domenica 13 agosto 2023

Treni 2218 e 2275 (Bergamo-Milano Lambrate): ritardi maggio-luglio 2023

Fig.1: distribuzioni cumulative dei ritardi per il treno 2218
delle 8:02 nei trimestri maggio-luglio dal 2015 al 2023.
Fig. 2: ritardi nel trimestre in esame per il treno 2218 (8:02).
Fig. 3: come in Fig. 1, ma per il treno 2275 (17:43).
Fig. 4: come in Fig. 2, ma per il treno 2275 (17:43).
La segnalazione del bimestre non può che essere questo bell'articolo de Il Post che analizza le cause dell'inefficienza di Trenord, cause invero note a tutti tranne - forse - che a Regione Lombardia, che dal lontanissimo 2011 continua a mantenere (a spese nostre) questo carrozzone (che un ormai storico articolo di BI definì una mangiatoia). Evito di addentrarmi nella recente faida interna alla Regione per il controllo di Trenord, una sceneggiata del tutto priva di vantaggi per i pendolari, e passo direttamente ai numeri.

Treno 2218: puntualità al 3%, massimo ritardo pari a ben 65 minuti, per guasto agli impianti a Treviglio il 19 giugno. Come si vede in Fig. 1, la distribuzione si sposta ogni anno sempre più a destra (pare l'Italia...), ovvero verso ritardi maggiori, evidenziando un continuo aumento del ritardo accumulato da questo treno, senza accenno ad alcun miglioramento.
Se guardiamo gli stessi dati in forma sintetica (media, mediana e nono decile) in funzione dell'annata (Fig. 2), il trend è evidente: dopo l'anno del Covid gli indicatori sono aumentati anno dopo anno, con ritardo medio di quasi 10' che sale a 18' al 90% (una volta ogni due settimane).

Treno 2275: disperazione nera! Una baracca che sfigurerebbe anche a confronto della prime locomotive a vapore italiane di fine '800, perennemente guasto, con aria condizionata assente o non funzionante. Puntualità al 9% e massimo ritardo di 47' il 17 luglio, quando il treno è partito in enorme ritardo per problemi (frequenti) di manutenzione e contestualmente Trenord ha deciso di cancellare il treno successivo delle 18.13! Anche in questo caso la distribuzione cumulativa si colloca a destra delle precedenti, ad indicare un peggioramento. Da notare che persiste ancora, da quasi un decennio almeno, l'anomalia del doppio comportamento: una (quasi) linea fino a poco sotto il 50% ed una seconda, con minor pendenza (quindi peggiore!) per la parte alta: è incredibile come tutti questi anni di funzionamento non siano serviti a niente se non a peggiorare la situazione.
L'ultima figura riporta l'andamento storico dei ritardi nel trimestre in esame (se la confrontate con la Fig. 2, fate attenzione alla scala verticale diversa): media e mediana ormai crescono anno dopo anno a partire dal 2018, con un'accelerazione dal 2021. La curva al 90% ha pure sfondato il tetto dei 30' di ritardo. Il motivo principale è il solito: in una decina di casi (circa il 15% delle corse) ci sono guasti, che portano a ritardi fino alla mezz'ora o cancellazioni, ma ovviamente di utilizzare i nuovi treni in questa fascia non se ne parla neanche.
Infine, stando a quanto riportato da Trenord, sul totale delle segnalazioni di guasto, 19 sono da attribuire a Trenord (guasti, manutenzione, ecc. ecc.), 5 a Rfi (guasti all'infrastruttura), e altre sono dubbie (anche se io propenderei per assegnarle a Trenord), tipo le ormai famose esigenze del regolatore (2) o i ritardi dei treni precedenti (4). Da antologia poi la "scusa" per il ritardo di 23' del 2275 il 5/7: ritardo per traffico intenso!


Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.

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