Liss dei Pesgunfi
Parete S
Un'altra delle (tante) viette che volevo percorrere da un po' di tempo, questa Scoobidoo regala un'arrampicata divertente su belle placche di granito, sempre ben protetta a spit e con gradi accessibili. Nonostante le placche corrano parallele alla vegetazione, questa non è mai fastidiosa e l'unico difetto della via è la suddivisione in tre parti separate da tratti erbosi da percorrere a piedi. Altro punto da tener presente è che si tratta di una via di 14 tiri e altrettante calate in corda doppia, con più di 650m di sviluppo, e così molte cordate la percorrono solo fino alla seconda cengia (10 tiri) per risparmiare tempo. Noi, ovviamente, ne abbiamo combinata un'altra delle nostre: l'abbiamo percorsa, più o meno convintamente, fino alla fine, ma la nostra astuzia ci ha condotti all'attacco della via molto, troppo tardi. Risultato: calate in corda doppia mentre il cielo scuriva e rientro lungo il sentiero nell'oscurità, alleviata fortunatamente dalla lampada frontale di Giancarlo. La vicinanza dell'accesso e l'ottima attrezzatura della via consentono di fare queste fesserie senza patemi d'animo, ma se la ripetete, siate più furbi e partite per tempo!
Accesso: è forse il punto più debole delle varie relazioni che si trovano su interdet, e che ci ha fatto perdere una quantità incalcolabile di tempo vagando come anime purganti alla ricerca del sentiero giusto o di un'indicazione amica. Si raggiunge il Sasso Remenno e si lascia l'auto nel parcheggio di fronte alla parete N (per intenderci, quella sulla curva, dove c'è una targa e una scritta dedicatorie); il biglietto giornaliero costa 2 €. Alla vostra sinistra ci sono due rilievi: il Liss dei Pesgunfi è quello più a sinistra (vedi foto), e la via sale sul versante S, che appare infestato di erba (ed infatti lo è!). Subito dopo il Remenno, lungo la strada in direzione di S. Martino, c'è sulla destra una costruzione interrata per l'acqua. Poche decine di metri più avanti, sulla sinistra, c'è un piccolo spiazzo erboso che diviene subito sentiero: è lui, seguitelo! Il bel sentiero sale per il bosco, prima verso destra e poi verso sinistra, sfiora qualche sasso e si riporta a destra verso il torrente. Si supera il bivio per le placche (seguire indicazione: Pesgunfi) e si guada il torrente in corrispondenza di ricoveri in pietra, giungendo alla base della parete. Proseguire verso sinistra ignorando gli attacchi di due o tre vie innominate fino ad un cartello col nome desiderato; impossibile sbagliare.
Relazione: sostanzialmente basta seguire gli spit; l'unico punto in cui abbiamo avuto qualche dubbio è la seconda cengia e l'ultimo tiro. Inutili friend o altro; bastano 10 rinvii. Tutti i tiri vanno dai 40 ai 60m; soste su 2 spit attrezzate per la calata in corda doppia (salvo dove indicato). I tiri valutati 5c (e anche alcuni 5b) sono in realtà singoli passaggi; il resto è ancora più tranquillo.
1° tiro: dritti per placca fino alla sosta; 45m, 5b, 7 spit
2° tiro: a sinistra della sosta e via in placca; 45m, 5c, 10 spit. Sosta su albero con cordoni e maglia-rapida.
3° tiro: a sinistra, salire la placca, superare un saltino e proseguire in placca; 50m, 4c, 8 spit
4° tiro: ancora placche, poi piegare a destra e superare un muretto; 55m, 5c, 8 spit
5° tiro: per placche (l'avreste mai detto?) fino ad un muretto che adduce alla sosta; 45m, 5c, 8 spit
Salire per rocce ed erba obliquando un poco a sinistra fino alla fascia rocciosa. C'è una sosta a metà, se non volete procedere in conserva.
6° tiro: dritto per placche; 45m, 5b, 5 spit
7° tiro: idem; 45m, 5b, 7 spit
8° tiro: idem, con saltino finale; 45m, 5c, 8 spit
9° tiro: per placca fino ad un diedro; 45m, 5a, 6 spit
10° tiro: salire il vago diedro, poi a sinistra dello spigoletto e per placche alla sosta; 45m, 5c, 10 spit
Si risale ancora per erba ripida e roccette puntando alle placche, ma senza spostarsi troppo a sinistra. Sosta su albero; c'è anche una sosta intermedia.
11° tiro: per placche alla sosta; 50m, 5b, 8 spit
12° tiro: come sopra; 45m, 5b, 7 spit
13° tiro: idem; 45m, 5b, 7 spit
14° tiro: salire un muretto e raggiungere lo spit successivo. Da qui non si vedono altri spit, ed infatti bisogna andare decisamente a destra (fidatevi!) e salire in corrispondenza di alcune rocce rotte; lo spit è poco sopra (e si può vedere dalla sosta). Un ultimo salto sulla destra porta alla sosta finale; 35m, 5b, 3 spit.
Discesa: in corda doppia lungo la via. Servono praticamente 14 calate o qualcuna in più se non volete scendere i tratti erbosi a piedi; consigliato calarsi in due contemporaneamente per risparmiare un po' di tempo.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Parete S
Un'altra delle (tante) viette che volevo percorrere da un po' di tempo, questa Scoobidoo regala un'arrampicata divertente su belle placche di granito, sempre ben protetta a spit e con gradi accessibili. Nonostante le placche corrano parallele alla vegetazione, questa non è mai fastidiosa e l'unico difetto della via è la suddivisione in tre parti separate da tratti erbosi da percorrere a piedi. Altro punto da tener presente è che si tratta di una via di 14 tiri e altrettante calate in corda doppia, con più di 650m di sviluppo, e così molte cordate la percorrono solo fino alla seconda cengia (10 tiri) per risparmiare tempo. Noi, ovviamente, ne abbiamo combinata un'altra delle nostre: l'abbiamo percorsa, più o meno convintamente, fino alla fine, ma la nostra astuzia ci ha condotti all'attacco della via molto, troppo tardi. Risultato: calate in corda doppia mentre il cielo scuriva e rientro lungo il sentiero nell'oscurità, alleviata fortunatamente dalla lampada frontale di Giancarlo. La vicinanza dell'accesso e l'ottima attrezzatura della via consentono di fare queste fesserie senza patemi d'animo, ma se la ripetete, siate più furbi e partite per tempo!
Accesso: è forse il punto più debole delle varie relazioni che si trovano su interdet, e che ci ha fatto perdere una quantità incalcolabile di tempo vagando come anime purganti alla ricerca del sentiero giusto o di un'indicazione amica. Si raggiunge il Sasso Remenno e si lascia l'auto nel parcheggio di fronte alla parete N (per intenderci, quella sulla curva, dove c'è una targa e una scritta dedicatorie); il biglietto giornaliero costa 2 €. Alla vostra sinistra ci sono due rilievi: il Liss dei Pesgunfi è quello più a sinistra (vedi foto), e la via sale sul versante S, che appare infestato di erba (ed infatti lo è!). Subito dopo il Remenno, lungo la strada in direzione di S. Martino, c'è sulla destra una costruzione interrata per l'acqua. Poche decine di metri più avanti, sulla sinistra, c'è un piccolo spiazzo erboso che diviene subito sentiero: è lui, seguitelo! Il bel sentiero sale per il bosco, prima verso destra e poi verso sinistra, sfiora qualche sasso e si riporta a destra verso il torrente. Si supera il bivio per le placche (seguire indicazione: Pesgunfi) e si guada il torrente in corrispondenza di ricoveri in pietra, giungendo alla base della parete. Proseguire verso sinistra ignorando gli attacchi di due o tre vie innominate fino ad un cartello col nome desiderato; impossibile sbagliare.
Relazione: sostanzialmente basta seguire gli spit; l'unico punto in cui abbiamo avuto qualche dubbio è la seconda cengia e l'ultimo tiro. Inutili friend o altro; bastano 10 rinvii. Tutti i tiri vanno dai 40 ai 60m; soste su 2 spit attrezzate per la calata in corda doppia (salvo dove indicato). I tiri valutati 5c (e anche alcuni 5b) sono in realtà singoli passaggi; il resto è ancora più tranquillo.
1° tiro: dritti per placca fino alla sosta; 45m, 5b, 7 spit
2° tiro: a sinistra della sosta e via in placca; 45m, 5c, 10 spit. Sosta su albero con cordoni e maglia-rapida.
3° tiro: a sinistra, salire la placca, superare un saltino e proseguire in placca; 50m, 4c, 8 spit
4° tiro: ancora placche, poi piegare a destra e superare un muretto; 55m, 5c, 8 spit
5° tiro: per placche (l'avreste mai detto?) fino ad un muretto che adduce alla sosta; 45m, 5c, 8 spit
Salire per rocce ed erba obliquando un poco a sinistra fino alla fascia rocciosa. C'è una sosta a metà, se non volete procedere in conserva.
6° tiro: dritto per placche; 45m, 5b, 5 spit
7° tiro: idem; 45m, 5b, 7 spit
8° tiro: idem, con saltino finale; 45m, 5c, 8 spit
9° tiro: per placca fino ad un diedro; 45m, 5a, 6 spit
10° tiro: salire il vago diedro, poi a sinistra dello spigoletto e per placche alla sosta; 45m, 5c, 10 spit
Si risale ancora per erba ripida e roccette puntando alle placche, ma senza spostarsi troppo a sinistra. Sosta su albero; c'è anche una sosta intermedia.
11° tiro: per placche alla sosta; 50m, 5b, 8 spit
12° tiro: come sopra; 45m, 5b, 7 spit
13° tiro: idem; 45m, 5b, 7 spit
14° tiro: salire un muretto e raggiungere lo spit successivo. Da qui non si vedono altri spit, ed infatti bisogna andare decisamente a destra (fidatevi!) e salire in corrispondenza di alcune rocce rotte; lo spit è poco sopra (e si può vedere dalla sosta). Un ultimo salto sulla destra porta alla sosta finale; 35m, 5b, 3 spit.
Discesa: in corda doppia lungo la via. Servono praticamente 14 calate o qualcuna in più se non volete scendere i tratti erbosi a piedi; consigliato calarsi in due contemporaneamente per risparmiare un po' di tempo.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Grazie delle info d'attacco! Relazione aggiornata.
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