armi con le vie o - come il sottoscritto - ha un problema ad un tendine che non ne vuole sapere di guarire. Chiodatura ottima; portare solo rinvii.
1° tiro: salire la placca, portarsi a destra lungo lo spigolo e proseguire fino alla sosta. 35m, 4a; sette fix. Sosta su due fix con maglia-rapida.
2° tiro: proseguire lungo lo spigolo fino alla sosta. 45m, 4a; otto fix. Sosta su due fix con maglia-rapida e cordino.
3° tiro: a sinistra della sosta a superare un muretto, poi poco sopra si sale un breve diedro fessurato uscendo a sinistra e traversando brevemente in placca. Un secondo breve diedro conduce alla sosta.  30m, 6a; otto fix. Sosta su albero con cordino.
4° tiro: seguire una traccia a destra che poi risale per rocce rotte la parete appoggiata. Superare una sosta intermedia e proseguire puntando ad un'evidente placca bianca sulla destra, alla cui base si sosta. 60m circa, III; un fix, una sosta intermedia (due golfari con cordino). Sosta su due fix.
5° tiro: salire la prima placca bianca, proseguire per gradoni e superare una seconda placca bianca fessurata. 40m, 5c; otto fix. sosta su due fix.
6° tiro: salire per rocce lavorate. 35m, 3c; tre fix (e inutile sosta con fix e golfaro attaccata ad uno di essi). Sosta su due fix.
7° tiro: continuare tra rocce ed alberi fino ad una placca; qui puntare al suo lato sinistro in direzione di una betulla solitaria dove si sosta. 45m, III; un fix. Sosta su due fix.
8° tiro: traversare verso sinistra e salire la placca o il diedro alla sua destra fino alla sosta. 30m, 4b; quattro fix. Sosta su due fix. Visto come è stato chiodato il resto della via, sarebbe stato logico piazzare un fix sulla placca finale.
9° tiro: salire il muro verticale e sostare. 20m, 6a; otto fix. Sosta su due fix.
Discesa: seguire la traccia verso destra e, successivamente, il sentiero in discesa che riporta in breve al parcheggio.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

giovedì 16 maggio 2019

Bergamo-Milano Lambrate: ritardi marzo-aprile 2019 (2608/10809)

Distribuzioni cumulative dei ritardi per il treno 2608 (8:02)
nei bimestri marzo-aprile dal 2015 al 2019.
Come sopra, ma per il treno 10809 (17:43).
Distribuzioni cumulative dei ritardi per il treno 2608 (8:02)
nei periodi gennaio-aprile dal 2015 al 2019.
Come sopra, ma per il treno 10809 (17:43).
Ritardi mensili per il treno 2608 (8:02).
Come sopra, ma per il treno 10809 (17:43).
I dati del secondo bimestre 2019 non si discostano particolarmente dal precedente, e lasciano ancora parecchio a desiderare. Ancora una volta il treno peggiore si conferma essere il 2608, quello della mattina, che proprio non riesce a farne una giusta! Puntualità all'8% e ritardo entro 5' per il 68% dei treni. L'andazzo del 2019 è in pratica il peggiore degli ultimi cinque anni, a meno dell'inqualificabile annata 2018.

I numeri del 10809 sono un po' (ma non troppo) migliori, come d'abitudine: puntualità al 10% e 82% dei treni che arrivano entro 5' di ritardo. Il problema resta sempre e perennemente quel restante 18%, che registra ritardi fino a quasi mezz'ora, in genere dovuti a guasti al treno. Veramente vergognoso! Da questo punto di vista, quanto ottenuto nel 2016 (curva verde) resta inarrivabile.

Le due figure successive sono come al solito relative ai dati cumulativi dall'inizio dell'anno. Le conclusioni non si discostano molto dalle precedenti: 2608 che non ritorna ai valori (tutt'altro che eccezionali) degli anni pre-2018 e 10809 che pure non riesce ad eguagliare gli anni 2016 e 2017.

Le ultime due figure con i ritardi mensili evidenziano bene cosa sta succedendo: da metà 2017 circa il 2608 ha aggiunto circa 5' di ritardo al giorno e non c'è verso di farlo tornare alla "normalità". Dall'altra parte, invece, si notano valori medi e mediani più ragionevoli, ma un comportamento impazzito del peggiore 10% dei treni (si veda l'andamento frenetico della curva verde del 10809).

Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.

giovedì 2 maggio 2019

Digiuno delle galline + Scopa...LA senza manico

Anna sul 1° tiro del Digiuno.
Sempre lei sul 3° tiro (il 1° fix appartiene a Milano).
Sul 3° tiro della Scopa.
Sul 5° tiro della Scopa.
Tracciato del Digiuno delle galline (azzurro) e di
Scopa... LA senza manico (verde). In rosso Dieci anni dopo.
Piramide di Cheope (Pilastri di Rogno)
Parete SE


Accesso: dal parcheggio di fronte al camposanto di Rogno si prende il sentiero che in breve giunge ad uno spiazzo dove partono le vie della Piramide. Il Digiuno delle galline parte alla sinistra della parete (evidente scritta rossa e vecchio fix alla base), l'altra via è poco più a destra (cartellone stile-pubblicità fin troppo evidente).
Relazione (il digiuno delle galline): una delle vie più belle di Rogno, e una delle prime ad essere aperte nel remoto 1984. Placche appoggiate e un paio di muretti sul terzo tiro permettono di raggiungere la cima. La vecchia attrezzatura è stata in parte rinnovata... ma non temete: il tratto-chiave si fa ancora sulle vecchie piastrine mobili.
1° tiro: salire lo spigolo e continuare per placca fino ad una cengia (possibile sosta). Proseguire lungo la placca fino alla sosta. 50m, 4b; sei fix, una sosta intermedia (due fix con maglia-rapida). Sosta su due fix con anello e cordone.
2° tiro: salire a sinistra della sosta, traversare ancora a sinistra (delicato!) verso uno spigolino e superare il tettino sovrastante (buona presa un po' alta). Per placca ad un muro ben appigliato, poi ancora placchetta fino alla sosta. 35m, 5c; sette fix. Sosta su due fix con catena ed anello. Poco sopra si nota la vecchia sosta.
3° tiro: in origine saliva verso sinistra per poi piegare a destra. Ora conviene salire dritti e piegare poi verso destra per uscire dalla via. 35m, 3c, due fix. Sosta su due fix con anello e cordino.
Discesa: si segue verso destra una facile ma esposta traccia (corde fisse) che porta su un sentiero che passa sotto la placca dell'ombra e lo sperone dei boscaioli per giungere ad un bivio con ometto. Si prende a destra e ci si ritrova in breve al punto di partenza.
Relazione (Scopa... LA senza manico): via attrezzata di recente che corre molto vicino (forse troppo) a Decennale lungo le placche, per superare un bel tetto a destra del diedro di Milano. Chiodatura ottima che facilita certamente il superamento del tiro-chiave, ma che stona però con il resto delle vie della parete, anche se ne favorirà la frequentazione. Nome di pessimo gusto, ma che ha in realtà una spiegazione innocua.
1° tiro: superare il muretto e proseguire per facili placche fino alla sosta. 20m, passo iniziale di 6a+; otto fix. Sosta su due fix.
2° tiro: salire la placca fino alla sosta. 30m, 5a; cinque fix. Sosta su due golfari.
3° tiro: ancora dritti lungo la bella placca fino alla cengia. Qui spostarsi a sinistra fino alla sosta. 25m, 5b; sette fix. Sosta su due fix.
4° tiro: su per la placca a puntare al tetto; superarlo di forza e sostare subito dopo. 15m, 6c; otto fix. Sosta su due golfari.
5° tiro: ancora per placca fino alla sommità. 35m, 4c; sei fix. Sosta da attrezzare su albero.
Discesa: come la precedente.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.