Massimiliano sul 1° tiro dello Spigolo |
Sempre lui sul 4° tiro |
Sul 2° tiro della Raffaella |
Giancarlo sul 3° tiro della Raffaella |
Tracciato della Raffaella |
Pilone centrale e Bastionata - Grignetta
Spigolo E e parete SO
Ormai sto quasi esaurendo le vie "fattibili" sulla Grignetta, visto il mio livello deprecabile, e devo cominciare a centellinare le uscite. Sabato la scelta cade sul Pilone Centrale e sulla vicina Bastionata, dove si possono concatenare un paio di viette tranquille. Lo spigolo E (via Andreino secondo la guida CAI-TCI delle Grigne) sale lo spigolo del pilone centrale senza troppe difficoltà, ed è senz'altro da preferire alla vicina Zucchi, presa d'assalto da cordate di ogni ordine e grado. Noi abbiamo fatto una variante più o meno involontaria (a nostra insaputa, direbbe qualcuno...) che aggira il pilastro del 3° tiro, facile ma non protetto e un po' friabile. La Raffaella corre poco più a destra ed è una via breve ma piuttosto interessante con un unico passaggio impegnativo. La discesa consente poi di chiudere un piccolo giro ad anello che rende più interessante la giornata.
Accesso allo Spigolo: raggiungere la fine del parcheggio dei Resinelli e svoltare a destra, tenendo subito la strada in salita a destra (via Caimi). Seguirla fino alla fine e parcheggiare ove possibile. Da qui si segue il sentiero della Direttissima fino al bivio per la Val Tesa (indicazioni). Si sale il canale, passando a fianco della Guglia Angelina e Ago Teresita e si raggiunge il sentiero Cecilia, che si segue verso destra. Si segue il sentiero fino a scendere in un canale (tratto attrezzato), al termine del quale si lascia il sentiero e si sale lo stretto canale a sinistra fino all'attacco.
Relazione: via ben protetta a fittoni resinati e qualche chiodo; utili friend se, come noi, riuscite a finire fuori via anche in Grignetta e dovete attrezzare una sosta estemporanea. Tutte le soste sono formate da due fittoni; roccia buona con qualche blocco instabile e che diviene unta nei tratti in comune colla Zucchi.
1° tiro: salire il diedro fino alla sosta; 30m, IV+, 3 fittoni, 1 chiodo
2° tiro: ancora nel diedro per uscire a destra fino ad un fittone. Da qui si dovrebbe salire a sinistra fino alla sosta. Il nostro valente capo-cordata ha invece proseguito verso destra, risalendo dei gradoni su roccia non proprio ottima, per allestire poi un sosta su friend in una fessura orizzontale; 45m, IV+, 4 fittoni.
3° tiro: a destra pochi metri per poi salire un vago diedro che porta alla sosta della via a cui si giunge abbassandosi dopo il 3° tiro corretto; 20m, IV.
4° tiro: salire la placca sopra la sosta per poi uscire a sinistra sullo spigolo e superare un altro breve tratto in placca; 45m, IV+, V, 6 fittoni.
5° tiro: in verticale sopra la sosta fino ad uscire su un terrazzo dove converge la Zucchi; 40m, IV, 4 fittoni, 1 chiodo.
6° tiro: si sale la bella placca sopra la sosta, un po' unta, fino ad uscire in cima al pilone; 40m, IV, 4 fittoni, 1 chiodo.
Accesso alla Raffaella: dalla fine via si prosegue per cresta per qualche decina di metri fino a localizzare una sosta di calata sulla destra, pochi metri più in basso. Da qui si fa una prima calata di 30m (possibile utilizzare corda singola da 60m - attenzione al termine) nel canale e si scende per una decina di metri fino a vedere una seconda sosta sulla sinistra. Una seconda calata deposita su un terrazzo dove, pochi metri a destra (faccia a monte) si trova l'attacco (fittone e scritta con nome della via, un po' sbiadita). Fare molta attenzione al primo terrazzo che si trova 10-15m sotto la prima sosta; è molto friabile e si rischia di far rotolare nel canale l'equivalente di una casetta bifamiliare; consiglio di restare sulle rocce di sinistra, senza toccare il terrazzo in questione; le persone sotto di voi e le vostre stesse corde ve ne saranno grati!
Relazione: la via è praticamente verticale, con protezioni un poco distanziate nei tratti più facili; i passaggi più impegnativi sono comunque ben protetti; utili friend se non si è troppo familiari con i gradi. Soste su due fittoni collegati con catena ed anello di calata.
1° tiro: dritti in verticale fino alla sosta; 30m, passo iniziale di V+, V, 4 fittoni, 1 chiodo.
2° tiro: in verticale poi lievemente a destra, superare un primo facile saltino che adduce ad una placca e un secondo piccolo strapiombo (passo-chiave). Appena sopra ci si sposta a sinistra e facilmente in sosta; 30m, IV+, VI, 3 fittoni, 4 chiodi.
3° tiro: a destra della sosta, poi in verticale e lievemente a sinistra fino ad uscire sulla cresta; 20m, V, IV, 3 fittoni.
Discesa: seguire la cresta immettendosi sul percorso della Segantini (è possibile un tiro di corda addizionale) che si segue fino ad una discesa in una selletta oltre cui parte un tiro di corda. A destra, invece, si nota una traccia di sentiero, che si segue fino ad incrociare il sentiero della Cermenati, da cui si scende. Verso la fine del sentiero, all'inizio del tratto boscoso, si nota una deviazione sulla destra, sotto delle rocce basse. La si segue tenendo verso sinistra ad un primo bivio e a destra ad un secondo (ignorando i bolli verso sinistra) fino a giungere al punto di partenza.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Spigolo E e parete SO
Ormai sto quasi esaurendo le vie "fattibili" sulla Grignetta, visto il mio livello deprecabile, e devo cominciare a centellinare le uscite. Sabato la scelta cade sul Pilone Centrale e sulla vicina Bastionata, dove si possono concatenare un paio di viette tranquille. Lo spigolo E (via Andreino secondo la guida CAI-TCI delle Grigne) sale lo spigolo del pilone centrale senza troppe difficoltà, ed è senz'altro da preferire alla vicina Zucchi, presa d'assalto da cordate di ogni ordine e grado. Noi abbiamo fatto una variante più o meno involontaria (a nostra insaputa, direbbe qualcuno...) che aggira il pilastro del 3° tiro, facile ma non protetto e un po' friabile. La Raffaella corre poco più a destra ed è una via breve ma piuttosto interessante con un unico passaggio impegnativo. La discesa consente poi di chiudere un piccolo giro ad anello che rende più interessante la giornata.
Accesso allo Spigolo: raggiungere la fine del parcheggio dei Resinelli e svoltare a destra, tenendo subito la strada in salita a destra (via Caimi). Seguirla fino alla fine e parcheggiare ove possibile. Da qui si segue il sentiero della Direttissima fino al bivio per la Val Tesa (indicazioni). Si sale il canale, passando a fianco della Guglia Angelina e Ago Teresita e si raggiunge il sentiero Cecilia, che si segue verso destra. Si segue il sentiero fino a scendere in un canale (tratto attrezzato), al termine del quale si lascia il sentiero e si sale lo stretto canale a sinistra fino all'attacco.
Relazione: via ben protetta a fittoni resinati e qualche chiodo; utili friend se, come noi, riuscite a finire fuori via anche in Grignetta e dovete attrezzare una sosta estemporanea. Tutte le soste sono formate da due fittoni; roccia buona con qualche blocco instabile e che diviene unta nei tratti in comune colla Zucchi.
1° tiro: salire il diedro fino alla sosta; 30m, IV+, 3 fittoni, 1 chiodo
2° tiro: ancora nel diedro per uscire a destra fino ad un fittone. Da qui si dovrebbe salire a sinistra fino alla sosta. Il nostro valente capo-cordata ha invece proseguito verso destra, risalendo dei gradoni su roccia non proprio ottima, per allestire poi un sosta su friend in una fessura orizzontale; 45m, IV+, 4 fittoni.
3° tiro: a destra pochi metri per poi salire un vago diedro che porta alla sosta della via a cui si giunge abbassandosi dopo il 3° tiro corretto; 20m, IV.
4° tiro: salire la placca sopra la sosta per poi uscire a sinistra sullo spigolo e superare un altro breve tratto in placca; 45m, IV+, V, 6 fittoni.
5° tiro: in verticale sopra la sosta fino ad uscire su un terrazzo dove converge la Zucchi; 40m, IV, 4 fittoni, 1 chiodo.
6° tiro: si sale la bella placca sopra la sosta, un po' unta, fino ad uscire in cima al pilone; 40m, IV, 4 fittoni, 1 chiodo.
Accesso alla Raffaella: dalla fine via si prosegue per cresta per qualche decina di metri fino a localizzare una sosta di calata sulla destra, pochi metri più in basso. Da qui si fa una prima calata di 30m (possibile utilizzare corda singola da 60m - attenzione al termine) nel canale e si scende per una decina di metri fino a vedere una seconda sosta sulla sinistra. Una seconda calata deposita su un terrazzo dove, pochi metri a destra (faccia a monte) si trova l'attacco (fittone e scritta con nome della via, un po' sbiadita). Fare molta attenzione al primo terrazzo che si trova 10-15m sotto la prima sosta; è molto friabile e si rischia di far rotolare nel canale l'equivalente di una casetta bifamiliare; consiglio di restare sulle rocce di sinistra, senza toccare il terrazzo in questione; le persone sotto di voi e le vostre stesse corde ve ne saranno grati!
Relazione: la via è praticamente verticale, con protezioni un poco distanziate nei tratti più facili; i passaggi più impegnativi sono comunque ben protetti; utili friend se non si è troppo familiari con i gradi. Soste su due fittoni collegati con catena ed anello di calata.
1° tiro: dritti in verticale fino alla sosta; 30m, passo iniziale di V+, V, 4 fittoni, 1 chiodo.
2° tiro: in verticale poi lievemente a destra, superare un primo facile saltino che adduce ad una placca e un secondo piccolo strapiombo (passo-chiave). Appena sopra ci si sposta a sinistra e facilmente in sosta; 30m, IV+, VI, 3 fittoni, 4 chiodi.
3° tiro: a destra della sosta, poi in verticale e lievemente a sinistra fino ad uscire sulla cresta; 20m, V, IV, 3 fittoni.
Discesa: seguire la cresta immettendosi sul percorso della Segantini (è possibile un tiro di corda addizionale) che si segue fino ad una discesa in una selletta oltre cui parte un tiro di corda. A destra, invece, si nota una traccia di sentiero, che si segue fino ad incrociare il sentiero della Cermenati, da cui si scende. Verso la fine del sentiero, all'inizio del tratto boscoso, si nota una deviazione sulla destra, sotto delle rocce basse. La si segue tenendo verso sinistra ad un primo bivio e a destra ad un secondo (ignorando i bolli verso sinistra) fino a giungere al punto di partenza.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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