Alberto sul 1° tiro. |
Sul 2° tiro. |
Teo sul 4° tiro. |
Sul 5° tiro. |
Teo sul 7° tiro. |
Sull'8° tiro. |
Parete NO
Accesso: da passo Sella ci si porta al parcheggio in corrispondenza della prima curva verso la Val Gardena. Lì parte il sentiero per la ferrata delle Mesule. Si supera la quarta torre del Sella e si prosegue fino ad una specie di canale (oltre cui c'è l'attacco della ferrata). Prima di raggiungerlo, si lascia il sentiero e si sale verso la parete, giungendo in breve all'attacco, appena a destra di una fessura obliqua (scritta e chiodo con cordino).
Relazione: via molto bella che sale la parete del Piz Ciavazes per placche lavorate e qualche muretto. La roccia ottima, le difficoltà mai estreme e non continue, accoppiate alla chiodatura ottima nei passi più impegnativi e un po' più lunga nei tratti facili, ne fanno una via piuttosto ripetuta. Tutte le soste sono su due fix, maglia-rapida e cordone tranne ove indicato. Portare eventualmente qualche friend per integrare i tratti più facili. Contare 5h circa. Fare molta attenzione alla discesa (vedi).
1° tiro: salire a destra del pulpito, superare una placca e continuare fino alla sosta sulla sinistra. 30 m, 6a+ (un passo); sei fix, un chiodo con cordone.
2° tiro: salire a sinistra della sosta, superare un diedrino ed un breve strapiombo per salire un bel diedro fessurato e sostare sulla destra. 25 m, 5c, sette fix.
3° tiro: salire dritti fino ad una cengia e spostarsi verso destra per salire un vago diedro fino alla sosta. 40 m; III+, 4a; due fix, un cordone su spuntone.
4° tiro: portarsi sulla parete di sinistra e salire la placca fino ad una cengia, superare un muretto e sostare in una nicchia gialla. 50 m, 5c (passo); nove fix, un chiodo.
5° tiro: superare un breve strapiombo sulla destra e proseguire per muretti. 20 m, 6a, sei fix.
6° tiro: salire la placca sulla sinistra fino ad uno strapiombo giallo. Ignorare il chiodo sulla destra e portarsi ancora a sinistra, salendo fino alla sosta. 35 m, 5c, sette fix.
7° tiro: salire dritti per brevi camini e diedri fino ad una cengia dove si sosta a destra. 25 m; IV; un fix, un cordone in clessidra. Sosta su due spit e un fix con cordoni.
8° tiro: portarsi in obliquo verso destra, doppiare un vago spigolino e salire alla sosta. 15 m, 5a, tre fix. Sosta su due fix e cordone.
9° tiro: salire a destra della sosta superando un muretto, spostarsi ancora a destra e salire lungo una sequenza di fessure che piegano leggermente a sinistra. Seguirle fino all'altezza della sosta, che si raggiunge traversando a destra. 55 m, 6a, sette fix (uno con cordone). Sosta su due fix con cordone.
10° tiro: spostarsi a destra e salire il primo canale che si incontra, sostando al termine, prima di attraversare il ghiaione. 30 m, un fix; IV, III. Se, come noi, sbagliate canale, dovete poi proseguire per un tratto del ghiaione verso sinistra, con molta attenzione, puntando ad una sosta su masso.
Discesa: fare molta attenzione a muoversi sul ghiaione perché si rischia di far precipitare a valle e/o sulle eventuali cordate sottostanti macigni di dimensioni anche ragguardevoli. Meglio non procedere in cordata. Dalla sosta si segue una traccia (ometti e bolli) che sale verso sinistra e si infila in una larga conca, per congiungersi con il sentiero della ferrata delle Mesule. Lo si segue in discesa e si percorre l'infinita ferrata che riporta alla base, poco oltre il punto di attacco (1,5h circa).
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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