Dell'azienda Lupi, acquisita nel 2020 da Peq Agri, avevo già assaggiato un ottimo pigato qualche annetto fa, ed è quindi con una certa curiosità e qualche aspettativa che ho aperto questa bottiglia per celebrare (si fa per dire) la fine delle feste. L'Ormeasco è praticamente la versione ligure del Dolcetto, vitigno invero un po' trascurato, ed è uno dei grandi rossi del ponente ligure insieme all'amato Rossese (della Grenaccia parliamo un'altra volta). La zona di produzione ruota attorno alla valle Arroscia, quindi piuttosto vicino ad Albenga e al suo retroterra di splendide falesie, creando così un connubio perfetto di interessi personali. E proprio ad Ormeasco e Pigato è sempre stato legato il nome di Lupi, sinonimo di vini sinceri, legati al territorio, sin dalla nascita della cantina nel 1960.
Come spesso accade, l'Ormeasco più rappresentativo e interessante della cantina è (forse dovrei dire era; vedi oltre) la sua versione base, che nasce da vitigni con più di cinquanta anni di età ed affina per quattro/cinque mesi in acciaio (esiste poi il Braje che passa in barrique e che lasciamo da parte). Nel bicchiere si presenta di un bel colore rubino con qualche lieve sfumatura granata. Molto intenso e aromatico al naso, con evidenti sentori di frutti rossi, lampone su tutti, e qualche nota più vegetale di finocchio e pepe. Fresco e generoso all'assaggio, di gusto pieno, con tannini molto morbidi e una tipica nota amarognola nel finale; si beve che è un piacere.
L'unico dubbio è il seguente: sul sito di Peq Agri, nella sezione dedicata ai vini di Lupi si trova ora un solo Ormeasco rosso, il Braje! Niente più Ormeasco base! Non conosco le ragioni di questa scelta che mi pare del tutto infelice; non resta che correre ad accaparrarsi le poche bottiglie che ancora si trovano e gustarle con un sorso di nostalgia.
Gradazione: 13°
Prezzo: 13 €
Come spesso accade, l'Ormeasco più rappresentativo e interessante della cantina è (forse dovrei dire era; vedi oltre) la sua versione base, che nasce da vitigni con più di cinquanta anni di età ed affina per quattro/cinque mesi in acciaio (esiste poi il Braje che passa in barrique e che lasciamo da parte). Nel bicchiere si presenta di un bel colore rubino con qualche lieve sfumatura granata. Molto intenso e aromatico al naso, con evidenti sentori di frutti rossi, lampone su tutti, e qualche nota più vegetale di finocchio e pepe. Fresco e generoso all'assaggio, di gusto pieno, con tannini molto morbidi e una tipica nota amarognola nel finale; si beve che è un piacere.
L'unico dubbio è il seguente: sul sito di Peq Agri, nella sezione dedicata ai vini di Lupi si trova ora un solo Ormeasco rosso, il Braje! Niente più Ormeasco base! Non conosco le ragioni di questa scelta che mi pare del tutto infelice; non resta che correre ad accaparrarsi le poche bottiglie che ancora si trovano e gustarle con un sorso di nostalgia.
Gradazione: 13°
Prezzo: 13 €
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