Non chiedetemi perché, che tanto non lo so nemmeno io, ma da un bel po' di tempo non mi avventuravo tra i vini pugliesi. È quindi con una certa predisposizione d'animo, non scevra da lontani ricordi di piacevoli assaggi, che torno al Salice salentino e al suo vitigno principe, il Negramaro. Qui, tra le cantine produttrici la più famosa è certamente la Leone de Castris, ma Candido è un altro nome da ricordare: nata nel 1929 nel centro del Salento, coltiva vitigni autoctoni e (ahimè) l'onnipresente Syrah che oramai è diventato come il prezzemolo (o la gramigna). Se la maggioranza dei rossi a base Negramaro passa in barrique diventando poco interessante (e lasciando perdere il Negramaro-Syrah di Casina Cucci), la cantina trova la sua espressione più autentica nella linea base de La finestra (Brindisi DOC) e questo La carta, da vitigni Negramaro (85-95%) e Malvasia nera (15-5%). Dopo la fermentazione in acciaio, il vino affina in botti grandi.
Il colore è un invitante rosso rubino, con appena delle sfumature granate. I canonici frutti rossi e neri (mora, prugna) salgono in bella evidenza all'olfatto, con l'aggiunta di note terrose. Al palato è pieno e di buon corpo, con tannini morbidi e con degli accenni quasi cioccolatosi. Un bel finale con una punta amarognola completa l'assaggio.
Un vino di cui fare scorta, anche per l'ottimo rapporto qualità-prezzo!
Gradazione: 13,5°
Prezzo: 8 €
Il colore è un invitante rosso rubino, con appena delle sfumature granate. I canonici frutti rossi e neri (mora, prugna) salgono in bella evidenza all'olfatto, con l'aggiunta di note terrose. Al palato è pieno e di buon corpo, con tannini morbidi e con degli accenni quasi cioccolatosi. Un bel finale con una punta amarognola completa l'assaggio.
Un vino di cui fare scorta, anche per l'ottimo rapporto qualità-prezzo!
Gradazione: 13,5°
Prezzo: 8 €
Nessun commento:
Posta un commento