Sass Pordoi (Gruppo di Sella)
Parete SE
Gita di ripiego con attacco assai tardivo dopo che il sottoscritto ha conigliato su un'altra via (ma torneremo!). Umore sempre più incazzoso alla prospettiva di salire una via di camino, "specialità" che aborro. E invece... invece la via non è male, e ha "salvato" la giornata. Mai essere prevenuti in Dolomiti!
Questa via compare tra l'altro nella famosa guida di Bernardi sotto il nome di "Camino Pederiva-Rizzi", ma il buon Teo ha rintracciato un errore che si è poi tramandato da una guida all'altra, ed i veri apritori sono la coppia Masè Dari e Ghirardini.
Accesso: da Passo Pordoi (parcheggio) si prende la traccia (segnavia 627) che sale alla forcella Pordoi. Dopo il primo tratto il sentiero sale per numerosi tornanti, avvicinandosi alla parete. Ben evidenti la profonda spaccatura ed il camino (Pederiva-Rizzi, quello vero) alla sua sinistra. Quando il sentiero piega verso destra per risalire la parte alta del canalone, lo si lascia per una traccia sulla sinistra, che si segue fino all'altezza della spaccatura. Qui si punta alla parete appena a destra della spaccatura, dove si nota un camino. Alla base attacca la via.
Relazione: via tutto sommato piacevole (per gli amanti del genere), soprattutto nella prima parte. Roccia ottima a parte un breve tratto nel 2° tiro e sui tiri facili finali. Protezioni buone; utili comunque alcuni friend per integrare.
1° tiro: salire lungo la direttrice del camino, superare una cengia e entrare nel camino liscio. Uscire a sinistra quando possibile entrando in un camino più aperto. Salirlo fino a guadagnare la cengia (attenzione a massi instabili all'uscita). 35 m; III, IV; due chiodi, un cordone in clessidra, un chiodo cementato (possibile sosta intermedia). Attenzione all'attrito delle corde. Sosta su anello cementato.
2° tiro: salire a destra della sosta su prese da verificare (recente distacco). Raggiunta la base di una lama non salirla ma aggirarla a sinistra. Riportarsi a destra e iniziare un esposto traverso a destra su placca fino all'ingresso di un camino. 25 m; IV, III, IV-; quattro chiodi, un cordone in clessidra. Sosta su anello cementato.
3° tiro: alzarsi lungo il camino fino alla sosta. 35 m, IV, III, IV; due chiodi, un cordone in clessidra. Sosta su anello cementato.
4° tiro: continuare per il camino fino ad una cengia e proseguire lungo il camino fino alla sosta sulla sinistra. 30 m, IV-, II, IV; un chiodo, un nut incastrato. Sosta su anello cementato.
5° tiro: salire verso il masso incastrato (chiodo) e continuare sino ad uscire dal camino e raggiungere la sosta per facili rocce. 40 m; IV, III; due chiodi. Sosta su anello cementato.
6° tiro: spostarsi a sinistra e continuare per il camino che diviene canale (ignorare il ramo di sinistra) sino alla sosta, pochi metri a sinistra di una finestra naturale. 30 m, III+. Sosta su anello cementato.
7° tiro: salire la rampa verso sinistra fino alla base del camino dove si sosta. 40 m; I, II. Sosta su anello cementato.
8° tiro: salire il camino portandosi verso l'intaglio, uscire sul versante opposto e spostarsi in obliquo verso destra fino all'uscita. 30 m; IV-, III+. Sosta su un fix.
Discesa: guadagnare la terrazza sommitale per facili rocce e riprendere il sentiero 627, che si segue verso destra. Si arriva al rifugio Forcella Pordoi e da qui si scende lungo il canalone percorso all'andata.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Parete SE
Gita di ripiego con attacco assai tardivo dopo che il sottoscritto ha conigliato su un'altra via (ma torneremo!). Umore sempre più incazzoso alla prospettiva di salire una via di camino, "specialità" che aborro. E invece... invece la via non è male, e ha "salvato" la giornata. Mai essere prevenuti in Dolomiti!
Questa via compare tra l'altro nella famosa guida di Bernardi sotto il nome di "Camino Pederiva-Rizzi", ma il buon Teo ha rintracciato un errore che si è poi tramandato da una guida all'altra, ed i veri apritori sono la coppia Masè Dari e Ghirardini.
Accesso: da Passo Pordoi (parcheggio) si prende la traccia (segnavia 627) che sale alla forcella Pordoi. Dopo il primo tratto il sentiero sale per numerosi tornanti, avvicinandosi alla parete. Ben evidenti la profonda spaccatura ed il camino (Pederiva-Rizzi, quello vero) alla sua sinistra. Quando il sentiero piega verso destra per risalire la parte alta del canalone, lo si lascia per una traccia sulla sinistra, che si segue fino all'altezza della spaccatura. Qui si punta alla parete appena a destra della spaccatura, dove si nota un camino. Alla base attacca la via.
Relazione: via tutto sommato piacevole (per gli amanti del genere), soprattutto nella prima parte. Roccia ottima a parte un breve tratto nel 2° tiro e sui tiri facili finali. Protezioni buone; utili comunque alcuni friend per integrare.
1° tiro: salire lungo la direttrice del camino, superare una cengia e entrare nel camino liscio. Uscire a sinistra quando possibile entrando in un camino più aperto. Salirlo fino a guadagnare la cengia (attenzione a massi instabili all'uscita). 35 m; III, IV; due chiodi, un cordone in clessidra, un chiodo cementato (possibile sosta intermedia). Attenzione all'attrito delle corde. Sosta su anello cementato.
2° tiro: salire a destra della sosta su prese da verificare (recente distacco). Raggiunta la base di una lama non salirla ma aggirarla a sinistra. Riportarsi a destra e iniziare un esposto traverso a destra su placca fino all'ingresso di un camino. 25 m; IV, III, IV-; quattro chiodi, un cordone in clessidra. Sosta su anello cementato.
3° tiro: alzarsi lungo il camino fino alla sosta. 35 m, IV, III, IV; due chiodi, un cordone in clessidra. Sosta su anello cementato.
4° tiro: continuare per il camino fino ad una cengia e proseguire lungo il camino fino alla sosta sulla sinistra. 30 m, IV-, II, IV; un chiodo, un nut incastrato. Sosta su anello cementato.
5° tiro: salire verso il masso incastrato (chiodo) e continuare sino ad uscire dal camino e raggiungere la sosta per facili rocce. 40 m; IV, III; due chiodi. Sosta su anello cementato.
6° tiro: spostarsi a sinistra e continuare per il camino che diviene canale (ignorare il ramo di sinistra) sino alla sosta, pochi metri a sinistra di una finestra naturale. 30 m, III+. Sosta su anello cementato.
7° tiro: salire la rampa verso sinistra fino alla base del camino dove si sosta. 40 m; I, II. Sosta su anello cementato.
8° tiro: salire il camino portandosi verso l'intaglio, uscire sul versante opposto e spostarsi in obliquo verso destra fino all'uscita. 30 m; IV-, III+. Sosta su un fix.
Discesa: guadagnare la terrazza sommitale per facili rocce e riprendere il sentiero 627, che si segue verso destra. Si arriva al rifugio Forcella Pordoi e da qui si scende lungo il canalone percorso all'andata.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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