Stre-pi-to-so! Stre-pi-to-so!
Il miglior vino che abbia bevuto in quest'ultimo periodo, senza alcun dubbio. Figlio della stessa indimenticabile giornata in cui avevamo visitato Castellinuzza e Piuca, questa bottiglia regala un piacere ancora migliore. L'azienda è a Radda in Chianti, quindi in provincia di Siena, al confine con Firenze. Azienda con certificazione biologica e grande attenzione alle tradizioni. Cemento, acciaio o grandi botti di rovere per l'affinamento; niente barriques. Il Doccio a Matteo è un Chianti da uve selezionate, con il 95% di Sangiovese ed un 5% di Colorino, che affina per due anni in grandi botti di legno.
Il 2007 è stata una grande annata, ma un minimo del solito tentennamento mi coglie, dopo 13 anni. Il vino si presenta di un bel granato, con qualche riflesso violaceo a ravvivare il bicchiere. Nitidi profumi di frutti rossi, mirtilli, ciliegie, salgono al naso e invogliano all'assaggio, non senza aver scorto qualche nota minerale. E che assaggio! Il vino irrompe prepotentemente, sostenuto da un bel tenore alcolico e da un'ancora sensibile acidità, che modula i sapori della frutta e le note speziate senza coprirli... sarebbe stato decisamente interessante assaggiare questo vino anche da giovane, per misurare poi l'evoluzione negli anni di acidità e tannini. Finale e persistenza ottimi, da vino di classe.
La prossima volta che ripasso da quelle parti, certamente non me ne andrò via con una sola bottiglia per annata!
Il miglior vino che abbia bevuto in quest'ultimo periodo, senza alcun dubbio. Figlio della stessa indimenticabile giornata in cui avevamo visitato Castellinuzza e Piuca, questa bottiglia regala un piacere ancora migliore. L'azienda è a Radda in Chianti, quindi in provincia di Siena, al confine con Firenze. Azienda con certificazione biologica e grande attenzione alle tradizioni. Cemento, acciaio o grandi botti di rovere per l'affinamento; niente barriques. Il Doccio a Matteo è un Chianti da uve selezionate, con il 95% di Sangiovese ed un 5% di Colorino, che affina per due anni in grandi botti di legno.
Il 2007 è stata una grande annata, ma un minimo del solito tentennamento mi coglie, dopo 13 anni. Il vino si presenta di un bel granato, con qualche riflesso violaceo a ravvivare il bicchiere. Nitidi profumi di frutti rossi, mirtilli, ciliegie, salgono al naso e invogliano all'assaggio, non senza aver scorto qualche nota minerale. E che assaggio! Il vino irrompe prepotentemente, sostenuto da un bel tenore alcolico e da un'ancora sensibile acidità, che modula i sapori della frutta e le note speziate senza coprirli... sarebbe stato decisamente interessante assaggiare questo vino anche da giovane, per misurare poi l'evoluzione negli anni di acidità e tannini. Finale e persistenza ottimi, da vino di classe.
La prossima volta che ripasso da quelle parti, certamente non me ne andrò via con una sola bottiglia per annata!
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