domenica 16 agosto 2020

Osteria U nozzularu


L'interno del locale.
Stroncatura alle alici.
Arrosto di bufalo.
Fritto di surici.
fraz. La Petrizia, Sellia Marina (CZ)

Anche questa "visita" calabrese nasce da un piacevole fatterello di quasi dieci anni or sono, raccontato qui. Naturale quindi tornare, anche solo per ricordarlo con il figlio dell'allora titolare, che ora conduce il locale. Il nome richiama il luogo dove si conservavano i noccioli di olive per la sansa, ma ora è un'osteria calda e accogliente, con muri in pietra, soffitto in legno e tavoli con le sedie impagliate. Il menù arriva scritto a mano su foglio di carta, e segnala una cucina tradizionale rivisitata, con qualche condimento non troppo "locale" che si può perdonare, e qualche piatto (come la carne argentina) decisamente fuori luogo.
La cena inizia con un antipasto di mozzarella di bufala calabrese, prodotta (con nostra sorpresa) in un caseificio a pochi km di distanza. Accompagnata con solo un filo d'olio, ci introduce con perfetta delicatezza al piatto successivo. I primi sono sostanzialmente piatti di pasta, tra cui scegliamo una stroncatura alle alici profumata, ovvero un piatto tipico della tradizione della cucina popolare calabrese, e dei tagliolini con crema di fagioli, datterino e liquirizia, molto gustosi e dai sapori perfettamente bilanciati.
I secondi sono in prevalenza a base di carne, ma non mancano un paio di scelte di pesce. Assaggiamo un arrosto di bufalo in demi-glace e un fritto di surici (ovvero di pesce pettine), un pesce non troppo comune sulle coste italiane, che non conoscevo. Le carni sono bianche e piuttosto saporite, ma forse avrei preferito un'altra preparazione.
Una volta tanto, mi lascio consigliare dal simpatico oste riguardo al vino (non senza avergli espresso le mie preferenze): ci porta un Lamezia bianco di Statti, un vino che accompagna discretamente la cena.

Il conto: 60€ per
1 antipasto
2 primi
2 secondi
2 caffè
1 bottiglia di vino
1 bottiglia di acqua

P.S. Attenzione alle indicazioni fornite da Google Maps, che interpreta erroneamente come senso unico la strada che porta dalla SS106 al locale e porta ad un giro irragionevole.

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