Stefano sul 1° tiro. |
Sul 2° tiro. |
Stefano sul 7° tiro. |
Sulla cresta finale. |
Tracciato della via (azzurro), Il rosso la via Carlo Rossano superiore. |
Parete SO
Accesso: da Cuneo a Borgo san Dalmazzo e poi per la valle Gesso, superando la mitica falesia di Andonno e proseguendo fino al Gias delle Mosche, dove si parcheggia. Da qui in poco meno di due ore si raggiunge il rif. Bozano, ottima base per le arrampicate nella zona, con vista sulla parete NO del Corno Stella. Da dietro il rifugio si segue l'incredibile "strada" lastricata realizzata nel 2016 che passa dalla base dello Zoccolo del Corno Stella e diviene poi sentiero che risale il ghiaione a destra. La traccia raggiunge la parete del Corno in corrispondenza di un camino-fessura a sinistra, con corda fissa (un po' malandata) visibile. Si sale quindi verso sinistra (III) fino ad una traccia, che si segue fin quasi alla fine. Giunti sotto un tetto rossastro che sale verso sinistra, si raggiunge la base della parete dove parta la via (targhetta metallica e fix visibile; 45' circa dal rif. Bozano).
Relazione: via molto bella su roccia ottima, con chiodatura distanziata. I tiri-chiave sono il terzo ed il quinto, mentre il passo di 6a+ del quarto tiro sfoggia protezioni in stile-falesia e si supera agevolmente. Friend poco utili, ma forse qualcosa si riesce ad usare nel terzo tiro. Tutte le soste sono su due fix con anelli di calata.
1° tiro: salire la placca e portarsi a destra del tetto, superarlo verso sinistra e salire per diedro alla sosta. 50 m, 6a, otto fix.
2° tiro: salire per placche e piegare verso destra quando queste divengono più verticali, superando un muretto prima della sosta. 40 m, 5b, cinque fix.
3° tiro: salire il muretto sopra la sosta e proseguire per uno spigolo fino alla sosta. 40 m, 6a, otto fix.
4° tiro: salire a destra fino alla vena di quarzo, superare il breve strapiombo e proseguire su rocce facili, prima a sinistra e poi dritto, fino ad una placchetta prima della sosta. 30 m, 6a+ (passo), cinque fix.
5° tiro: salire a superare un muretto ed un diedro, continuando per placche fino alla sosta. 40 m, 6a, otto fix
6° tiro: passo delicato in partenza, poi proseguire per facili placche tenendo un po' la destra fino alla sosta su cengia. 40 m, 6a (passo iniziale, poi più facile), cinque fix.
7° tiro: salire e portarsi a destra, superare un muretto e proseguire su cengia fino alla sommità. 40 m, 5c, quattro fix.
Discesa: scendere a sinistra (rispetto alla salita) per traccia con ometti fino alla base dell'evidente placca che emerge tra gli sfasciumi. A quest'altezza, identificare un ometto e una corda fissa che in breve deposita alla sosta di calata lungo Esprit libre:
1a calata: 45 m, saltando una sosta.
2a calata: 40 m, saltando una sosta.
3a calata: 45 m, saltando una sosta.
4a calata: 50 m, fno alla sosta di partenza della Carlo Rossano. Da qui si può scendere lungo il canale, ma è più comodo fare un'altra calata.
5a calata: 60 m, fino al sentiero nella parte bassa delle cengia mediana. Da qui, seguire il sentiero fino ad una sosta.
6a calata: 50 m, fino alla base (o due calate da 25 m).
Avvertenza: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.