lunedì 13 maggio 2024

Treni 2218 e 2275 (Bergamo-Milano Lambrate): ritardi marzo-aprile 2024

Fig. 1: distribuzioni cumulative dei ritardi (scala lognormale) per il treno
2218 delle 8:02 nei bimestri marzo-aprile dal 2015 al 2024.
Fig. 2: Ritardi nel bimestre in esame per il treno 2218 (8:02).
Fig. 3: come in Fig. 1, ma per il treno 2275 delle 17:41.
Fig. 4: come in Fig. 2, ma per il treno 2275 delle 17:41.
Immaginiamo questa scena, del tutto ipotetica (come si scrive nei film, ogni somiglianza a fatti e persone è puramente casuale): una società incapace di rispettare gli standard minimi del servizio che fornisce si ritrova periodicamente a pagare delle penali ai propri clienti. Che si fa? Si migliora il servizio? No no, giammai; serve un'idea migliore! Trovato: si inventa un modo per non pagare le penali!
Nel mondo reale, invece, quello che succede è che da aprile 2024 i rimborsi per i perenni ritardi di Trenord non sono più automatici, ma vanno richiesti direttamente dal povero pendolare. Qualcuno se ne dimenticherà certamente, ma è un problema suo! E non basta: se prima un treno era considerato come ritardatario dopo 5' (che sulla BG-MI sono più del 10% del tempo di percorrenza), ora la soglia è salita a 15. Sì sì, avete letto bene: QUINDICI MINUTI! Praticamente un terzo del tempo di percorrenza. Inoltre, le cancellazioni parziali non sono conteggiate: quindi tutte le volte che il treno delle 7:40 parte da Verdello e i pendolari di Bergamo non lo possono prendere, va tutto bene; quel treno è in orario! Qualcuno pensa che sia tutto un tarocco per non pagare i rimborsi, e che il meccanismo di richiesta di rimborso sia farraginoso a dir poco. Di certo c'è solo che i pendolari di tutte le province lombarde sono incazzati, e Regione e Assessore si fregano le mani invece di vergognarsi. Chissà, con i soldi risparmiati potrebbero aumentare ancora qualche stipendio!

Dal punto di vista dei ritardi, possiamo dire che, se continuiamo così, a Trenord dovranno aumentare la soglia a un'ora se vorranno continuare a non rimborsare il dovuto ai pendolari: il dato per il 2024 è il peggiore degli ultimi dieci anni! Iniziamo dal 2218 (Fig. 1): puntualità al 2.5% e al 30% entro 5'; massimo ritardo di 60' (ma in realtà molto maggiore, perché il treno è partito da Treviglio) il 22 marzo per incidente a Treviglio. Una volta di più, notiamo come la curva sia ben più a destra delle precedenti, senza la minima parvenza di miglioramento, e con un andamento pure anomalo e coda molto sparpagliata. La Fig. 2 mostra i ritardi in funzione degli anni, dove è ben evidente il forte peggioramento del 2024.

E veniamo al 2275 (Fig. 3): puntualità a zero (zero!) e al 46% entro 5'. Massimo ritardo di 58' il 4 marzo per investimento (giorno nefasto in cui la mattina si sono accumulati 49' di ritardo per un guasto). Ancora una volta, la curva è spostata a destra, e solo l'anno 2018 ha una "coda" di ritardi peggiore, per via dell'incidente di Pioltello. La Fig. 4 suggerisce chiaramente che questo treno è in peggioramento costante dal 2020, con gli indicatori di ritardo in ininterrotta crescita.

Solito commento finale sulla cause "ufficiali" dei ritardi: su 19 indicazioni, 7 sono riconducibili a Trenord (guasti ai treni), 6 ad altre imprese (lavori o guasti sulla linea, ritardi di treni non-Trenord), 2 per sciopero (che comunque riguarda Trenord!), 2 ad eventi poco o per nulla piacevoli (malore ad un passeggero, investimento), 2 alle "esigenze del regolatore" (ovvero problemi di gestione del traffico, quindi possibile responsabilità di altri convogli di Trenord). Da notare però come ci siano una decina circa di situazioni di ritardo oltre i 10' per cui Trenord non fornisce alcuna spiegazione. Ognuno è libero di indovinare a chi si debbano attribuire...

Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.

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