Stefano sul 3° tiro. |
Sul 4° tiro. |
L'ottavo tiro. |
Tracciato della via. |
Parete SO
Accesso: da Cuneo a Borgo san Dalmazzo e poi per la valle Gesso, superando la mitica falesia di Andonno e proseguendo fino al Gias delle Mosche, dove si parcheggia. Da qui in poco meno di due ore si raggiunge il rif. Bozano, ottima base per le arrampicate nella zona. A sinistra della parete del Corno Stella si snoda la Catena delle guide, al centro della quale è evidente un tozzo torrione con una fessura diagonale (punta Plent), riconoscibile per l'aguzzo sigaro alla sua sinistra. La Punta bifida è a destra della Plent, e la via attacca appena a sinistra del canale che divide le due, in comune con Comet C4 (scritta alla base; 15' circa dal rif. Bozano).
Relazione: via in stile plaisir, ottima per impiegare una mezza giornata con tempo incerto, che sale per placche a destra del canale di partenza. Roccia e chiodatura sono ottime (la valutazione S2 della guida 2023 di Versante Sud è in realtà S1) ed il percorso è sempre ovvio, tranne che al termine del quarto tiro, dove bisogna fermarsi alla prima sosta che si incontra, sulla sinistra, anziché salire a quella dello Sperone Gioele pochi metri sopra, come abbiamo fatto noi per errore. Se percorrete questa combinazione, è utile un friend medio se si vuole passare dalla cima ovest, dove esce lo Sperone e da cui ci si può calare, a quella est, dove esce la via originale.
1° tiro: salire i risalti piegando verso destra fino alla sosta. 30 m, 5b, sette fix. Sosta su due fix con anelli.
2° tiro: spostarsi a destra (viso a monte), attraversare il canale e traversare ancora a destra (ignorare il fix di Comet C4) fino alla sosta. 40 m, 4c, cinque fix. Sosta su due fix con anelli. E' possibile anche attraversare direttamente il facile canale.
3° tiro: salire la bella placca sopra la sosta. 30 m, 6a+ (un passo), undici fix. Sosta su due fix.
4° tiro: superare il risalto appena sopra la sosta e continuare per placca più facile fino alla sosta sulla sinistra. Noi siamo saliti per errore ad una sosta appena più in alto a destra, che appartiene allo Sperone Gioele. 30 m, 6a, undici fix. Sosta su due fix con catena ed anello. La vera sosta è la prima, da dove la via originale prosegue verso sinistra, attraversando il canale e salendo alla nostra 8a sosta con tre tiri di 5b.
5° tiro: superare il muretto iniziale e continuare per placche fino alla sosta. 25 m, 4c, otto fix. Sosta su due fix con anello.
6° tiro: salire a sinistra della sosta e proseguire per placca sulla destra, vicino ad un diedro. 30 m, 4c, otto fix. Sosta su due fix. è possibile anche proseguire a sinistra sullo Sperone originale (5b).
7° tiro: salire il breve diedro (più facile sulla destra) e proseguire per facile placca, portandosi poi verso sinistra fino ad una terrazza dove si sosta. 40 m, 5c, undici fix. Sosta su due fix con anello. Da qui ci si può calare senza attraversare a sinistra (facile, ma sprotetto).
8° tiro: traversare a sinistra in leggera discesa, risalire il canale e il muretto di fronte (o il diedro rotto sulla destra) e sostare sulla cengia. 40 m, IV-. Sosta su due fix con anello.
9° tiro: portarsi sotto la cima est della Punta e salire per lame e placchetta fino alla sommità. 20 m, 5a, sei fix.
Discesa: in corda doppia lungo la via (quella giusta!):
1a calata: 20 m, fino alla sosta del 8° tiro. 2a calata: 45 m, fino alla sosta del 6° tiro della Jeannot.
3a calata: 50 m, attraversando il canale e fino alla sosta del 4° tiro della Jeannot.
4a calata: 55 m, fino alla sosta del 2° tiro.
5a calata: 30 m, fino alla base.
Avvertenza: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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