Ed eccoci qui, puntuali come un ritardo ferroviario, a vedere cosa si è mosso (si fa per dire...) nell'ultimo trimestre lungo la tratta ferroviaria tra Bergamo e Milano Lambrate. In breve: pare proprio che il caldo faccia molto male alla circolazione ferroviaria, visto che anche nell'estate 2016 i ritardi sono aumentati rispetto al periodo precedente. Sarà il surriscaldamento dei binari, saranno altre ragioni più o meno nobili, ma questo è il fatto. Certo, se poi pensiamo che anche il freddo provoca ritardi, viene il dubbio che stiamo semplicemente viaggiando su treni ed infrastrutture dell'Ottocento, gestite in maniera inadeguata se non incapace, ma questa è una parentesi.
Veniamo ai numeri: nel trimestre in esame (prima figura) si conferma come il 2608 delle 8:02 sia ormai a regime (curva blu vs. curva azzurra): nessun miglioramento sostanziale rispetto allo stesso periodo del 2016, nonostante vi sia una piccola riduzione della "coda" di ritardi, da verificare. E sì che non si parla di prestazioni entusiasmanti: solo il 13% dei treni arriva in orario ed il 77% entro 5' di ritardo. Nei casi peggiori, poi, si raggiunge la mezz'ora di ricreazione ferroviaria.
Nel confronto anno-su-anno il 10809 conferma invece il suo miglioramento, anche se persistono i problemi legati ad eventi "rari", sulla coda destra della distribuzione, dove le cose non sembrano essere cambiate molto. Per amor di patria, ho "tagliato" il grafico del 2016 evitando di mostrare l'ultimo punto della curva rossa che ammonta a ben 68 minuti di ritardo (il 25/5/2016)!
L'andamento complessivo da inizio anno è indicato nella seconda figura: lieve miglioramento del 2608, molto più marcato nel 10809, che arriva puntuale il 52% delle volte. Su quest'ultimo treno, è interessante notare che le curve gialla e rossa sono praticamente uguali nella zona di ritardi intorno alla mezz'ora, ad indicare che lì non c'è stato alcun miglioramento: si tratta qui perlopiù di guasti, cancellazioni del treno, scioperi e altre amenità. La gestione dell'emergenza - o meglio, la non gestione - è immutata!
Gli andamenti mese per mese sono mostrati nelle due figure successive: dopo che nel bimestre precedente la situazione sembrava essere più o meno stabile, ecco che arrivano i ritardi meteorologici: guardate i "picchi" di ritardo del 2608 (curva verde): luglio, gennaio, giugno. Che faccia caldo, che faccia freddo, la situazione non cambia. Così per il 10809, che soffre particolarmente il caldo: il ritardo entro cui arriva il 90% dei treni risale a ben 26' a giugno, riportandosi sopra i 10' per tutto il trimestre. Viene il dubbio che il miglioramento rispetto al 2015 sia dovuto solamente alle temperature, che non hanno raggiunto i livelli dello scorso anno... ma questi dati ancora non li registro!
Adesso all'orizzonte, passata o quasi l'estate, si profila un'altra fregatura: la modifica dell'orario dei treni per l'introduzione dell'AV verso Brescia ed oltre. Sarebbe interessante capire dove vanno a finire i sussidi regionali per i trasporti...
Veniamo ai numeri: nel trimestre in esame (prima figura) si conferma come il 2608 delle 8:02 sia ormai a regime (curva blu vs. curva azzurra): nessun miglioramento sostanziale rispetto allo stesso periodo del 2016, nonostante vi sia una piccola riduzione della "coda" di ritardi, da verificare. E sì che non si parla di prestazioni entusiasmanti: solo il 13% dei treni arriva in orario ed il 77% entro 5' di ritardo. Nei casi peggiori, poi, si raggiunge la mezz'ora di ricreazione ferroviaria.
Nel confronto anno-su-anno il 10809 conferma invece il suo miglioramento, anche se persistono i problemi legati ad eventi "rari", sulla coda destra della distribuzione, dove le cose non sembrano essere cambiate molto. Per amor di patria, ho "tagliato" il grafico del 2016 evitando di mostrare l'ultimo punto della curva rossa che ammonta a ben 68 minuti di ritardo (il 25/5/2016)!
L'andamento complessivo da inizio anno è indicato nella seconda figura: lieve miglioramento del 2608, molto più marcato nel 10809, che arriva puntuale il 52% delle volte. Su quest'ultimo treno, è interessante notare che le curve gialla e rossa sono praticamente uguali nella zona di ritardi intorno alla mezz'ora, ad indicare che lì non c'è stato alcun miglioramento: si tratta qui perlopiù di guasti, cancellazioni del treno, scioperi e altre amenità. La gestione dell'emergenza - o meglio, la non gestione - è immutata!
Gli andamenti mese per mese sono mostrati nelle due figure successive: dopo che nel bimestre precedente la situazione sembrava essere più o meno stabile, ecco che arrivano i ritardi meteorologici: guardate i "picchi" di ritardo del 2608 (curva verde): luglio, gennaio, giugno. Che faccia caldo, che faccia freddo, la situazione non cambia. Così per il 10809, che soffre particolarmente il caldo: il ritardo entro cui arriva il 90% dei treni risale a ben 26' a giugno, riportandosi sopra i 10' per tutto il trimestre. Viene il dubbio che il miglioramento rispetto al 2015 sia dovuto solamente alle temperature, che non hanno raggiunto i livelli dello scorso anno... ma questi dati ancora non li registro!
Adesso all'orizzonte, passata o quasi l'estate, si profila un'altra fregatura: la modifica dell'orario dei treni per l'introduzione dell'AV verso Brescia ed oltre. Sarebbe interessante capire dove vanno a finire i sussidi regionali per i trasporti...
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