venerdì 26 maggio 2023

Treni 2218 e 2275 (Bergamo-Milano Lambrate): ritardi marzo-aprile 2023

Fig.1: distribuzioni cumulative dei ritardi per il treno 2218
delle 8:02 nei bimestri marzo-aprile dal 2015 al 2023.
Fig. 2: Ritardi nel bimestre in esame per il treno 2218 (8:02).
Fig. 3: come Fig. 1 ma per il treno 2275 (17:43).
Fig. 4: come Fig. 2 ma per il treno 2275 (17:43).
La notizia del bimestre, che in realtà è emersa qualche giorno fa (ma era largamente attesa), è la decisione dell'ennesimo rinnovo decennale del servizio ferroviario a Trenord. Ricostruiamo brevemente la vicenda: nel 2022 il contratto fu rinnovato solo fino a luglio 2023, mentre ora, via per i prossimi dieci anni! Come mai questa (apparentemente) bizzarra tempistica? Ricordiamoci una cosa: a febbraio 2023 si sono svolte le elezioni regionali; può essere che sia stato un sussulto di onestà il non rinnovare un contratto decennale da parte di una giunta in scadenza, sempre restia a qualunque gara... oppure... sarà forse che questi signori avevano paura di giocarsi qualche voto buttando lì un rinnovo decennale a Trenord? Lascio a voi giudicare; fatto sta che ora si procede, e di fretta, perché c'è una seconda circostanza: il 2023 è, finalmente, l'ultimo anno in cui si possono fare affidamenti diretti senza gara, grazie alla sacrosanta normativa europea. E così, aspettando l'ultimo minuto, ci portiamo a casa altri dieci anni di martirio dei pendolari; sarà anche per questo che si sono fatti due rinnovi annuali (nel 2021 con la scusa del Covid, nel 2022 come detto prima)?

Rallegrati dalla notizia, possiamo dedicarci ai dati del bimestre, iniziando dal 2218: puntualità al 5%, ritardo massimo di 12', che sembra un'enormità su una tratta di 37' (e lo è!), ma è uno dei dati migliori degli ultimi anni (guardate l'ultimo punto della distribuzione). Dev'essere stata una congiunzione astrale irripetibile, e infatti a maggio siamo già arrivati a 27', ma ne parleremo a suo tempo.
Il dato "storico" di media, mediana e 90% (il nono decile, se amate le definizioni) si trova in Fig. 2: se togliamo il punto del 2020 (circolavano pochissimi treni causa zona rossa), i dati sono ormai stabili: media e mediana poco sopra i 5'; 90% dei treni tra 10 e 15' di ritardo; assurdo!

Passiamo al 2275: puntualità all'8%, ritardo massimo di ben 27' (senza spiegazione). In questo caso, navighiamo sempre tra gli anni peggiori, con l'unica consolazione di un miglioramento rispetto al pessimo 2022. La serie storica del bimestre è in Fig. 4 (attenzione che la scala verticale è ben diversa da quella in Fig. 2): preoccupa il dato della mediana (curva gialla), in costante aumento, mentre il dato al 90% continua ad essere totalmente casuale, anche se ormai stabile a più di un quarto d'ora (no comment).

Su quattro volte (a meno che non me ne sia persa qualcuna) in cui l'app ha indicato le cause del ritardo, una sola è riferita a guasto infrastrutturale, due riguardano altri treni (presumibilmente di Trenord), e una dovuta ad imbecilli sui binari.

Insomma, diciamo che con Trenord si arriva puntuali solo quando ci sono i contratti da rinnovare!


Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.

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