venerdì 11 ottobre 2019

Tute bianche

Anna sul 1° tiro.
Sul 2° tiro.
Tracciato della via.
Torrione Magnaghi Meridionale - Grignetta
Parete E

Qualcuno ricorda ancora le Tute bianche? Furono uno dei tanti movimenti dell'area no-global, ed ebbero il loro momento di maggiore visibilità durante il G8 di Genova del 2001, dove si scioglieranno nei Disobbedienti e nei mille rivoli che da sempre contraddistinguono la sinistra, parlamentare e non. E proprio l'idea di ripetere questa via, datata non a caso proprio 2001, è la molla per rileggere vecchi articoli, per ripercorrere un pezzo di storia dell'antagonismo italiano. Devo ringraziare gli apritori anche per questo. Ma voi non temete: è ammesso anche percorrere questa via prescindendo da tutto quello che sta dietro il nome... o almeno, credo!
Accesso: da quando la strada per il rif. Porta è stata chiusa si parcheggia ai piani Resinelli, si sale lungo la strada sulla destra (via Carlo Mauri), svoltando subito dopo a sinistra (indicazioni Rif. Porta). Si sale fino ad una sbarra poco prima del suddetto rifugio dove si reperisce una traccia sulla sinistra della strada che immette sul sentiero della cresta Cermenati, che si segue fino al bivio per i Magnaghi (indicazione). Il sentiero, ora pianeggiante, supera il canalone Porta e conduce sul versante E attraverso la Bocchetta dei Prati. Si sale superando la piazzola dell'elicottero e si continua brevemente, prendendo poi una traccia in piano sulla sinistra che porta alla base di un avancorpo della parete E del Torrione Magnaghi meridionale, dove si nota un fittone dello spigolo FALC. La via attacca pochi metri a destra (chiodo visibile).
Relazione: via che corre praticamente parallela allo spigolo FALC, di cui può essere considerata un'interessante variante, con un secondo tiro molto bello. Roccia ottima, chiodatura buona nei tratti impegnativi; utile un friend medio per il secondo tiro.
1° tiro: salire dritti lungo la parete fino alla sommità dell'avancorpo. 30 m, IV. Sosta su due fittoni. Possibile anche spostarsi a destra fino alla base dello spigolo di fronte e ivi attrezzare una sosta.
2° tiro: portarsi alla base dello spigolo sulla destra e salire lungo un diedro fino ad un muretto sotto un'evidente fessura rovescia verso sinistra. Alzarsi e seguire la fessura su difficoltà decrescenti, per proseguire lungo un diedro fino al terrazzo di sosta. 35 m; V+, VI (un passo), V, IV; due fix, due chiodi. Sosta su un fix e clessidra con cordino.
3° tiro: superare un breve muretto e raggiungere uno spigolino, salirlo e proseguire verso sinistra fino alla cengia di sosta. 25 m; IV+, V+, III; un chiodo. Sosta su due fittoni ed un fix.
4° tiro: portarsi verso sinistra fino a raggiungere un canalino che si risale; un muretto finale porta sulla cengia dove si sosta. 45 m; III, IV. Sosta su due fittoni.
5° tiro: seguire la crestina fin sotto ad un diedro (sosta possibile); salirlo e proseguire facilmente fino alla sosta sotto un grosso masso. 60 m, II; una sosta intermedia. Sosta su due fittoni.
Discesa: la via più breve per tornare al punto di attacco è calarsi in corda doppia lungo la via Normale. Ci si può calare direttamente dalla sosta di arrivo oppure scendere per facili roccette (fare comunque attenzione!) fino alla sosta sulla forcella che separa i torrioni meridionale e centrale e calarsi da lì.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

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