venerdì 2 novembre 2018

Un sorriso per Marilena

Sul 2° tiro.
Luca alla terza sosta.
Sul 4° tiro.
Luca sul 5° tiro.
Tracciato della via (parte bassa)
Tracciato della via (parte alta).
Presolana occidentale
Parete S


Accesso: dalla Val Seriana verso il passo della Presolana; parcheggiare sulla sinistra poco prima di raggiungerlo, in corrispondenza di una chiesetta (cartello "Cantoniera della Presolana"), seguire la strada che si stacca in salita fino al secondo tornante e lasciarla per proseguire lungo il sentiero, raggiungendo la baita Cassinelli. In alternativa parcheggiare qualche centinaio di metri prima sulla destra, nei pressi dell'Hotel Spampatti, e seguire la strada di fronte e subito il sentiero a destra (indicazioni per baita Cassinelli), che sale nel bosco e si congiunge con il precedente. Dalla malga Cassinelli si risale il ghiaione (segnavia 315 per il bivacco Città di Clusone e Grotta dei Pagani), oltrepassando il bivacco, la cappella Savina e un breve tratto tra roccette. Il sentiero diviene poi pianeggiante: identificare una traccia che sale a destra in direzione dell'evidente Torrione Scandella, seguirla fin sotto la parete e continuare a salire contornando il torrione sulla sinistra, giungendo al culmine del ghiaione. La via originale sale nell'evidente canale a destra di un piccolo avancorpo; noi ovviamente abbiamo attaccato alla sua sinistra!
Relazione: via aperta trent'anni fa in una zona della parete sud della Presolana che era rimasta relativamente "al sicuro" (a parte un paio di incursioni di Scandella e Pegurri) e che cominciava ad essere esplorata in quegli anni (Siddharta e la successiva Ciccio...). La via sale la parete terminale del ghiaione ed è divisa in due da un largo canale. Molto bella la seconda parte, un po' più discontinua la prima (ma forse è colpa delle nostre varianti). La stessa differenza vale per la qualità della roccia, anche se è sempre consigliato fare bene attenzione ad alcuni pilastrini instabili. Chiodatura non certo generosa, ma tutto sommato onesta (almeno nei tratti più impegnativi); purtroppo però chiodi e spit sono vetusti e non sempre affidabili... il valente socio di cordata ha ribattuto un chiodo dopo averlo estratto con due dita, rattoppando anche l'ultima sosta: portate martello e chiodi oltre a friend fino al 2BD.
1° tiro: salire nel canalino tra l'avancorpo e la parete e, poco prima di giungere al suo termine, attaccare la parete di sinistra. Tenere poi lievemente a destra in direzione dell'evidente nicchia orizzontale e sostare comodamente alla sua sinistra. 40m; II, IV, I. Sosta su spit, chiodo e vecchio cordino. La via originale sale nel canale a destra dell'avancorpo per poi piegare a sinistra e salire alla nicchia.
2° tiro: salire sopra la sosta (io mi sono spostato a sinistra per poi rientrare, ma non sono certo sia la scelta migliore) e superare un muretto, poi spostarsi a destra su una cengia (spit su placca ben visibile). Salire la bellissima (e facile) placca, uscire su rocce facili ma decisamente friabili e continuare. Ad un secondo spit, piegare verso destra e raggiungere il bordo della parete dove si allestisce la sosta. 50-55m; V+, IV, III; due chiodi, due spit. Sosta su spuntone (se le corde fanno troppo attrito, può essere conveniente fermarsi sullo spit). Inoltre, invece di spostarsi a destra verso lo spit in placca, è possibile salire ad uno strapiombino (chiodo visibile) e proseguire lievemente più a sinistra del nostro tracciato.
3° tiro: scendere nel canale e raggiungere la parete di fronte, spostandosi verso destra fino a trovare un vecchio chiodo, circa all'altezza del bordo destro del tetto nero. 20m, II, I. Sosta su un chiodo.
4° tiro: salire in obliquo verso destra, rimontare una bella lama e spostarsi ancora a destra (passo delicato) per salire verso lo spigolo e da qui alla sosta. 35m; IV+, V, IV; un chiodo con cordino. Sosta su spit, chiodo e vecchio cordino.
5° tiro: salire dritti a prendere una fessura che porta su un terrazzo. Da qui lievemente a sinistra a rimontare una pancetta per proseguire poi su bella placca a buchi uscendo su facili rocce. La sosta si trova sulla destra. 35m; V+, VI-, V; un chiodo, uno spit, un chiodo a pressione. Sosta su uno spit e due chiodi con cordoni e maglia-rapida.
Discesa: con due calate a corda doppia. La prima calata (60m) deposita nel largo canale. Lo si discende fino ad un terrazzo sotto il torrione Scandella dove sulla sinistra si trova la sosta di calata (tre chiodi, cordini e moschettone). Una discesa di 40m circa porta al punto di attacco.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

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