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Fabio sul 3° tiro di Tutto di traverso. |
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Fabio alla partenza del 4° tiro. |
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Relazione della via tratta da M. Galli, Free climbing a Lecco e dintorni, Il gabbiano, 1988, p. 64 |
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Fabio sul 4° tiro di Apache. |
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Sul 5° tiro (salita del 2008). |
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Fabio all'uscita della via, inseguito dalla pioggia. |
Monte S. Martino e Antimedale
Pareti S e SE
Quando siamo alla prima sosta e sentiamo gente che parla di pioggia dalle parti di Brivio ci convinciamo che non finiremo la seconda via della giornata. Invece, San Bernardo o qualche altro patrono di alpinisti, o le equazioni di Navier-Stokes che governano la dinamica dei fluidi, ci sono propizi e le gocce iniziano a cadere solo sull'ultimo tiro, che percorro a tempo di record.
Si conclude così il dittico di vie brevi, una (per me) recente al S. Martino, l'altra percorsa nel 2008 ma che ancora "mancava" al valente compagno di cordata. Combinazione comoda e consigliata, se volete evitare di percorrere due vie a pochi metri l'una dall'altra. Alla fine, potete sempre dirigervi in città, verso una pizza-kebab per celebrare (di questa, pero, vi risparmio le foto).
Accesso (Tutto di traverso): da Lecco si segue la vecchia strada per Ballabio e la Valsassina (SP62) per prendere a sinistra la via Quarto all'altezza di un tornante verso destra. Al successivo slargo si sale per una ripida strada fino ad un tornante verso sinistra dove si parcheggia (sempre che si trovi posto; poco più avanti la strada è sbarrata). Si prosegue a piedi e, al successivo tornante, si prende il sentiero sulla sinistra, ignorando poi la deviazione per Medale e Antimedale. Si giunge ad un'effigie di Madonna ricavata da un cartello stradale (mai fidarsi dei religiosi!) e si prosegue in lieve salita, seguendo poi l'evidente indicazione
Variante attrezzata La Vergella ad un bivio. Giunti al cospetto della falesia delle Placchette del S. Martino si scende brevemente verso sinistra, tenendo ancora a sinistra ad un bivio (indicazioni; da destra proviene il sentiero di discesa) ed arrivando così ad uno slargo dove parte la via. Fix visibili nel diedro.
Relazione (Tutto di traverso): via interessante del 1986, riattrezzata recentemente con qualche modifica di tracciato. Chiodatura nel complesso buona a fix e qualche chiodo, ma che lascia talvolta un po' di perplessità: perché mettere sei fix in un tiro di II e chiodare più distanziato gli ultimi due tiri, più impegnativi? Portatevi eventualmente un paio di friend 0.5/0.75 BD per integrare. La roccia è buona grazie ad un gran lavoro di ripulitura, ma non manca qualche punto in cui fare attenzione. Percorso sempre ovvio.
1° tiro: salire il vago diedro, tenendo a sinistra nella parte alta. 25m, 3c; sei fix. Sosta su due fix con fettuccia.
2° tiro: in traverso a sinistra su roccia disturbata dalla vegetazione, per poi salire brevemente su rocce non troppo affidabili fino alla sosta. 15m, 2c; cinque fix, uno spit. Sosta su due fix.
3° tiro: la via vera e propria comincia ora, con un bel traverso a sinistra, interrotto a metà da un corto muretto. Si sosta alla base di un diedro. 25m, 5a; sei fix (tre con cordino), tre chiodi con cordino. Sosta su un fix e un chiodo con cordino.
4° tiro: salire il breve diedro e proseguire lungo la bella fessura. 30m, V (un passo V+); un fix, quattro chiodi. Sosta su un fix e un chiodo con cordino.
5° tiro: seguire la fessura sulla sinistra della sosta, proseguire per un corto diedrino (secondo me non troppo rassicurante, ma probabilmente sono io che mi son fatto troppi problemi...) ed uscire sulla destra per facili rocce. 30m, 5c; sei fix. Sosta su pianta.
Accesso (Apache): dall'uscita della via si tiene la destra (viso a monte; ometto) ritrovandosi in breve sul sentiero della Vergella, che si segue in discesa fino alle placchette del S. Martino e alla Madonna. Si continua in piano lungo il sentiero percorso all'andata e si sale a sinistra ad un evidente bivio dove iniziano le reti paramassi. Il sentiero - somigliante ad un cesso nei primi metri, grazie alla civiltà che i sedicenti amanti della montagna riescono ad esprimere - porta al bivio con indicazioni per la ferrata a cui si giunge anche dall'accesso canonico. Si sale quindi a sinistra, si raggiunge una seconda rete paramassi e si esce dal bosco in corrispondenza del canale di sfasciumi dell'Antimedale. Qui si lascia il sentiero (che conduce alla ferrata del Medale) e si segue la traccia in salita a sinistra che reca alla parete, all'attacco della via
Istruttori (prima piazzola che si incontra; scritta e ressa di cordate).
Relazione (Apache): via storica (1981) dell'Antimedale, assai meno frequentata delle sorelle alla sua sinistra che sfoggiano diademi di fix lungo i tiri. Caduta preda della vegetazione (ricordo ancora i graffi che mi procurai all'uscita del passo-chiave), è stata recentemente ripulita (ma l'impresa è ardua) e attrezzata con soste a fix a prova di bomba. Tutte le soste sono ora su due fittoni (o fix) con catena ed anello di calata.
1° tiro (via degli istruttori): si risalgono i facili gradoni raggiungendo una prima sosta e si continua fino alla sosta poco sopra. 45m, III+; due fittoni, una sosta intermedia.
2° tiro (via degli istruttori): salire dritti sopra la sosta (più facile) oppure un poco sulla destra proseguendo poi per rocce facili fino al terrazzo di sosta; qui spostarsi un poco a destra fino alla sosta di
Stelle cadenti e proseguire ancora per pochi metri verso destra fino ad una sosta nuova fiammante. 35m, 4a con quattro fittoni se dritti; 5a con cinque fittoni salendo sulla destra.
3° tiro (Apache): la via vera e propria inizia da qui. Si sale una placchetta, appoggiata prima e più verticale poi, seguendo una fessura ed uscendo sul terrazzo a sinistra. 30m, IV+, V; due chiodi, un friend incastrato.
4° tiro: si sale tenendo la destra, aggirando un costolone e proseguendo in obliquo fino alla sosta. 25m, IV-, IV+; un chiodo.
5° tiro: tiro-chiave della via: si sale il diedro lungo la parete di destra per portarsi poi su quella di sinistra e continuare (un paio di passi delicati su roccia muschiosa) fin sotto il tetto triangolare, che si supera sfruttando una fessura sul suo lato sinistro (attenzione all'attrito delle corde). Si prosegue poi lungo la fessura fino al terrazzo di sosta. 30m, V+, VI, IV+; cinque chiodi, un cordone in clessidra, un vecchio spit, un nut incastrato (che probabilmente esce se solo insistete un po' più dei 5'' che gli abbiamo dedicato noi).
6° tiro: verso sinistra si snoda la nuova variante di uscita
Geronimo; noi seguiamo invece la via tradizionale, salendo brevemente sulla sinistra della sosta per rientrare e continuare dritti lungo una placca, uscendo a sinistra per un diedrino e placchetta finale. 30m, IV+, V; due chiodi, un cordone in clessidra, un nut incastrato.
Discesa: dalla sosta si sale brevemente per roccette fino ad una vaga traccia che si segue verso sinistra, superando il fix di uscita della variante e facendo attenzione a non salire troppo. Ci si ritrova così all'uscita di
Stelle cadenti, si continua lungo il sentiero, ora evidente, prima in piano e poi in discesa, seguendo le corde fisse fino al canale dell'Antimedale, dove un sentiero in discesa riporta in breve al punto di attacco.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.