Se vi dico "vitigno autoctono dell'Alto Adige", a cosa pensate? Tranne qualche connoisseur che citerebbe la Schiava, la stragrande maggioranza indicherebbe il Lagrein, e a buon diritto! Dopo aver superato un periodo di relativo oblio, è oggi più "alla moda" che mai, e non c'è cantina in alto Adige che non lo annoveri tra la sua produzione. In questo panorama, ovviamente non mancano le belle sorprese, ma era veramente da molto tempo che non assaggiavo un Lagrein così convincente come questo, della Cantina produttori S. Paolo.
La cantina nasce nel 1907, ed oggi può contare su più di 200 soci conferitori. La produzione è variegata e comprende le classiche etichette dell'Alto Adige e alcune cuvée. Due le realizzazioni di Lagrein: lo Zobl, che affina in tonneaux (usati) e che mettiamo per il momento da parte, e la linea base. Il sito del produttore è un po' carente di informazioni: il vino compie la fermentazione in vasche di acciaio, ma niente è detto per quanto riguarda la maturazione. Curiosando qua e là dai vari rivenditori si legge genericamente di "botti di rovere"; fidiamoci.
Il colore è un bel rosso intenso, abbastanza scuro. Dal bicchiere si levano note di frutti di bosco, mirtilli, more, accompagnate da rosa e violetta, con qualche sentore terroso, di sottobosco. All'assaggio esplodono le note di cioccolato, che accompagnano gli aromi con buona persistenza, ben bilanciata dall'alcool. Veramente una bella sorpresa!
Gradazione: 13°
Prezzo: 9€
La cantina nasce nel 1907, ed oggi può contare su più di 200 soci conferitori. La produzione è variegata e comprende le classiche etichette dell'Alto Adige e alcune cuvée. Due le realizzazioni di Lagrein: lo Zobl, che affina in tonneaux (usati) e che mettiamo per il momento da parte, e la linea base. Il sito del produttore è un po' carente di informazioni: il vino compie la fermentazione in vasche di acciaio, ma niente è detto per quanto riguarda la maturazione. Curiosando qua e là dai vari rivenditori si legge genericamente di "botti di rovere"; fidiamoci.
Il colore è un bel rosso intenso, abbastanza scuro. Dal bicchiere si levano note di frutti di bosco, mirtilli, more, accompagnate da rosa e violetta, con qualche sentore terroso, di sottobosco. All'assaggio esplodono le note di cioccolato, che accompagnano gli aromi con buona persistenza, ben bilanciata dall'alcool. Veramente una bella sorpresa!
Gradazione: 13°
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