mercoledì 7 settembre 2016

Orizzonti di gloria

Daniela sul 1° tiro.
Fabio sul 2° tiro.
Daniela sul 3° tiro.
Fabio sul 4° tiro.
Daniela sul 6° tiro.
A fine via.
Tracciato della via (azzurro). In rosso la via Vonbank,
in verde Alice.
Piccolo Lagazuoi
Parete S


Relazione tardiva di un weekend di ferragosto in Dolomiti, tra passo Falzarego e la cucina del rifugio Dibona. Si inizia con una via moderna, la seconda che ripeto tra quelle aperte da Galvagni in Dolomiti dopo Ludomania, e devo dire che anche questa non delude: salita divertente e varia, con chiodatura sicura anche se non troppo ravvicinata. Chi ha detto che in Dolomiti esistono solo le vie classiche?
Accesso: da passo Falzarego, al parcheggio della funivia del Lagazuoi, si segue il sentiero che risale la pista da sci per prendere poco dopo a sinistra il sentiero dei Kaiserjaeger (indicazione). Lo si segue fino a giungere quasi all'altezza dell'evidente ghiaione erboso di foggia triangolare che marca la parte sinistra della parete, dove sale la via Vonbank. Si lascia il sentiero e si punta alla placca nerastra più a destra del ghiaione triangolare, subito a destra di una larga fessura-camino. Scritta alla base.
Relazione: via molto bella che risale la parete per placche e muretti. Protezioni a fix ottime nei tratti impegnativi, ma più distanziate dove le difficoltà calano; comunque tali da non rendere necessario l'uso di friend. Roccia ottima, con qualche cengia detritica a cui prestare attenzione.
1° tiro: salire il muretto in corrispondenza di una colata nera, giungendo ad un ripiano. Ci si sposta un poco sulla destra e si prosegue su una bella placca fino alla sosta. 35m, 5a; tre spit, un chiodo. Sosta su due fix e cordino.
2° tiro: salire a sinistra della sosta fin sotto ad un tetto, dove si traversa a destra e si supera un passo delicato per giungere ad una placca verticale che si risale fino alla sosta su una cengia (ignorare una sosta intermedia di calata). Sosta su due fix e cordone. 40m, 5c, 5a; dieci fix, un chiodo.
3° tiro: partire poco a destra della sosta per portarsi prima sulla sinistra e nuovamente verso destra; un breve muretto reca alla sosta. Sosta su due fix. 35m, 5a; sei fix, un chiodo. I vecchi cordini in clessidra che si vedono sulla destra sono relativi alla via Cip & Co., e possono costituire una variante (V) al tiro.
4° tiro: salire la placca tenendo lievemente la destra fino a giungere ad una cengia sotto una parete. Seguire la cengia verso destra, ignorando la prima sosta sotto un diedro per fermarsi a quella successiva poco dopo. Sosta su due fix. 35m, 4c; tre fix, una sosta intermedia.
5° tiro: salire la placchetta, spostarsi a sinistra e proseguire lungo lo spigolo, uscendo su facili rocce (attenzione ai sassi) che si seguono fino a giungere in corrispondenza di una parete verticale sulla destra. 50m, 5c; sette fix. Ci hanno detto che noi abbiamo probabilmente traversato a sinistra troppo in basso; se fate così, il passo è un buon 6a. In alternativa, potete seguire la fessura come indicato qui.
6° tiro: salire il muretto a destra della sosta per proseguire sulle rocce lavorate un poco più a destra fino a giungere sotto un evidente spigolo. Sosta su due fix. 55m, 5b; sei fix.
7° tiro: si salgono i primi metri per rocce lavorate, poi si attacca la placca sulla sinistra per spostarsi ancora a sinistra sullo spigolo, che si segue fino al termine delle difficoltà. Sosta su due fix. 35m, 6a (un passo); nove fix.
Discesa: si risale brevemente verso sinistra (faccia a monte) fino ad incontrare il sentiero dei Kaiserjaeger che si segue in discesa fino al punto di partenza.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

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