sabato 16 ottobre 2021

Via delle placche nere

Relazione originale (da Pareti)
Sul 2° tiro.
Sul 3° tiro.
Sul 4° tiro.
Teo sul 4° tiro.
Tracciato della via (azzurro). In rosso Delenda Carthago,
in giallo Maze.
Prima Torre del Sella
Parete S

Il punto è questo: gli alpinisti si incazzano (con ragione) quando le vie classiche sono riattrezzate a fix senza il consenso dell'apritore. Ma che dire del contrario? Una via aperta a spit può essere "riattrezzata" in ottica classica, rimuovendo gli spit? A me pare una stupidaggine; eppure, succede anche questo. L'incipit di questa vicenda viene da Matteo, che ritrova in un vecchio numero di Pareti la relazione di una via aperta da Cipriani e Vidali nel 1991. Andiamo quindi a darle un'occhiata, ma sopra la prima sosta non vediamo traccia di spit (quelli a destra sono di un'altra via). Decidiamo allora di seguire l'itinerario indicato come Grande placca (e apritori ignoti) nella guida di Bernardi Arrampicare in Val Gardena e dintorni, vol. 3, p. 154. Salendo, ci rendiamo però conto che le soste sono le stesse, che l'itinerario coincide in diversi tratti, e troviamo pure qualche avanzo di vecchio spit rimosso. Non resta che pensare ad un discutibile restyling, del quale nessuno conosce l'autore, e soprattutto le motivazioni.
Accesso: dal passo Sella si prende il sentiero che parte dietro l'hotel Mariaflora e si sale in direzione della Locomotiva. Prima di raggiungerla si prende a destra e si traversa fin sotto la parete S della prima torre. Qui è possibile giungere anche tenendo a destra sul sentiero iniziale e poi risalendo per traccia verso sinistra. Giunti sotto la parete, si supera l'evidente diedro obliquo della via Trenker e si continua fino ad una targa nerastra. La via attacca poco a sinistra della targa (in realtà, a guardare la relazione originale viene il sospetto che l'attacco sia ancora più a sinistra).
Relazione: bella via che sale la parete della Torre per placche e muretti, sempre su roccia ottima tranne l'ultimo tiro. Le difficoltà non sono elevate ed i tratti più impegnativi sono chiodati; utile comunque qualche friend per integrare. La via originale esce lungo la Trenker; è possibile percorrere una variante di uscita (aperta da Bernardi?) che si sposta sul pilastrino di destra.
1° tiro: salire più o meno dritti per rocce facili fino ad una zona più erbosa. Qui spostarsi a sinistra verso un canalino che si sale fino alla sosta. 55 m; III, IV-, II, III; un fix. Sosta su due chiodi e cordone. Verso destra sale l'untissima via Fiechtl.
2° tiro: rimontare una lama a sinistra della sosta, continuare per una fessura appena a sinistra e portarsi a destra verso la sosta. 20 m; IV, V, IV-; due chiodi. Sosta su due fittoni, vicino alla vecchia sosta su due spit, cordino e maglia-rapida.
3° tiro: salire a destra della sosta seguendo poi una lama. Spostarsi a sinistra (attenzione ad un pilastro dall'aspetto assai instabile) e continuare per una fessura giallastra, uscendo poi a sinistra ad una cengia dove si sosta. 20 m; IV, V+, V; tre chiodi (uno con cordino). Sosta su un fittone, con vecchia sosta su due spit, cordone e maglia-rapida.
4° tiro: salire un diedrino appena a destra della sosta e proseguire fino ad una lama. Continuare per divertente placca a buconi, prima a sinistra e poi a destra, fino alla sosta. 25 m; V+, IV, V-, IV; tre chiodi, tre cordoni in clessidra, un nut incastrato. Sosta su un fittone e cordone in clessidra con vecchio spit.
5° tiro: salire in verticale fino alla cengia, dove si sosta sulla sinistra (in comune con la via Trenker). 30 m; IV, III; due chiodi (uno con anello). Sosta su due chiodi cementati. E' possibile anche salire tenendo la destra e sostare sotto il pilastro su un chiodo e una clessidra.
Variante di uscita (Bernardi?):
6° tiro: traversare a destra lungo la cengia, doppiare lo spigolino e proseguire (facile, ma molto esposto) fino ad una fessura, che si sale raggiungendo la sosta. 35 m; II, VI- (passo), IV; un chiodo con cordino. Allungate eventuali protezioni veloci. Sosta su cordone in clessidra.
7° tiro: salire a destra della nicchia e continuare prima a sinistra e poi a destra, uscendo su facili rocce. 30 m; IV, III+; un chiodo. Sosta su chiodo cementato. Attenzione alla roccia nella prima parte del tiro.
Uscita originale (via Trenker):
6° tiro: traversare brevemente sulla cengia e salire verso destra puntando al diedro, uscendo per facili rocce e raggiungendo la sosta. 40 m; I, IV-; due chiodi. Sosta su chiodo cementato.
Discesa: seguire la traccia a destra (rispetto alla direzione di salita) fino a ritrovarsi sul sentiero che riporta alla base della parete. Un paio di brevi sezioni di II possono essere superate con calate in corda doppia.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

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