La partenza del 2° tiro |
Teo sul 3° tiro |
Sul 4° tiro |
Teo sul 5° tiro |
Tracciato della via |
Parete Est
Ci sono quelli che sulle Dolomiti vorrebbero scalare solo su chiodi, possibilmente anteriori alla seconda guerra mondiale, meglio se pochi e insicuri; quelli che odiano uno spit più di un evasore fiscale (categoria che in Italia conta invero molti estimatori). Di fronte a cotal integrità io mi tolgo rispettosamente (e metaforicamente) il cappello e mi rallegro della mia laicità che mi porta ad accettare e apprezzare entrambi i mondi. Va così a finire che, dopo la salita allo spigolo del Col de stagn, sotto scacco per le previsioni meteo (che alle 8 di mattina sbagliano totalmente a indicare cosa succederà alle 11!), seguiamo il consiglio del gestore del rif. Kostner e saliamo una via sportiva del 2013 sulla stessa parete. Arrampicata piacevole e senza grossi patemi, l'ideale per il tempo incerto o come partenza per un concatenamento. Per noi il concatenamento è stato con... il ritorno a casa, non senza la canonica sosta per una Sachertorte.
Accesso: da Corvara ci si porta alla stazione superiore della cabinovia del Boè, dove si prende il sentiero 638 che sale vicino alla seggiovia per deviare poi a sinistra sul sentiero 636. Quando il sentiero comincia a scendere, ormai prossimi al Col de stagn, conviene deviare per prati portandosi alla base della parete senza perdere quota, evitando così di dover risalire un canale ghiaioso. Se invece si parte dal Rif. Kostner, si segue il 638 in discesa, ma conviene tagliare verso destra per prati in vista della parete, scendendo un breve canalino friabile che porta sotto la parete congiungendosi coll'itinerario precedente. Si costeggia quindi la parete fino all'altezza di un marcato pilastro che si oltrepassa quasi del tutto. Prima di attraversare un canale di ghiaia si sale per rocce rotte a destra di un avancorpo, in una specie di insenatura, fino all'attacco (spit visibili). Spit alla base con vaghi resti di ometto.
Relazione: via che risale il pilastro centrale della parete del Col de stagn con una linea molto bella e logica, ben indicata dagli spit. Protezioni buone, un po' più distanziate su qualche tratto facile; inutili in ogni caso friend e altro: portare solo una decina di rinvii. La qualità della roccia migliora salendo, ma c'è bisogno di un po' di pulizia. Anche in questo caso qualche alpinista d'antan era salito per una linea molto simile a questa (almeno nella parte alta), lasciando una fila di chiodi a pressione sul 4° tiro. La parte bassa, su placche e muretti, è con ogni probabilità nuova.
1° tiro: salire per placche fino ad una rampa erbosa che si segue verso destra fino alla sosta; 30m, 5a; 6 spit. Sosta su 2 spit con maglia-rapida e cordone.
2° tiro: salire lo strapiombino sopra la sosta (più facile a sinistra), poi un secondo muretto (passo-chiave ben protetto) e proseguire su terreno più semplice piegando lievemente a destra per giungere alla sosta; 35m, passo di 6a; 8 spit. Sosta su 2 spit con maglia-rapida e cordone.
3° tiro: a destra della sosta fino ad uno spigolo che si segue verso sinistra e poi in verticale fino ad un pilastro dove si sosta; 25m, 4c; 5 spit. Sosta su 2 spit con maglia-rapida e cordone.
4° tiro: vicino alla fessura tra pilastro e parete salgono i chiodi a pressione. Gli spit invece portano a sinistra in bella esposizione e poi in verticale fino alla cima del pilastro. Un breve tratto facile porta ad un secondo muretto che adduce alla sosta; 30m, 5b; 6 spit. Sosta su 2 spit con maglia-rapida e cordone.
5° tiro: salire il breve muretto e proseguire per gradoni fino alla sosta; 30m, 5b; 5 spit. Sosta su 1 spit con maglia-rapida.
6° tiro: proseguire per facili rocce fino ad una zona con massi dove si sosta; 30m, I; 1 cordone in clessidra. Sosta da attrezzare su spuntone.
Discesa: si prosegue verso la cima del Col de stagn e si segue la traccia che porta al Rif. Kostner. Da qui si seguono le indicazioni precedenti.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Accesso: da Corvara ci si porta alla stazione superiore della cabinovia del Boè, dove si prende il sentiero 638 che sale vicino alla seggiovia per deviare poi a sinistra sul sentiero 636. Quando il sentiero comincia a scendere, ormai prossimi al Col de stagn, conviene deviare per prati portandosi alla base della parete senza perdere quota, evitando così di dover risalire un canale ghiaioso. Se invece si parte dal Rif. Kostner, si segue il 638 in discesa, ma conviene tagliare verso destra per prati in vista della parete, scendendo un breve canalino friabile che porta sotto la parete congiungendosi coll'itinerario precedente. Si costeggia quindi la parete fino all'altezza di un marcato pilastro che si oltrepassa quasi del tutto. Prima di attraversare un canale di ghiaia si sale per rocce rotte a destra di un avancorpo, in una specie di insenatura, fino all'attacco (spit visibili). Spit alla base con vaghi resti di ometto.
Relazione: via che risale il pilastro centrale della parete del Col de stagn con una linea molto bella e logica, ben indicata dagli spit. Protezioni buone, un po' più distanziate su qualche tratto facile; inutili in ogni caso friend e altro: portare solo una decina di rinvii. La qualità della roccia migliora salendo, ma c'è bisogno di un po' di pulizia. Anche in questo caso qualche alpinista d'antan era salito per una linea molto simile a questa (almeno nella parte alta), lasciando una fila di chiodi a pressione sul 4° tiro. La parte bassa, su placche e muretti, è con ogni probabilità nuova.
1° tiro: salire per placche fino ad una rampa erbosa che si segue verso destra fino alla sosta; 30m, 5a; 6 spit. Sosta su 2 spit con maglia-rapida e cordone.
2° tiro: salire lo strapiombino sopra la sosta (più facile a sinistra), poi un secondo muretto (passo-chiave ben protetto) e proseguire su terreno più semplice piegando lievemente a destra per giungere alla sosta; 35m, passo di 6a; 8 spit. Sosta su 2 spit con maglia-rapida e cordone.
3° tiro: a destra della sosta fino ad uno spigolo che si segue verso sinistra e poi in verticale fino ad un pilastro dove si sosta; 25m, 4c; 5 spit. Sosta su 2 spit con maglia-rapida e cordone.
4° tiro: vicino alla fessura tra pilastro e parete salgono i chiodi a pressione. Gli spit invece portano a sinistra in bella esposizione e poi in verticale fino alla cima del pilastro. Un breve tratto facile porta ad un secondo muretto che adduce alla sosta; 30m, 5b; 6 spit. Sosta su 2 spit con maglia-rapida e cordone.
5° tiro: salire il breve muretto e proseguire per gradoni fino alla sosta; 30m, 5b; 5 spit. Sosta su 1 spit con maglia-rapida.
6° tiro: proseguire per facili rocce fino ad una zona con massi dove si sosta; 30m, I; 1 cordone in clessidra. Sosta da attrezzare su spuntone.
Discesa: si prosegue verso la cima del Col de stagn e si segue la traccia che porta al Rif. Kostner. Da qui si seguono le indicazioni precedenti.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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