Sul 1° tiro. |
Sul 2° tiro. |
Teo sul 4° tiro. |
Sul 5° tiro. |
Teo sul 6° tiro. |
Tracciato della via. |
Parete S
Accesso: Da Riva del Garda si prende la strada per la Val di Ledro, si supera la vecchia strada del Ponale (che conduce alla falesia Regina del lago) e si svolta a sinistra, poco prima del parcheggio (indicazioni). La strada conduce alla frazione di Pregasina e ad un parcheggio sotto la chiesa del paese. Si sale la scalinata di fronte e si continua verso destra, per tenere la sinistra poco dopo. Al termine della strada si continua per sentiero, che sale dapprima ripido per poi traversare verso la parete (ometti) e risalire un ripido canale, fino ad una piccola piazzola con un grande ometto (scritta rossa "Il Disertore"). Da qui una corda fissa consente di raggiungere la scomoda sosta di partenza (due fix con cordoni e maglia rapida). mezz'oretta circa.
Relazione: la via battezzata come Disertore è in realtà il concatenamento di un itinerario preesistente (Via dei tre) e una variante di uscita (pure preesistente). Nuove sono le prime due lunghezze che risalgono lo zoccolo. Non so quanto l'apritore fosse al corrente del pregresso, ma direi che se vogliamo rispettare la storia alpinistica di questa piccola parete dobbiamo dire che il disertore è da considerare una variante di attacco alla via suddetta. Le vie della parete sono ben descritte da Teo qui.
Ciò detto, la via è molto piacevole e - tranne il primo tiro (che è peraltro chiodato vicinissimo) - corre su ottima roccia, dove a volte sembra di essere tra le placche e le lame dello Zucco Angelone. Inutili i friend; la chiodatura è buona nei tratti più impegnativi e un poco più lunga dove la salita è più facile.
1° tiro: portarsi sulla destra e superare un paio di muretti, uscendo in sosta. 30 m, 6a+ (un passo), undici fix. Sosta su due fix e cordone. Roccia da verificare. Al valente socio di cordata (che per fortuna saliva il tiro da secondo) è rimasto in mano un discreto "appiglio", che speriamo non abbia modificato la difficoltà del tiro...
2° tiro: salire lungo una fascia con placche, spostarsi a sinistra e superare un tratto verticale, raggiungendo la cengia dove si trova la sosta. 45 m, 5c, dodici fix. Sosta su due fix e cordone.
3° tiro: spostarsi a sinistra lungo la cengia fino ad un vecchio rudere di guerra, sotto gli spit nuovi che indicano il prossimo tiro. 25 m, I. Sosta da attrezzare su pianta.
4° tiro: salire la parete lavorata, spostarsi a destra e continuare per un tratto più verticale, uscendo poi verso destra a raggiungere la nicchia di sosta. 35 m, 6a; otto fix, un chiodo, quattro cordoni in clessidra. Sosta su quattro fix con anello e cordoni. Sopra la nicchia sono ben evidenti i vecchi spit della via omonima.
5° tiro: traversare a sinistra per proseguire poi in verticale lungo delle belle placche fino alla cengia. Continuare fin sotto il salto di roccia successivo. 55 m, 5c; sette fix, un cordone su pianta, tre cordoni in clessidra. Sosta su due fix e cordone.
6° tiro: salire la placca a destra della sosta, spostarsi a sinistra e continuare per placche fino al termine della via. 45 m, 4a; quattro fix, un cordone su pianta, cinque cordoni in clessidra. Sosta su un fix.
Discesa: dal termine della via si percorre il sentiero in discesa, passando davanti ai vecchi baraccamenti militari italiani e rientrando a Pregasina. E' consigliabile spendere un poco di tempo per esplorare la postazione sulla cima. Qui trovate alcune informazioni sulle operazioni della Grande Guerra nella zona di Riva del Garda.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.