Sul 2° tiro. |
Sul 3° tiro. |
Teo sul 4° tiro. |
Teo sul 6° tiro. |
Anita sul 7° tiro. |
Parete E
Accesso: da Arco si prende la via che costeggia il castello ed i Colodri (via Paolina Caproni Maini, poi via dei legionari cecoslovacchi), si superano il secondo campeggio ed i vigneti sulla sinistra e si parcheggia poco dopo in un piccolo spazio sulla destra, in corrispondenza di un sentiero che scende al fiume e di un evidente sentiero che sale nel bosco a sinistra. Si prosegue appena lungo la strada fino ad un accenno di curva e un secondo sentiero che sale sulla sinistra (altro spazio ristretto per parcheggiare). Si sale e si tiene la sinistra, giungendo in breve alla rampa che porta all'attacco di Calliope. Poco dopo c'è l'attacco della via (scritta).
Relazione: via divertente e tutto sommato tranquilla, che risale la parete S. Paolo appena alla sinistra della sempre frequentata Calliope. Protetta a fix (ravvicinati) nei tratti più impegnativi, mai obbligati, e con cordoni in clessidra e qualche chiodo nei tratti più semplici; utile qualche friend per integrare le protezioni. Valutazione delle difficoltà mista a gradi francesi (per tratti con chiodatura prevalentemente sportiva) e UIAA (per quelli con protezioni prevalentemente tradizionali).
1° tiro: salire la paretina e sostare sulla cengia alla base di un pilastro. 15 m, V; un fix. Sosta su fix con anello e chiodo.
2° tiro: puntare al pilastrino sulla destra della parete antistante, salirlo e proseguire per la fessura di sinistra, uscendo su un ballatoio. Spostarsi ancora a sinistra e salire una bella placca oltre la quale si sosta. 35 m; 6a, VI-, V+; quattro fix, quattro cordoni in clessidra, un chiodo. Sosta su due fix (uno con anello). Tiro molto bello.
3° tiro: portarsi sotto la verticale di un tetto, aggirarlo sulla destra e riportarsi a sinistra lungo una fessura orizzontale. Salire facilmente alla sosta. 45 m; II, 5b, V-, III; due fix, due cordoni in clessidra. Sosta su un fix con anello.
4° tiro: salire un vago diedrino a sinistra della sosta, raggiungendo una terrazza. Indi proseguire per il diedro di destra fino ad una cengia. 35 m; V, IV, IV+, V-; un fix, un chiodo, un cordone su pianta. Sosta su due cordoni su piante. La roccia è un po' da verificare.
5° tiro: proseguire dritti risalendo un paio di placchette fino alla sosta. 20 m; II, V; un fix, un cordone su pianta. Sosta su due fix (uno con anello).
6° tiro: salire prima sulla sinistra e poi più a destra fino ad un salto lievemente aggettante. Superarlo, portarsi a sinistra e vincere un secondo muretto. Una breve placca porta alla sosta. 35 m; V+, VI-, tre fix, tre cordoni in clessidra. Sosta su due fix (uno con anello).
7° tiro: salire il diedro fessurato, prima dritti e poi verso sinistra, fin dove è possibile uscirne sulla destra. Per rocce più facili si raggiunge la terrazza sommitale. 30 m, 6a; quattro fix, un cordone in clessidra. Sosta da attrezzare su pianta.
Discesa: Dal termine della via si segue il sentiero verso sinistra che - con l'ausilio di corde fisse - riporta in breve alla base della parete e al punto di partenza.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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