giovedì 16 marzo 2023

Nataraj

Inizia la danza sul 1° tiro.
Sul 3° tiro.
Teo sul 4° tiro.
Sul 5° tiro.
Teo sull'8° tiro.
Mandrea - Valle del Sarca
Parete E

Nataraja o Nataraj è il Signore della danza, il dio Shiva della mitologia indù come danzatore cosmico. La danza è naturalmente una metafora del ciclo della vita, della sua creazione, conservazione e distruzione (necessaria per poter creare ancora). Se invece della sala da meditazione volete trasferire la danza sulle pareti verticali, questa via è quella che fa per voi: arrampicata sempre piacevole e divertente, chiodatura abbondante, roccia ottima. Un bellissimo ritorno, dopo due anni di assenza dalla Valle del Sarca!
Accesso: da Arco di Trento seguire le indicazioni per Laghel. La strada sale seguendo le pareti della Rupe Secca e giunge ad un bivio con una chiesetta bianca. Qui si prende la strada che sale ripida a sinistra e diviene sterrata, si supera una prima curva ad angolo retto sulla destra e poco dopo, in corrispondenza di una seconda, si notano sulla sinistra un crocefisso ed una fontana. Si lascia l'auto sulla curva o pochi metri prima e si prende la stradina sulla sinistra, seguendola fin sotto la parete. Si prosegue poi per sentiero, costeggiando la parete verso destra e superando gli attacchi di Le fiabe di Laghel e di Ego trip. Più avanti il sentiero volge a destra e scende decisamente; lasciarlo e risalire lo zoccolo fino all'attacco della via (scritta), in comune con Moana mon amour. A destra si vedono i fix di André i Colo.
Relazione: via molto bella che risale la parete per muretti e placche lavorate dall'acqua, seguendo un paio di diedri nella parte alta. La chiodatura è a distanza di palestra nei tratti più impegnativi, e un poco più lunga nei tiri in diedro; i friend sono sostanzialmente inutili, ma se non siete a vostro agio possono venirne utili un paio. Roccia ottima con solo qualche punto da verificare.
1° tiro: salire la placca verso sinistra, aggirare un breve strapiombo sulla sinistra e traversare a destra per salire alla sosta. 20 m, otto fix, un passo di 6b. Sosta su due fix con anelli e catena.
2° tiro: a sinistra ci sono i fix di Moana mon amour; si sale invece dritti su una divertente placca e si piega poi a sinistra per giungere alla sosta. 20 m, 5b, sei fix. Sosta su due fix con anelli.
3° tiro: a destra continua Moana. Si sale invece la placca lavorata a sinistra per traversare poi decisamente a sinistra (un passo delicato) e salire alla sosta. 25 m, 6a+, dodici fix. Sosta su due fix con anelli.
4° tiro: salire per placca fino ad un muretto che si supera sulla sinistra. Continuare poi in obliquo fino alla sosta. 25 m, 5c/6a, otto fix. Sosta su due fix con anelli.
5° tiro: salire brevemente e piegare verso destra. Poco prima di giungere ad un terrazzino, salire dritti ad una lama rovescia (passo delicato) ed uscire a destra, continuando poi per diedro fino alla sosta. 25 m, 6b+ (passo), undici fix (uno con cordone). Sosta su due fix con anelli. Se invece di salire alla lama si continua fino al terrazzino, le difficoltà sono minori.
6° tiro: spostarsi a sinistra e salire per il diedro uscendo alla sosta sulla destra. 25 m, 6a, dieci fix. Sosta su due fix con anelli.
7° tiro: traversare a destra fino alla sosta. 25 m, II, un fix. Sosta su due fix con cordone.
8° tiro: salire il diedro, spostarsi appena a sinistra (delicato) ed uscire alla sosta. 35 m, 6a+, tredici fix. Sosta su due fix con anello.
9° tiro: salire a sinistra della sosta e traversare a destra fino ad un terrazzo con piante. 15 m, 5b, quattro fix. Sosta su due fix.
10° tiro: traversare a destra per rampe, ignorando una prima sosta, fino ad un diedro che conduce alla sosta. 35 m, 4a; tre fix, una sosta intermedia. Sosta su due fix.
11° tiro: salire verso sinistra, superare un breve strapiombo ed uscire su una cengia. Percorrerla verso sinistra, ignorando un primo diedro rossastro e salendo il secondo. 30 m, 6b+, dieci fix (uno con cordone). Sosta da allestire su albero. Se vi spostate troppo a sinistra sulla cengia troverete un fix e - appena sotto di voi - una sosta: il diedro è poco prima.
Discesa: seguire la traccia fino ad incontrare una strada che si segue verso sinistra (sud, direzione Laghel) e prendere ancora a sinistra ad un bivio più avanti (bolli bianchi e rossi su albero). Il sentiero si riporta sul versante di partenza e scende verso la strada. Tenendo ancora la sinistra ad un bivio in corrispondenza di un pilone ENEL ci si ritrova sullo sterrato ed in breve al parcheggio. 45-60' circa.

Avvertenza: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

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