venerdì 17 aprile 2015

Ego trip (o l'importanza di un paio di scarpette)

Matteo sul 1° tiro.
Sul 4° tiro.
Matteo sul 5° tiro.
Sul 6° tiro.
Sul 9° tiro.
Matteo sul 9° tiro.
Sul 10° tiro.
Mandrea - Valle del Sarca
Parete E


Da qualche settimana avevo notato che le mie fide five-ten, acquistate solo un annetto fa, cominciavano a denotare tracce non trascurabili di usura. Così sabato decido di utilizzare il paio "di riserva", quelle usate per gli allenamenti sulla plastica, ragionevolmente convinto che la marca delle scarpette non fosse un fattore così importante. Errore fondamentale! Perdo sensibilità nei passi di aderenza, arrampico malissimo, scaricando tutto sulle braccia come se fossi tornato indietro di dieci anni. Sul passo-chiave faccio un paio di voletti - per fortuna brevi e senza conseguenze - prima di trovare la soluzione; metà del piacere di percorrere i bei tiri di questa via se ne va. Morale: le scarpette contano eccome, e se ripetete questa bella via non dimenticatelo!
Accesso: da Arco di Trento seguire le indicazioni per Laghel. La strada sale seguendo le pareti della Rupe Secca e giunge ad un bivio con una chiesetta bianca. Da qui si prende la strada che sale ripida a sinistra che diviene sterrata, si supera una prima curva ad angolo retto sulla destra e poco dopo, in corrispondenza di una seconda, si notano sulla sinistra un crocefisso ed una fontana. Si lascia l'auto sulla curva o pochi metri prima e si prende la stradina sulla sinistra, seguendola fin sotto la parete. Si prosegue poi per sentiero costeggiando la parete verso destra, si superano gli attacchi di Romantica e Sudomagodo (scritte) fino alla scritta che marca gli attacchi de Le fiabe di Laghel e Ego trip.
Relazione: via che alterna placche e brevi tratti verticali, regalando un'arrampicata sempre divertente e di soddisfazione. Protezioni sicure a fix, ottime nei tratti più impegnativi (ma con un passo obbligato nel 7° tiro) e più distanti nei tratti più facili; inutili friend e altri parafernalia. Roccia ottima; grado obbligato 6a+ (un passo).
1° tiro: salire i primi gradoni e spostarsi verso destra lungo la placca, 40m, 5b; sette fix. Sosta su due fix.
2° tiro: appena a destra della sosta a risalire per rocce facili fino ad un muretto che mena ad una cengia. Si attraversa poi verso destra fino alla sosta; 30m, 5b; otto fix. Sosta su due fix.
3° tiro: salire il diedro fessurato e spostarsi verso sinistra; superare poi un breve strapiombo e per rocce ed erba raggiungere la sosta; 30m, 5c, 6a+; dieci fix con tre cordoni. Sosta su due fix.
4° tiro: salire a sinistra per un muretto fessurato a prendere una bella placca in aderenza che porta ad un muretto verticale più impegnativo. Quando la pendenza diminuisce si trova la sosta sulla destra; 30m, 5b, poi 6a (forse passo di 6a+); nove fix. Sosta su due fix con cordino.
5° tiro: salire per placca appoggiata fino ad un muretto finale che porta alla sosta; 35m, 5a, 6b; dodici fix. Sosta su due fix con cordino.
6° tiro: a sinistra della sosta con un passo delicato, poi in verticale e in obliquo verso sinistra seguendo un sistema di fessure; 20m, 6b+, 6a; otto fix.
7° tiro: si sale facilmente verso sinistra sino ad un passo obbligato in traverso (nell'esile fessura orizzontale entra uno 0.4BD ma con scarsa tenuta - parlo per esperienza!) oltre il quale si prosegue in verticale fino alla sosta sulla destra; 30m, passo di 6b+; nove fix. Sosta su due fix. Per facilitare il passo-chiave ci si può alzare sopra la fessurina orizzontale fino a prendere una buona presa nascosta nell'erba, per poi rinviare bilanciandosi sul piede destro. Resta comunque un passo tutt'altro che banale. Sosta su due fix.
8° tiro: a sinistra della sosta con passo in placca a prendere una buona presa per poi proseguire con l'aiuto di alcune fessure fino ad un terrazzo. Qui si sale verso destra per rocce facili fino alla sosta; 35m, 6a, 4a; nove fix. Sosta su due fix.
9° tiro: si prosegue per una bella placconata attraversando poi verso destra fino alla sosta; 35m, 5c, 6a; dodici fix. Sosta su due fix con cordino.
10° tiro: a destra della sosta a risalire una placchetta e un muretto per poi uscire su rocce rotte; 40m, 5c, 5a; dodici fix. Sosta su albero con vecchio cordone (da non usare).
Discesa: seguire la traccia fino ad incontrare una strada che si segue verso sinistra (sud, direzione Laghel) e prendere ancora a sinistra ad un bivio più avanti (bolli bianchi e rossi su albero). Il sentiero si riporta sul versante di partenza e scende verso la strada. Tenendo ancora la sinistra ad un bivio in corrispondenza di un pilone ENEL ci si ritrova sullo sterrato ed in breve al parcheggio. 1h circa.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

Nessun commento:

Posta un commento