Ramon sul 1° tiro. |
Teo sul 2° tiro. |
Ramon sul 6° tiro. |
Tracciato della via (azzurro); in rosso la Via dei cugini. |
Parete NO
Accesso: si sale a Zambla e si prende la via Plassa (indicazione Arera), continuando fino ad un ecomostro residenziale ove si può parcheggiare gratuitamente. Lì si trova anche l'emettitrice per il biglietto d'ingresso alla strada asfaltata sulla destra che in 3 km circa conduce ad uno spiazzo dove si parcheggia (4 € giornalieri in monetine o carte). Prendere il sentiero alla sinistra del parcheggio o continuare sulla strada che in poco più di mezz'oretta porta al rifugio Capanna 2000. Guardando la parete, si nota il sentiero 244 che la costeggia verso sinistra. Salire quindi per il sentiero che mena alla vetta dell'Arera (con bella vista su rudere di pilastro di seggiovia, altra dimostrazione di scempio delle nostre montagne e di insipienza politica) e prendere poco dopo a sinistra detto sentiero, che si segue fino alla vista della parete NO dell'Arera. Si scende leggermente, si supera il primo tratto di parete, strapiombante e repulsiva, e si giunge in vista della parete NO vera e propria. Al centro sale la Via dei cugini, a destra si nota un evidente pilastro: raggiungerne la base e identificare la targhetta che indica la partenza.
Relazione: bella via che risale la parete dell'Arera per placche e un breve diedro, aperta nel 1994 con spit e chiodi e riattrezzata nel 2021 a fix. Fatte salve le vie più recenti che non conosco, dovrebbe essere quella più facile dopo i Cugini, con un grado obbligato intorno al 6a+. La chiodatura è buona, ma non troppo ravvicinata; eventualmente possono essere utili un paio di friend. Tutte le soste sono su fix con anello e secondo fix (che sembra quasi artigianale). Roccia ottima. Nota: nel seguito non indico i numerosi chiodi che sono stati "doppiati" dai fix, ma lascio quelli isolati.
1° tiro: si parte con un passo delicato lungo una fessura (possibile friend #1BD), per proseguire su placca e superare un breve muretto, portandosi poi a sinistra e salendo alla sosta. 20 m, 6a+; quattro fix.
2° tiro: si traversa a sinistra per placca e si sale lungo un esposto spigolo fino alla sosta. 15 m, 6b, sei fix.
3° tiro: salire appena a destra della sosta e superare un breve strapiombo, per spostarsi a sinistra e salire alla sosta. 15 m, 6b (passo), quattro fix.
4° tiro: salire lungo la direttrice di uno spigolino fino alla sosta. 30 m, III+, tre fix.
5° tiro: spostarsi a sinistra, doppiare uno spigolino e salire fino ad una cengia, che si segue verso sinistra fino alla sosta. 33 m, III+, due fix con cordino.
6° tiro: salire dritto in placca fino alla sosta. 30 m, 6a; tre chiodi, tre fix.
7° tiro: salire il primo tratto in placca fino ad una zona con delle rigole che si risalgono sfruttando una fessura, raggiungendo la cengia di sosta. 30 m, 5c; un chiodo, cinque fix. Tiro molto bello.
8° tiro: spostarsi a sinistra della sosta e salire un diedrino, per proseguire poi verso sinistra. Un passo delicato in placca porta alla sosta. 40 m, 6a (passo); un chiodo, sette fix.
9° tiro: salire la placca stupenda e non banale fino alla sosta. 40 m, 6b/+; tredici-quattordici fix.
Discesa: in corda doppia dalla via con sei calate:
1a calata: 35 m, in verticale fino alla sosta del 8° tiro. Attenzione: questa sosta è purtroppo sistemata male, perché l'anello è nel fix in alto, ed il secondo fix è in basso sulla verticale (anziché il contrario), col risultato che le corde non scorrono. Noi abbiamo lasciato un moschettone a ghiera nel fix; verificate che ci sia ancora!
2a calata: 40 m, verso destra (viso a monte) fino alla sosta del 7° tiro. Utili un paio di rinvii per mantenere la direzione.
3a calata: 55 m, in verticale fino alla sosta del 5° tiro.
4a calata: 25 m, verso destra (viso a monte) fino alla sosta del 4° tiro. Usare una corda singola per facilitare il recupero. Utili un paio di rinvii.
5a calata: 30 m, fino alla sosta del 3° tiro. Usare una corda singola.
6a calata: 45-50 m, fino a terra.
In alternativa (ma non abbiamo verificato) ci si può spostare a sinistra (viso a monte) fino all'uscita della via dei cugini e scendere in doppia o lungo il canale.
Avvertenza: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Nessun commento:
Posta un commento