sabato 16 novembre 2019

Bergamo-Milano Lambrate: ritardi settembre-ottobre 2019 (2608/10809)

Distribuzioni cumulative dei ritardi per il treno 2608 (8:02)
nei bimestri settembre-ottobre dal 2015 al 2019.
Come sopra, ma per il treno 10809 (17:43).
Ritardi mensili del treno 2608 (8:02).
Come sopra, ma per il treno 10809.
Comincia ad essere deprimente il dover commentare ogni volta sempre gli stessi conclamati ritardi, l'inefficienza ormai diventata norma, il disservizio assurto a regola. Eppure è così. Anche il bimestre appena trascorso non regala miglioramenti di sorta; anzi! I dati per il 2608 si collocano sempre peggio degli anni 2015-17 e sono lievemente meglio solo dello schifoso 2018. Puntualità al 2% (!), con un patetico 51% di treni che arriva entro 5' di ritardo. Massimo ritardo registrato: VENTI MINUTI.
Lievemente migliore la condizione per il 10809, i cui dati sono comparabili con quelli dello stesso periodo del 2017: puntualità al 30% e ritardo entro 5' per l'84% dei treni. Massimo ritardo registrato: VENTISEI MINUTI! Qui il perenne e sempre irrisolto problema è l'ultimo 15% di casi drammatici (in genere guasti al treno, ma non manca una fantasiosa serie di altre nefandezze) in cui veramente il ritardo può crescere all'infinito.
Chiudo come al solito con le due figure con l'andamento mensile dei ritardi, ovviamente in peggioramento rispetto a luglio. Per mettere le cose in prospettiva, si tenga come riferimento la fascia gialla di 5' di ritardo entro cui tutte le curve dovrebbero stare. Il 2608 è da metà 2017 che ha aumentato il ritardo di 5' e non accenna a tornare ai valori pregressi. Il 10809 ha una mediana (curva arancio) migliore, ma va completamente allo sbando (perdonate il gioco di parole) nel 10% peggiore (l'andamento completamente casuale della curva verde): è l'effetto della "coda" della distribuzione statistica, come già commentato altre volte.
Adesso arriverà il freddo ed il maltempo e, come al solito, i prossimi due mesi saranno ancora peggio!

Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.

mercoledì 13 novembre 2019

Allegro con brio

Antonella sul 2° tiro.
Gianni sul 3° tiro.
Gianni sul 5° tiro.
Anna sul 6° tiro.
Sul 7° tiro.
Sul 9° tiro.
Sul 10° tiro.
Tracciato della via.
Ahperian - Val Soana
Parete SO


Accesso: si raggiunge Pont Canavese e si seguono le indicazioni per la Val Soana e la frazione Pessetto. La strada risale a fianco del torrente fino ad un bivio dove si prende a sinistra (Valle di Forzo - indicazioni Pessetto). Si supera una frazione e si continua fino ad un piccolo spazio per parcheggiare in corrispondenza di un ponte sul torrente sulla sinistra (sulla destra, tra gli alberi, c'è una piccola costruzione a mo' di garage; se "mancate" il ponte, poco dopo trovate il cartello che segnala la frazione Pezzetto). Parcheggiate al ponte e tornate brevemente indietro, fino ad un sentiero segnalato da un cartello sulla sinistra con la scritta Ahperian. Salite lungo il sentiero fino ad un bivio dove si prende a sinistra, giungendo in breve al diedro di attacco della via (scritta Eno Valerio alla base). La via originale attaccava poco più a destra, ma ora è abitudine iniziare da qui.
Relazione: via molto bella che risale la parete sfruttando una sequenza di fessure e qualche diedro. Protezioni buone a fix, il che non impedisce di portare qualche friend per integrare qua e là (soprattutto nel 7° tiro, dove la chiodatura è un po' più parca). Soste attrezzate con due fix, catena ed anello di calata tranne ove indicato diversamente. Una via assolutamente da non perdere!
1° tiro: salire il diedro, uscire a destra e continuare in placca o lungo una lama fino alla sosta. 20 m, 5b; sei fix.
2° tiro: salire brevemente per placca e spostarsi a destra fino ad attraversare un canale. Seguire poi una divertente fessura orizzontale fino alla sosta. 20 m, 4a (passo su placca, poi più facile); quattro fix (uno con cordino).
3° tiro: salire la placca e continuare per una fessura, prima verso destra e poi dritta. 20 m, 5b; sei fix. Appena sotto la sosta c'è un fittone per soprammercato; a sinistra si nota una sosta (di calata?).
4° tiro: dritti a prendere una bellissima fessura obliqua verso destra che si segue fino alla sosta. 25 m, 5c; sei fix.
5° tiro: partenza un pochino ostica per infilare una fessura un po' zigzagante che porta in sosta. 25 m, 5c (passo iniziale); cinque fix.
6° tiro: superare un muretto a destra della sosta, rientrare verso sinistra fino all'imbocco di una divertente fessura obliqua che si allarga nella parte finale e conduce in sosta. 25 m, 6a (passo); dieci fix.
7° tiro: salire il diedro fessurato, spostarsi a destra e proseguire per placca o (più facile) per il diedro alla sua sinistra. Salire sul terrazzo di sinistra dove si sosta. 25 m, 6a; cinque fix, tre friend incastrati. Sosta su due fix.
8° tiro: salire verso sinistra a doppiare uno spigolino e proseguire dritti per placche e fessure fino alla sosta. 30 m, 5a; cinque fix. Sosta su un groviglio: due vecchi fix con catena e moschettone collegati da cordone ad un'altra sosta adiacente (due vecchi fix e catena).
9° tiro: salire per roccette sulla destra e proseguire lungo un diedro appoggiato fino ad un evidente albero secco (sosta possibile se le corde fanno troppo attrito). Continuare per salti erbosi fino alla sosta. 45 m; IV-, II; un fix, una sosta con cordoni e maglia-rapida su albero secco. Sosta su tre fix con catene e maglia-rapida; il tutto ben arrugginito.
10° tiro: salire lungo la bella fessura fino alla sosta. 25 m, 6a; nove fix.
11° tiro: in traverso a sinistra fino a doppiare lo spigolo per poi salirne il filo, giungendo alla sosta finale. 25m, 5a; quattro fix, due chiodi.
Discesa: in doppia lungo la via o usando le soste alla sua sinistra. Noi siamo scesi lungo la via con cinque doppie, ma è più saggio usarne sei. Ricordate che la settima sosta (due fix) non è utilizzabile per la calata!

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

domenica 3 novembre 2019

31 agosto

Alberto sul 1° tiro.
Fabio alla partenza del 3° tiro.
Anna sul 4° tiro.
Sul 5° tiro.
Parete del boomerang - Monte Cimo
Parete E


Circa quattro anni fa mi capitò di arrivare all'attacco di una via e scoprire di avere dimenticato il caschetto. Poiché pare che la memoria non migliori con gli anni, stavolta mi ritrovo all'attacco senza caschetto e senza scarpette! Dopo essere stato abbondantemente perculato dal resto della compagnia, vengo però salvato in extremis dal fido Alberto, che coltiva la bizzarra ma utilissima abitudine di andare a fare vie con due paia di scarpette, sì da decidere all'ultimo momento quale scegliere. Il fatto che siano un numero e mezzo più grandi delle mie è un dettaglio... per fortuna non si trattava di una via su placca!
Accesso: dal casello di Affi della A22 seguire per Brentino Belluno, scendendo in Val d'Adige per portarsi sulla destra dell'autostrada e, più avanti, di nuovo sulla sinistra passando sotto un ponte. Subito dopo il ponte c'è una curva verso destra, in corrispondenza di una fabbrica sul lato opposto. Parcheggiare qui, sul lato sinistro. Imboccare la stradina che porta alla fabbrica e, poco prima di una sbarra, identificare una seconda sbarra sulla destra, seminascosta dalla vegetazione. Superarla e seguire la traccia, che si allarga dopo i primi metri di faticosa lotta coll'erba. Si prosegue fino ad un bivio, segnalato da due ometti (uno a destra, uno più grande a sinistra), un bollo e una targhetta S6. Qui si sale verso sinistra e si continua fino ad un secondo bivio (rami di traverso al sentiero a mo' di sbarramento, un ometto, un secondo ometto pochi metri avanti sulla sinistra, ancora la famigerata targhetta S6) dove si prende ancora a sinistra. Il sentiero porta alla base della parete dove si nota un cartello di legno Davide Tomelleri. Da sinistra giunge il sentiero di discesa. Salendo brevemente verso destra si è all'attacco della via (scritta).
Relazione: via plaisir che risale la parete seguendo il grande arco che la solca. Chiodatura ottima e gradi abbordabili ne fanno una classica della zona. Roccia ottima e percorso sempre ovvio. Inutili le protezioni veloci; portare solo rinvii (anche meno di 16 vista la vicinanza sul primo tiro).
1° tiro: alzarsi e spostarsi a destra, superare uno strapiombino e proseguire prima dritti e poi verso sinistra fino alla sosta. 40 m, 6b (passo), sedici fix. Sosta su tre fix con catena e maglia-rapida.
2° tiro: traversare verso sinistra fino alla sosta. 25 m; 4c, III+; cinque fix, un cordone in clessidra. Sosta su tre fix con catena ed anello.
3° tiro: salire verso sinistra lungo la placca e continuare per un diedro, uscendo infine ancora a sinistra verso la sosta. 35 m, 6a, dodici fix.  Sosta su tre fix con catena e maglia-rapida. Tiro molto bello.
4° tiro: bel traverso a sinistra (restando un po' bassi) fino alla sosta. 15 m, 5c, sei fix. Sosta su due fix con catena e maglia-rapida.
5° tiro: salire la facile placca tenendo la sinistra, superare un breve muretto e continuare fino alla sosta. 25 m, 5b (passo), otto fix. Sosta su tre fix.
6° tiro: salire la placca inizialmente sul lato sinistro (dove non è ricoperta di muschio) per poi portarsi al centro e proseguire fino ad una cengia. Da qui facilmente alla sosta sulla destra. 25 m, 6a (passo); cinque fix, un cordone in clessidra. Sosta su fix e clessidra con cordoni.
7° tiro (var.): traversare a destra e salire lungo la linea di fix che percorre la placca (variante consigliata), portando sotto ad un arbusto dove ci si ricongiunge col tracciato originale. Da qui lungo la fessura fino alla sosta. 35 m, 6b, tredici fix. Sosta su due fix con catena ed anello. La via originale percorre il traverso fino ad una sosta. Da qui in verticale lungo la fessura, dove la variante vi si congiunge.
Discesa: dalla sosta ci si sposta verso sinistra fino a delle placche; al loro termine si segue una traccia sulla destra, che sale (ometti) e porta in breve ad una strada forestale. Da qui verso sinistra fino ad una traccia ancora sulla sinistra (ometto e targhetta) che si segue. Quando il sentiero esce dal bosco c'è una terza deviazione, che scende ancora sulla sinistra (ometto). Si scende superando una corda fissa e si percorre ora la lunga cengia che passa sotto tutta la parete e riporta alla targa in legno nei pressi dell'attacco.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.