Club Alpino Italiano, 1969
L'infausta storia del volume Alpi Orobie della collana Guida dei monti d'Italia del CAI-TCI è nota: iniziato nel 1938, il volume fu poi abbandonato e ripreso quasi vent'anni dopo, estendendo, ma non modificando in modo sostanziale, il nucleo originario, e senza consultare i "locali" che avrebbero potuto fornire un valido contributo. Il volume, uscito nel 1957, nasce quindi già vecchio.
Dopo alterne vicissitudini, dieci anni dopo, il CAI pubblica questo opuscoletto che si propone - come recita il titolo - di supplire ad alcune lacune e dimenticanze; esso è pertanto compagno inseparabile della guida suddetta. Pur essendo molto sintetico e sostanzialmente limitato alle vie mancanti nel volume originario, è decisamente più preciso nelle descrizioni e nelle valutazioni, utilizzando in modo consistente la scala che sarà poi la UIAA (pur con cifre arabe). Anche in questo caso, vado ad elencare le poche vie alpinistiche con difficoltà superiore al V grado (che probabilmente oggi sarebbero valutate intorno al VI) e che non erano presenti nell'edizione del 1957. Quasi tutte si trovano anche su 88 immagini per arrampicare. Se qualcuno ha notizie più precise su questi itinerari, si faccia vivo!
- Sfinge (Pizzo tre signori), parete S (Dell'Oca, Bottani, Passerini, Romegialli, Botta, 1964), VI
- Dente di Mezzaluna, spigolo E (S. e N. Calegari, F. Nodari, 1956), V+
- Secondo dente della vecchia, parete NO (Caneva, Angelini, 1957), VI (ma la descrizione parla di una staffa per superare un passaggio)
- Monte Cabianca, diedro O-NO (Calegari, Sugliani, Farina, 1968), V e A1
- Pizzo Poris, parete N (Arrigoni, Agazzi, 1959), VI
- Pizzo Poris, parete O (S. e N. Calegari, Farina, Benigni, 1963), V+ e A2
- Diavolino, diedro NE (S. e N. Calegari, Poloni, Farina, Facchetti, Benigni, 1962), V+
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