Sul 2° tiro. |
Anna sul 4° tiro. |
Sul 5° tiro. |
Tracciato della via (azzurro). In rosso la via dei refrattari. |
Parete S
Accesso: dalla Val Seriana verso il passo della Presolana; parcheggiare sulla sinistra poco prima di raggiungerlo, appena dopo una chiesetta (cartello "Cantoniera della Presolana") e salire brevemente per prati a raggiungere una sterrata che si stacca in salita. Abbandonare lo sterrato al successivo tornante e proseguire lungo il sentiero (indicazioni), raggiungendo la baita Cassinelli. In alternativa parcheggiare qualche centinaio di metri prima sulla destra, nei pressi dell'Hotel Spampatti, e seguire la strada di fronte e subito il sentiero a destra (indicazioni per baita Cassinelli), che sale nel bosco e si congiunge con il precedente. Superare la malga Cassinelli e risalire il ghiaione (segnavia 315 per il bivacco Città di Clusone e Grotta dei Pagani) fino all'altezza del bivacco e della cappella Savina. A destra sono ben visibili i due torrioni gemelli di forma triangolare dove salgono due vie di Carlo Nembrini; alla loro sinistra si notano un pilastro e una placca dove sale la via, seguite poi da altre placche più a sinistra dove salgono le vie dell'avancorpo. Conviene portarsi al ghiaione alla sinistra della parete, salirlo lungo una lingua d'erba e identificare una traccia che porta verso destra, raggiungendo un terrazzo dove attacca la via dei refrattari (scritta rossa refrat.). Da qui si sale brevemente verso sinistra fino all'attacco (scritta rossa buon c.; chiodo visibile in una fessura).
Relazione: bella via che sale poco a sinistra della via dei refrattari, su placche a buchi tipiche di questa zona della Presolana. Chiodatura mista a chiodi, cordoni in clessidra e fix nei passi più impegnativi, nel complesso buona. Utile comunque qualche friend piccolo e medio per integrare. Roccia ottima e percorso sempre ovvio.
1° tiro: salire i primi metri su una placchetta triangolare e spostarsi sulla parete di destra lungo una fessura (non "rubate" salendo lungo il facile canale), superando il muro ancora a destra e continuando per una fessura più facile fino ad una cengia. 20 m; VI (anche VI+ se fatto subito a destra), IV; tre chiodi, un cordone in clessidra. Sosta su un fix.
2° tiro: salire il muretto sopra la sosta e portarsi verso destra in alto. 30 m, 5c (passi); due fix, cinque cordoni in clessidra. Sosta su fix con anello e due chiodi con cordini.
3° tiro: spostarsi a sinistra e salire la placca fino alla crestina, aggirarla a destra e portarsi sulla parete di fronte dove si sosta su un pulpito. 30 m, 5c, III+; due fix, tre cordoni in clessidra. Sosta su due fix con anello.
4° tiro: salire la placca sovrastante fino ad un piccolo terrazzo dove si sosta. 25 m, 5a; due fix, cinque cordoni e una fettuccia in clessidra. Sosta su un fix con maglia-rapida.
5° tiro: salire la placca fino alla cresta (primo cordone un po' alto) dove ci si congiunge con la via dei refrattari. Si traversa quindi per placca verso sinistra e si sale poi fino alla sosta. 30 m, VI, IV+; tre chiodi, due cordoni in clessidra. Sosta su due fix con anello.
Discesa: con tre calate in corda doppia lungo la via. La prima (50 m circa) porta alla terza sosta, la seconda (50 m circa) deposita vicino ad uno spuntone su cui è stata allestita la sosta di calata (fettuccia con maglia-rapida), poco sopra la prima sosta. Da lì con altra calata di 30 m si giunge nei pressi dell'attacco.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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