L'interno del locale. |
Tagliolini con ricciola e porcini. |
Coniglio alla ligure. |
Torta di farina di castagne e carote con mousse di chinotto. |
Via Galata 35
Genova
Visitare il bellissimo centro storico di Genova in questo periodo ha forse una valenza in più, e tanti sono i posti dove rinfrancar lo spirito tra una giornata e l'altra. Questa volta non ci portiamo nella zona ormai tristemente famosa vicino al Polcevera, ma restiamo nei dintorni della stazione Brignole. Una piccola osteria che esiste da poco più di un secolo: su due piani connessi da scala a chiocciola, tavoli piccoli, spazi un poco ristretti, arredo semplice e... tricolore (tovagliolo verde, piatto bianco e tovaglia rossa). Ma i piatti si limitano, fortunatamente, alla tradizione genovese, senza spaziare troppo.
Arriva il cesto del pane rustico fatto in casa, e via. L'attacco è con degli ottimi tagliolini con ricciola e funghi porcini, a far da pendant a delle trofie con farina di castagne e pesto, entrambi molto delicati e gustosi, senza contare il buonissimo pesto.
Rigorosamente liguri (ovviamente!) anche i secondi, un classico coniglio alla ligure e delle polpette genovesi di Cabannina con formaggio (la Cabannina è una razza bovina ligure, probabilmente l'unica). Sarà che il coniglio è per me indissolubilmente legato ai sapori dell'adolescenza, ma ho apprezzato di più il primo, tenero e assai saporito, rispetto alle polpette (che pure hanno un sapore... vero, anche se per me un po' insolito).
Siamo quindi giunti al dessert: si fa largo una torta di farina di castagne e carote con mousse al chinotto in cui la mousse fa per me la vera parte del leone, ed una cheesecake di prescinseua (una cagliata genovese) e pandolce che non ho assaggiato (ma posso riportare un'impressione positiva).
Carta dei vini nteressante e ovviamente puntata sul panorama ligure. Noi scegliamo un Rossese di Dolceacqua di Terre bianche che accompagna egregiamente la cena. E alla fine, non dimenticate un bicchiere di erba luisa!
Genova
Visitare il bellissimo centro storico di Genova in questo periodo ha forse una valenza in più, e tanti sono i posti dove rinfrancar lo spirito tra una giornata e l'altra. Questa volta non ci portiamo nella zona ormai tristemente famosa vicino al Polcevera, ma restiamo nei dintorni della stazione Brignole. Una piccola osteria che esiste da poco più di un secolo: su due piani connessi da scala a chiocciola, tavoli piccoli, spazi un poco ristretti, arredo semplice e... tricolore (tovagliolo verde, piatto bianco e tovaglia rossa). Ma i piatti si limitano, fortunatamente, alla tradizione genovese, senza spaziare troppo.
Arriva il cesto del pane rustico fatto in casa, e via. L'attacco è con degli ottimi tagliolini con ricciola e funghi porcini, a far da pendant a delle trofie con farina di castagne e pesto, entrambi molto delicati e gustosi, senza contare il buonissimo pesto.
Rigorosamente liguri (ovviamente!) anche i secondi, un classico coniglio alla ligure e delle polpette genovesi di Cabannina con formaggio (la Cabannina è una razza bovina ligure, probabilmente l'unica). Sarà che il coniglio è per me indissolubilmente legato ai sapori dell'adolescenza, ma ho apprezzato di più il primo, tenero e assai saporito, rispetto alle polpette (che pure hanno un sapore... vero, anche se per me un po' insolito).
Siamo quindi giunti al dessert: si fa largo una torta di farina di castagne e carote con mousse al chinotto in cui la mousse fa per me la vera parte del leone, ed una cheesecake di prescinseua (una cagliata genovese) e pandolce che non ho assaggiato (ma posso riportare un'impressione positiva).
Carta dei vini nteressante e ovviamente puntata sul panorama ligure. Noi scegliamo un Rossese di Dolceacqua di Terre bianche che accompagna egregiamente la cena. E alla fine, non dimenticate un bicchiere di erba luisa!
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