Alberto sul 2° tiro. |
Daniela sul 4° tiro. |
Fabio e Alberto sul 6° tiro. |
Tracciato della via (azzurro). In rosso la via Camilla. |
Parete S
Delle vie più lunghe che salgono la parete S del Pizzo del Becco ormai si ripetono solamente la via Orobica e la Camilla, mentre di un altro paio di vie credo si sia persa ogni traccia. Dopo aver percorso la Camilla nel lontano 2014, sono tornato a completare l'accoppiata. E prima o poi si tornerà, a caccia dei fantasmi delle altre vie della parete.
Accesso: noi siamo saliti da Roncobello, con il vantaggio di minimizzare il dislivello rispetto alla salita da Carona, ma pagandolo con una lunga scarpinata. Da Roncobello si prosegue per la frazione Capovalle e per le baite di Mezzeno (strada a pedaggio: 2€), parcheggiando al termine della strada. Si sale per il bel sentiero (segnavia 215 e 217 per il rif. laghi gemelli) fino al passo di Mezzeno, si scende verso il rifugio, si attraversa la diga e si prende a sinistra raggiungendo il lago Colombo. Ancora un attraversamento della relativa diga oltre cui si segue il sentiero a sinistra (indicazioni pizzo del becco). Giunti ad una pietraia con grossi massi sotto la parete S del Pizzo ci si porta verso sinistra, oltre il caratteristico torrione quadrato che marca il percorso della ferrata, puntando a due evidenti avancorpi. La via attacca alla base di quello di destra (fix e chiodo con cordino alla base); due ore e mezza circa dall'auto.
Relazione: via che sale la parete S del Pizzo del Becco tra placche e camini, con un bel passo su uno spigoletto esposto. Il carattere è simile alla vicina Camilla, ma lievemente più facile, ed un po' discontinua: fate i tiri pari se volete divertirvi! Aperta in stile classico, la via è stata poi spittata alle soste e nei passaggi più impegnativi, ma qualche friend medio è utile per integrare le protezioni.
1° tiro: salire i gradoni sopra la sosta, portarsi a destra e superare una placchetta che porta alla sosta. 40 m, III+, tre fix. Sosta su due fix.
2° tiro: superare il muretto appena a destra della sosta e spostarsi poi verso sinistra, salendo una pacca che porta alla cengia di sosta. 45 m; IV-, III+; quattro chiodi. Sosta su due fix con cordino.
3° tiro: salire per facili roccette fino ad una cengia erbosa e portarsi alla sosta sulla sinistra. 35 m, II. Sosta su due fix.
4° tiro: salire dritti e poi verso sinistra per placca, portandosi sotto un vago diedrino con fessura. Salirlo e raggiungere la sosta. 30 m; IV, V; due fix, due chiodi. Sosta su spit con anello e golfaro.
5° tiro: salire dritti, spostarsi verso destra e proseguire fino alla sosta sotto un tetto. 40 m, IV-; due spit, un chiodo fuori via. Sosta su due fix.
6° tiro: traversare verso destra, salire lo spigolino e continuare verso destra fino ad un canale. Qui si può salire il camino (sosta a fix visibile) oppure (come noi) percorrere la via originale, salendo il bel diedro a destra fin dove finisce. 45 m, V; uno spit, due chiodi. Sosta da attrezzare su spuntone. Bel tiro.
7° tiro: salire le roccette appena a sinistra della sosta e proseguire lungo una crestina fino ad una selletta dove si sosta. 45 m, III+. Sosta da attrezzare su spuntone.
8° tiro: salire le roccette fin sulla cima dell'avancorpo, proseguire verso la parete principale e sostare. 40 m, II, un chiodo. Sosta su due fix.
9° tiro: Spostarsi a sinistra della sosta, salire il (secondo) canale erboso e portarsi sulla sinistra alla base di un diedro. 25 m, II. Sosta su fix e golfaro.
10° tiro: salire il corto diedrino sopra la sosta e spostarsi a destra, entrando nel camino. Salirlo uscendone prima a sinistra e poi a destra in corrispondenza di massi incastrati, per poi rientrarvi e percorrerlo fino alla fine. 45 m; V+ (passo), IV+; un chiodo, un fix. Sosta su due fix. Bel tiro.
Discesa: dalla sosta finale ci si porta facilmente alla vetta. Qui si seguono le tracce della via normale scendendo fino ad un colletto dove si vede un cavo metallico che scende sulla destra. Lo si segue percorrendo in discesa la ferrata del Pizzo del becco che riporta sugli sfasciumi non lontano dall'attacco della via. In alternativa si può seguire la traccia sulla sinistra (via normale di salita).
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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