giovedì 4 agosto 2016

Spigolo Maestro

Sul 1° tiro.
Luca sul 2° tiro.
Sul 4° tiro.
Sul 5° tiro.
Tracciato della via.
Guglia del rifugio - Dirupi di Larsech (gruppo del Catinaccio)
Spigolo S


Questo è l'anno del Catinaccio! Secondo weekend dolomitico, secondo weekend nel gruppo, secondo weekend con arrivo in zona dopo sveglia antelucana e non troppe ore per combinare qualcosa. Scegliamo quindi una via breve - forse un po' troppo - dietro il rif. Gardeccia, finendo presto davanti ad una Radler a fare grandi programmi per il giorno dopo... che finiranno come al solito!
Accesso: da Pera di Fassa (loc. Muncion) si parcheggia in corrispondenza della funivia e si prende la navetta per il rif. Gardeccia (10€ A/R). Dietro il rifugio si prende un sentiero a destra, si attraversa il greto del torrente e si prosegue. Poco dopo si sale a sinistra (bollo rosso) e si continua superando altri quattro tornanti, fino ad un evidente ometto che marca una traccia che si diparte sulla destra. La si segue risalendo il bordo sinistro di un canale che si attraversa in alto per proseguire in piano verso destra. Dopo una fascia rocciosa, si supera un primo canalino e si giunge ad un secondo evidente canale; la guglia è davanti a voi sulla sinistra e l'attacco è nel secondo diedro da sinistra (il primo ha erba alla base). Chiodo rosso visibile.
Relazione: via interessante su roccia tutto sommato buona, con il solo neo di essere troppo corta. La chiodatura è buona, ma con un buon V+ obbligato nel 4° tiro. Contare due ore e mezza circa.
1° tiro: salire la paretina fessurata a destra del diedro, uscire su un terrazzo a destra e proseguire per un vago diedro fino ad un terrazzo con roccia giallastra. 30m, V, IV+, IV; cinque chiodi. Sosta su due chiodi e cordone.
2° tiro: salire il muretto giallo e proseguire lungo lo spigolo per prendere una rampa obliqua. 30m, V-, IV, IV-. Tre chiodi, un cordone su spuntone. Sosta su due clessidre con cordoni e maglia-rapida.
3° tiro: proseguire lungo la rampa obliqua fino ad un terrazzo, piegare a destra e salire la parete lavorata fino ad una selletta. 35m, III, IV; due cordoni in clessidra. Sosta su tre chiodi e cordone sotto la parete gialla.
4° tiro: salire la parete giallastra, traversare a sinistra e salire una fessura superando un breve muretto. Indi a destra sotto un piccolo tetto che si supera senza troppe difficoltà, giungendo in sosta. 30m, V, V+, VI- (un passo), V-. Nove chiodi, un cordone in clessidra. Sosta su quattro chiodi con cordone + moschettone di calata. Tiro-chiave ben continuo.
5° tiro: salire la placca sopra la sosta, portandosi sulla sinistra poco prima di giungere alla cengia sommitale. Da qui si traversa a sinistra fino ad una selletta oltre la quale c'è un terrazzo colla sosta. 35m, IV+, IV-, II; tre chiodi. Sosta su spit e maglia-rapida.
Discesa: non usare il maglia-rapida della sosta, ma sporgersi oltre la lama in direzione del rifugio Gardeccia, dove si vede una sosta di calata. Con una calata di circa 50m (o due calate da 20 e 30m) si giunge ad un canale, che si segue in discesa sino all'orlo di un salto. Sulla sinistra altra sosta e altra calata di circa 50m che porta dietro lo spigolo della guglia.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

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