martedì 16 luglio 2019

Maica con variante dei ciclamini

Teo sul 1° tiro.
E qui sul 4° tiro.
Sul 4° tiro.
Sul 5° tiro.
Pilastro del Vaio stretto - Piccole Dolomiti
Parete NE


Accesso: dal passo di Pian delle Fugazze si prende la strada per l'ossario del Pasubio fino all'altezza della malga Cornetto, dove si parcheggia sulla sinistra. Dalla malga si sale seguendo il segnavia 44 (all'inizio poco evidente; tenere eventualmente la destra salendo) che diviene poi 150, seguendo le indicazioni per il vaio stretto. Quando il sentiero lambisce la parete rocciosa, lasciarlo per una traccia sulla sinistra, che porta in un canale con evidenti resti di frana. Salire brevemente a fianco della parete fino alla piazzola di attacco (chiodo con cordino visibile). Circa una mezz'oretta o poco più il tempo necessario.
Relazione: la via risale la parete del Pilastro con bella e piacevole arrampicata su placca. La frequentazione non manca, per via della roccia buona e della chiodatura, in stile classico ma assai abbondante. Qualche chiodo è tuttavia da verificare; portare eventualmente un paio di friend per sicurezza. Gli ultimi due tiri seguono probabilmente una variante del 1979 allo spigolo Noaro.
1° tiro: salire il canale, dapprima verso destra e poi dritto, uscendone con passo delicato per la parete di sinistra e giungendo così in sosta. 35m; III, V (passo); sei chiodi (due con cordone), un cordone in clessidra. Sosta su quattro chiodi con cordoni, maglia rapida e anello.
2° tiro: salire il camino ed uscirne a destra (esposto) su buone prese. Continuare poi per rocce più facili fino ad una terrazza (20m, sosta possibile). Conviene proseguire salendo verso sinistra una placca lavorata fino alla sosta. 35m; V, V+, III; nove chiodi, una sosta intermedia (due chiodi e mugo collegati da cordone con maglia rapida). Sosta su un chiodo e due clessidre con cordone e maglia rapida.
3° tiro (variante dei ciclamini): salire la bella placca, spostarsi a destra a superare un muretto e proseguire per placca lavorata fino ad uno spigolo. Salti erbosi portano alla sosta sulla sinistra. 30m; IV, V+, V, IV, III; otto chiodi, tre clessidre con cordone. Sosta su due fix con cordone e maglia rapida.
4° tiro (variante dei ciclamini): spostarsi in traverso sulla sinistra sopra il bordo dello strapiombo, per poi salire e rientrare verso destra. Continuare dritti fino alla sosta sotto un diedro-camino. 35m; V-, IV+, III; sei clessidre con cordone (due vicine; sono probabilmente la sosta originale della via prima dell'arrivo dei fix). Sosta su due chiodi con cordone.
5° tiro: salire puntando al diedro-camino, superarlo ed uscirne a destra. Continuare fino ad un tratto aggettante che si supera sulla sinistra per rientrare poi a destra e salire fino alla sosta. 45m; III, IV, IV+, III; due chiodi, nove clessidre con cordone. Sosta su un chiodo e tre clessidre con cordone e maglia rapida.
6° tiro: salire le rocce alla sinistra del canale erboso fino ad un grosso spuntone (sosta possibile). Proseguire per raccia fino alla cima del pilastro. 60m; II, III, II; due clessidre con cordone, una sosta intermedia (cordone su chiodo e spuntone con maglia rapida). Sosta su due clessidre con cordone.
Discesa: non banale e con tratti esposti; fare attenzione. Dalla cima del pilastro si segue una traccia verso sinistra (esposta) fino a passare attraverso un foro. Ignorare la sosta di calata e scendere ancora un paio di metri fino ad un terrazzino con una seconda sosta di calata (due chiodi, uno spit, cordoni e maglia-rapida), da dove ci si cala per 15m circa fino ad una terrazza. Si aggira sulla sinistra il pinnacolo di fronte per una cengia facile, ma esposta, e si perviene alla seconda sosta di calata (cordino su spuntone con maglia-rapida). Con altra calata di 15m si è allo sbocco del vaio stretto. Da qui dovrebbe essere possibile scendere direttamente nel vaio ricongiungendosi col sentiero di salita (ma voci dicono che la ferrata sia stata smantellata); noi abbiamo preferito una soluzione più comoda anche se più lunga: si sale il ghiaione di fronte fino alla sella dell'Emmele e da qui si scende per sentiero alla strada del re, che si segue verso sinistra fino al parcheggio. Calcolare poco meno di un'oretta e mezza.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

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