Il Bec Raty |
Callisto sul 1° tiro |
Giancarlo sul 3° tiro |
Callisto sul 4° tiro |
Sul 6° tiro |
Sul 7° tiro |
8° tiro |
Giancarlo sull'8° tiro |
Tracciato |
In vetta |
Parete SO
Ci sono domande fondamentali per il genere umano che resteranno per sempre senza risposta: Perché l'autobus del mattino è in anticipo quando io sono in ritardo e viceversa? Perché piove sempre nei week-end? E difatti l'infausto accadimento si verifica anche questo sabato, modificando una volta di più i piani e spingendoci verso ovest la domenica, a caccia di luoghi asciutti e non troppo caldi. L'occhio cade sul Bec Raty, a 2400m circa in valle di Champorcher, e in particolare sulla via Ex. art.18, con un paio di opzioni alternative tra cui la verde smeraldo. All'arrivo, la domenica, siamo accolti da un nutrito gruppo di arrampicatori, ingolositi dal corto avvicinamento e dall'accessibilità della via; decidiamo seduta stante di spostarci sulla verde smeraldo, più facile, ma meno protetta e quindi meno frequentata (a differenza dei primi, questo assioma è facilmente dimostrabile). Dopo aver litigato con la relazione in nostro possesso per trovare l'attacco, ci ritroviamo su una via anche simpatica e piacevole e in un ambiente molto bello, ma con gradi inferiori a quelli dichiarati nella relazione, e limitati a singoli passaggi; fatto curioso perché altre vie degli stessi apritori erano invece valutate correttamente. La spittatura è sì un po' lontana, ma su gradi intorno al IV, con passaggi di V comunque protetti; via consigliabile solo per corsi o per le prime uscite su roccia. Molto belli gli ultimi due tiri.
Accesso: Raggiungere il paese di Champorcher risalendo la lunga valle; subito dopo una curva ad angolo retto verso destra seguire a destra l'indicazione per la frazione Dondena. La strada sale per circa 5 km per divenire poi sterrata negli ultimi 3, ma percorribile senza troppi problemi da autovetture di ogni ordine e grado (con un po' di attenzione alle buche). Si prosegue in piano fino a che la vista sulla sinistra si apre su prati e impianti sciistici, in corrispondenza del Bec Raty, si supera lo spigolo e una costruzione per una presa d'acqua, fino ad una strada che scende verso sinistra (da non seguire). Circa 500 metri dopo si può parcheggiare in uno dei numerosi slarghi della strada prima di una leggera salita; la parete è alla vostra destra. Identificate la vecchia strada reale che si stacca sulla destra (è poco più di un sentiero; la si nota più avanti, correre appena al di sopra della strada odierna) e seguitela per due tornanti per prendere subito dopo una traccia che risale gli sfasciumi (ometti) fino alla base della parete. Ometto con nome della via; mezz'oretta o meno dall'auto. A guardare la roccia sembra impossibile che vi si possa salire senza rotolare a terra con qualche pezzo di monte, ma è così; fidatevi.
Relazione: bella via su percorso sempre logico e facilmente individuabile. Le difficoltà sono piuttosto limitate e non servono protezioni veloci.
1° tiro: salire il muretto (passo forse di IV), poi facile fino alla sosta; 40 m, II, 1 spit. Sosta su due spit e catena con maglia-rapida.
2° tiro: salire la facile placca puntando ad uno spigolino sulla sinistra, salirlo verso sinistra (passo di V-), poi in verticale per portarsi a sinistra alla sosta su cengia; 45 m; IV-, V-, IV-, 5 spit. Sosta su due spit e catena con maglia-rapida.
3° tiro: salire la facile placca; 30 m, III+, 3 spit. Sosta su due spit e catena con maglia-rapida.
4° tiro: salire i gradoni (attenzione ad un masso instabile) e la divertente fessura; poi ancora lievemente a destra fino a sbucare in cima al pilastro; 45 m, IV, 3 spit. Sosta su due spit e catena con maglia-rapida.
5° tiro: seguire la traccia verso sinistra fino ad un albero dove si sosta; 50 m.
6° tiro: salire la rotta parete; 45 m, IV, 5 spit. Sosta su due spit e catena con maglia-rapida.
7° tiro: salire la placca tenendosi sul lato sinistro e uscire a sinistra quando muore (attenzione ad una lama instabile - passo di V). Risalire la parete su rocce più facili fino alla cima del pilastro; 40 m; V, IV; 4 spit. Sosta su due spit e catena con maglia-rapida.
8° tiro: il più bello. Avvicinarsi alla parete portandosi sul lato sinistro (ignorare la sosta sulla destra, relativa alla via delle placche), salire a sinistra dello strapiombo per poi prendere la placca inclinata verso destra fin sotto l'evidente tetto. Da qui si traversa a destra in bella esposizione, si esce sulla placca sovrastante e la si risale fino alla cima; 50 m; V, IV; 6 spit. Sosta su due spit.
Discesa: noi ci siamo calati in doppia lungo la via. Purtroppo l'ultima sosta è l'unica che non ha catena e maglia-rapida di calata; probabilmente qualche minchione se le è portate via. Io ho lasciato un maillon "per la causa", ma immagino che qualche bontempone lo aggiungerà alla sua collezione. Se non volete continuare ad alimentare questo traffico di materiale, usate una colla per bloccare il maillon, o scendete per il sentiero.
Le calate: 3 lungo gli ultimi 3 tiri, poi si rifà il tratto di collegamento. Da qui con una calata di 60 m e grazie all'allungamento delle corde potete saltare una sosta ed arrivare giusti giusti a quella del 2° tiro. Con altra calata in verticale fuori via si giunge ad una sosta da cui si scendono a piedi gli ultimi metri fino alla cengia di partenza.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Accesso: Raggiungere il paese di Champorcher risalendo la lunga valle; subito dopo una curva ad angolo retto verso destra seguire a destra l'indicazione per la frazione Dondena. La strada sale per circa 5 km per divenire poi sterrata negli ultimi 3, ma percorribile senza troppi problemi da autovetture di ogni ordine e grado (con un po' di attenzione alle buche). Si prosegue in piano fino a che la vista sulla sinistra si apre su prati e impianti sciistici, in corrispondenza del Bec Raty, si supera lo spigolo e una costruzione per una presa d'acqua, fino ad una strada che scende verso sinistra (da non seguire). Circa 500 metri dopo si può parcheggiare in uno dei numerosi slarghi della strada prima di una leggera salita; la parete è alla vostra destra. Identificate la vecchia strada reale che si stacca sulla destra (è poco più di un sentiero; la si nota più avanti, correre appena al di sopra della strada odierna) e seguitela per due tornanti per prendere subito dopo una traccia che risale gli sfasciumi (ometti) fino alla base della parete. Ometto con nome della via; mezz'oretta o meno dall'auto. A guardare la roccia sembra impossibile che vi si possa salire senza rotolare a terra con qualche pezzo di monte, ma è così; fidatevi.
Relazione: bella via su percorso sempre logico e facilmente individuabile. Le difficoltà sono piuttosto limitate e non servono protezioni veloci.
1° tiro: salire il muretto (passo forse di IV), poi facile fino alla sosta; 40 m, II, 1 spit. Sosta su due spit e catena con maglia-rapida.
2° tiro: salire la facile placca puntando ad uno spigolino sulla sinistra, salirlo verso sinistra (passo di V-), poi in verticale per portarsi a sinistra alla sosta su cengia; 45 m; IV-, V-, IV-, 5 spit. Sosta su due spit e catena con maglia-rapida.
3° tiro: salire la facile placca; 30 m, III+, 3 spit. Sosta su due spit e catena con maglia-rapida.
4° tiro: salire i gradoni (attenzione ad un masso instabile) e la divertente fessura; poi ancora lievemente a destra fino a sbucare in cima al pilastro; 45 m, IV, 3 spit. Sosta su due spit e catena con maglia-rapida.
5° tiro: seguire la traccia verso sinistra fino ad un albero dove si sosta; 50 m.
6° tiro: salire la rotta parete; 45 m, IV, 5 spit. Sosta su due spit e catena con maglia-rapida.
7° tiro: salire la placca tenendosi sul lato sinistro e uscire a sinistra quando muore (attenzione ad una lama instabile - passo di V). Risalire la parete su rocce più facili fino alla cima del pilastro; 40 m; V, IV; 4 spit. Sosta su due spit e catena con maglia-rapida.
8° tiro: il più bello. Avvicinarsi alla parete portandosi sul lato sinistro (ignorare la sosta sulla destra, relativa alla via delle placche), salire a sinistra dello strapiombo per poi prendere la placca inclinata verso destra fin sotto l'evidente tetto. Da qui si traversa a destra in bella esposizione, si esce sulla placca sovrastante e la si risale fino alla cima; 50 m; V, IV; 6 spit. Sosta su due spit.
Discesa: noi ci siamo calati in doppia lungo la via. Purtroppo l'ultima sosta è l'unica che non ha catena e maglia-rapida di calata; probabilmente qualche minchione se le è portate via. Io ho lasciato un maillon "per la causa", ma immagino che qualche bontempone lo aggiungerà alla sua collezione. Se non volete continuare ad alimentare questo traffico di materiale, usate una colla per bloccare il maillon, o scendete per il sentiero.
Le calate: 3 lungo gli ultimi 3 tiri, poi si rifà il tratto di collegamento. Da qui con una calata di 60 m e grazie all'allungamento delle corde potete saltare una sosta ed arrivare giusti giusti a quella del 2° tiro. Con altra calata in verticale fuori via si giunge ad una sosta da cui si scendono a piedi gli ultimi metri fino alla cengia di partenza.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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