mercoledì 28 novembre 2018

Osteria La miniera

L'interno del locale.
Tagliatelle ai funghi.
Luccio con polenta.
Via Chiesa 9
Gardola, fraz. di Tignale (BS)


Anche questa volta, complice il tempo incerto, il fine-settimana in valle del Sarca si trasforma in un pot-purri di arrampicate, ricognizioni alla ricerca di antichi libri di alpinismo, piacevoli incontri e... qualche piccola gozzoviglia nella zona del lago di Garda. Dopo aver visitato Campione cogli occhi quasi costantemente volti verso l'alto, a sognare le linee delle vie di Stenghel sulla parete del salto delle streghe per non vedere lo scempio di un antico borgo operaio sfregiato dal "progresso" più meschino, ci consoliamo salendo alla bella frazione di Gardola, con meta l'osteria La miniera. Non mangiamo dalla mattina, abbiamo scalato e una fame atavica: "Scusi, a che ora apre la cucina?" "Alle sei e mezzo..." "Prefetto! Ci vediamo tra mezz'ora; grazie."
Ambiente rustico, veranda sulla destra, un'altra sala a sinistra ed il bancone in fondo, in buona compagnia di una nutrita serie di bottiglie. La cucina è quella gardesana, un po' rivisitata. Iniziamo con delle tagliatelle ai funghi che arrivano in porzione decisamente interessante. Buone, anche se forse mancavano un pochino di sapore. Per continuare, resto su un piatto provato recentemente a Mantova, ovvero il luccio con polenta, assai delicato e gustoso.
Per terminare la cena, un parfait al cioccolato con composta di frutti di bosco, che io avrei preparato con cioccolato extra-fondente ma che non pecca di gusto!
Carta dei vini interessante e ben fornita. Accompagniamo la cena un Valtenesi DOC che solo presenta a mio parere un po' di eccesso di legno.
Felicemente satolli e corroborati nel fisico e nello spirito, riprendiamo la via del ritorno a casa. Fino alla prossima visita...

Nessun commento:

Posta un commento