domenica 8 marzo 2020

Bergamo-Milano Lambrate: ritardi gennaio-febbraio 2020 (2608/10809)

Fig. 1: Distribuzioni cumulative dei ritardi per il treno 2608 (8:02)
nei bimestri gennaio-febbraio degli anni dal 2015 al 2020.
Fig. 2: Come sopra, ma per il treno 10809 (17:41).
Fig. 3: Andamento mensile dei ritardi per il treno 2608 (8:02).
Fig.4: Come sopra, ma per il treno 10809 (17:41).
Il nuovo anno è iniziato con due notizie certamente non positive: la più drammatica, come tutti sanno, è il rinnovo senza gara del contratto per la gestione del trasporto ferroviario regionale a Trenord (si parla di dieci - dieci!! - anni). Riassumiamo per i distratti: il Fontana (quello della mascherina) già in campagna elettorale si era lamentato del "servizio" di Trenord. Peccato che Trenord sia di proprietà al 50% della Regione che il suo partito governa da decenni, dal che si può dedurre che il Fontana si lamentasse (con piena ragione) contro la sua stessa sciagurata gestione, confidando (anche qui, con ragione) nella cronica amnesia italiana e lombarda. Successivamente, addita l'altro socio, Fs, come responsabile della situazione. E infine... rinnova il contratto! Più di 750000 pendolari esprimono la propria soddisfazione a Fontana per quello che non si può definire altro che una presa per i fondelli; peccato solo che a breve se ne dimenticheranno.
La seconda notizia è squisitamente di servizio: l'orario del treno 10809 è stato modificato nel tratto Lambrate-Bergamo, anticipando la partenza di 2' ma lasciando inalterato l'arrivo. Così l'eccellenza lombarda risolve i problemi di puntualità: se un treno non arriva in orario, cambiate l'orario! Da ricordare poi che nel 2018 il tempo di percorrenza era già stato allungato di due minuti, con la scusa pietosa dell'inutile fermata di Treviglio ovest, e che nel 2016 fu aggiunto un altro minuto. In tutto, cinque minuti su circa quaranta di percorrenza: siamo oltre il 10% in più, e senza risultati!
A fronte di queste minchiate, com'è andata? Beh... uno schifo, ovviamente! La Fig. 1 mostra come al solito la distribuzione cumulativa dei ritardi per il 2608: puntualità a zero (ZERO); ritardo entro 5' per il 41% dei treni. A ben guardare le curve, si vede che il dato è sostanzialmente lo stesso del 2019, (curva arancio) con un tiepido miglioramento nella parte sfigata della distribuzione, ma sempre peggiore del triennio 2015-2017.
Il grosso problema è, come sempre, il 10809 (Fig. 2): nonostante (o forse proprio a causa de) le "illuminate" scelte del gestore, la prima settimana dell'anno si svolge con ritardo cronico di mezz'ora. Inoltre, il treno non arriva praticamente MAI puntuale a Lambrate, ed i due minuti in più servirebbero a recuperare questo ritardo, il che è ovviamente una fesseria: se il problema è a monte, lì dev'essere risolto. Fatto sta che la curva è praticamente sovrapposta al 2015 (ma con due minuti di percorrenza in più): cinque anni buttati nel cesso!
Le Figure 3 e 4 riportano l'andazzo mese per mese di tre grandezze rappresentative: non mi sembra sia cambiato molto. Il 2608 persiste ad essere assurdamente in ritardo di 5', mentre a gennaio 2020 si vede un innalzamento del ritardo medio per il 10809; su questo però pesano le circa due ore di ritardo del 16 gennaio, causato da un gruppo di deficienti, che ovviamente non saranno mai identificati.

Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.

Nessun commento:

Posta un commento