sabato 10 maggio 2025

Treni 2218 e 2275 (Bergamo-Milano Lambrate): ritardi marzo-aprile 2025

Fig. 1: distribuzioni cumulative dei ritardi per il treno 2218
delle 8:02 nei bimestri marzo-aprile dal 2015 al 2025.
Fig. 2: Ritardi nel bimestre in esame per il treno 2218 (8:02).
Fig. 3: Come in Fig. 1 ma per il treno 2275 (17:40).
Fig. 4: Come in Fig. 2 ma per il treno 2275 (17:40).

Una volta tanto, la notizia del bimestre è positiva: l'Autorità di regolazione dei trasporti ha fatto presente a Trenord (che evidentemente non lo capiva da sé) che non conteggiare i treni soppressi nel computo dei rimborsi era una fesseria. Da qui il cambio dei criteri, sbandierato come "opportuno" dall'Assessore ai trasporti (e allora perché non farlo prima?) ma in realtà imposto dall'Autorità. Nessuno ha ancora obiettato, invece, alla soglia assurda dei 15' oltre il quale si conteggia il ritardo... aspettiamo che qualche altra Autorità se ne accorga prima o poi!

A fronte di tutto ciò, si deve - incredibilmente - registrare una notizia positiva anche sul fronte dei ritardi!  Il 2218 raggiunge una puntualità del 10% che sale al 68% entro 5', valore che non si vedeva da un pezzo! Il massimo ritardo è di ben 42' il 18/3 per un guasto alla linea. La Fig. 1 con la distribuzione cumulativa (scala lognormale) mostra chiaramente il miglioramento rispetto alle curve degli ultimi anni, che si può osservare nitidamente dai dati sintetici nella Fig. 2: sia la media che la mediana scendono sotto i 5' di ritardo, mentre il dato al 90% si localizza intorno ai 10', comunque elevato ma in miglioramento.

I dati per il 2275 sono i seguenti: puntualità al 25% e al 73% entro 5', seguiti dalla solita coda infinita. Diciamo che il comportamento "normale", quando non si verificano problemi, è tutto sommato accettabile... ma il fatto è che i problemi si verificano spesso e volentieri! Così il massimo ritardo è di ben 136' il 2/4, quando un guasto all'infrastruttura ha cancellato ben tre treni (2275, 2237 e 2277), costringendo i pendolari a rientrare (non oso pensare in che stato) con il 2239 delle 19:13, ovviamente partito in ritardo. Ed infatti la distribuzione dei ritardi (Fig. 3) evidenzia una parte "bassa" della curva con ritardi contenuti, seguita dal solito disastro nei casi più sfigati. Se guardiamo l'andamento storico (Fig. 4) vediamo anche per questo treno un miglioramento rispetto al 2024: bene il 50% dei treni anche rispetto agli anni precedenti (curva gialla), un po' meno bene il resto. Accontentiamoci...

Resta il capitolo finale sulle cause dei ritardi: solo dieci segnalazioni pervenute in questo bimestre, delle quali cinque legate a guasti e cancellazioni del treno, altre tre relative comunque a problemi dei convogli (rotardi dei treni precedenti, il solito comico traffico intenso), e tre relative a problemi della linea.

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