martedì 7 novembre 2023

Treni 2218 e 2275 (Bergamo-Milano Lambrate): ritardi settembre-ottobre 2023

Fig.1: distribuzioni cumulative dei ritardi per il treno 2218
delle 8:02 nei trimestri settembre-ottobre dal 2015 al 2023.
Fig. 2: ritardi nel bimestre in esame per il treno 2218 (8:02).
Fig. 3: come in Fig. 1, ma per il treno 2275 (17:41).
Fig. 4: come in Fig. 2, ma per il treno 2275 (17:41).
La notizia vergognosa del bimestre la potete leggere qui: poiché il prezzo dei biglietti aumenta, poiché i ritardi aumentano, qualcuno a Trenord ha pensato bene di aumentarsi anche lo stipendio! E non di poco, ma di ben 60000 (sessantamila!) €, arrivando a più di 600000 (seicentomila!) € di stipendio annuo. Domanda per i lettori: quanti anni di lavoro vi servono per avere un aumento di stipendio di 60000 €? Regione Lombardia come al solito tace, anzi acconsente (leggete ad esempio qui le pietose giustificazioni), che tanto le elezioni sono passate e i lombardi non hanno memoria, come la (non) gestione del COVID ha insegnato. Siamo di fronte all'ennesima dimostrazione che in Italia più si fanno danni e più si viene premiati!

A proposito di danni, vediamo quelli dell'ultimo bimestre: il 2218 ha una puntualità del 7% e un massimo ritardo di ben 32', il giorno 28/9, per un guasto al treno. Curva sempre allineata a destra (quindi peggiore) rispetto a quelle degli anni precedenti.

Detto confronto, sempre relativamente al bimestre in esame, è riportato in Fig. 2 per i soliti indicatori (media, mediana e nono decile). Per capire l'andazzo al di là di alcune oscillazioni da un anno all'altro, immaginate di tirare una retta a partire dai punti del 2015-2016 a quelli del 2022-2023: si vede subito che i ritardi sono aumentati anno dopo anno, e che ora ci ritroviamo dai 5 ai 10' in più di ritardo ogni giorno, ovvero dai 100 ai 200 minuti al mese di ritardo, solo per il viaggio di andata. 60000 € di aumento di stipendio, grazie!

Veniamo al 2275: puntualità al 4% e massimo ritardo di 38', sempre il 28/9 (giorno da incorniciare), per "controlli tecnici al treno". Anche qui, curva spostata a destra, quindi peggiore di quella degli anni precedenti. Meglio ricordare sempre che i ritardi qui indicati sono relativi all'orario di arrivo a Bergamo (o a Milano la mattina) di un povero pendolare che prende i treni in esame: ad esempio, se il 2275 non arriva, si sale sul treno successivo (2237) mezz'ora dopo ed il ritardo sarà di circa mezz'ora, ma il vero ritardo del treno 2275 è spesso molto superiore! Questo spiega perché la curva in Fig. 3 si impenna dopo circa mezz'ora di ritardo: spesso sono i casi in cui si sale sul 2237, strapieno! Idem per la mattina: l'unico caso in cui si è avuto un anticipo di 3' è perché alle 8:02 è partito il 7:02 in ritardo di un'ora!

L'ultima figura indica in maniera sintetica il comportamento anno dopo anno. Vale quanto detto sopra: a partire dal 2019 c'è stato un costante aumento di tutti gli indicatori, stavolta assolutamente scandaloso per il dato al 90%, che sale a mezz'ora di ritardo, e senza alcun accenno di diminuzione. Altri 60000 € di aumento di stipendio, grazie!

Siamo infine alle cause dei ritardi: su 26 segnalazioni tramite app, 15 sono riconducibili a Trenord, ovvero controlli tecnici, guasti, manutenzione, preparazione del treno (ma lo fanno al momento??), 3 sono le ormai famose "esigenze del regolatore", 5 i problemi all'infrastruttura (ergo, riconducibile a Rfi), per finire con uno sciopero (che sempre Trenord riguarda), un intervento delle forze dell'ordine, e un "ritardo per servizio viaggiatori" del 2/10; non manca certo la fantasia! E a proposito di annunci, ricordiamo cosa succede al treno delle 7:35 il 30/10: prima si annuncia il ritardo perché si è in attesa del treno da Brescia, dopo congruo intervallo di tempo la causa del ritardo si trasforma nella attesa del treno da Milano, ed infine, il treno è cancellato per un guasto! Con questi risultati, non sono ben meritati seicentomila euro di stipendio annui?


Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.

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