Antonella e Gianni sul 1° tiro. |
Antonella sul 2° tiro. |
Ancora loro sul 3° tiro. |
Gianni sul 4° tiro. |
E sul 6° tiro. |
Tracciato della via (rosso). In azzurro la via Supernova, in verde Prenotazione obbligatoria. La foto originale della parete è © Google |
Parete S
Rivedere il Muzzerone dopo circa dieci anni fa un certo effetto. Ma se la compagn(i)a di allora faceva sì che l'arrampicata fosse un interesse tutto sommato secondario, stavolta è lo scopo precipuo di questo fine-settimana. Dopo un giorno di falesia non proprio entusiasmante e una notte quasi insonne, ci ritroviamo sulla parete striata in una domenica di tempo splendido, in quasi totale solitudine, a ripetere una via molto bella in ambiente fantastico. Da non perdere. E sperando di non aspettare altri dieci anni per tornare...
Accesso: da La Spezia verso Portovenere si giunge alla frazione Le Grazie, dove si prende via Canedoli a destra (indicazione palestra rocciatori). Si tiene la sinistra ad un paio di bivi e si parcheggia all'ultimo tornante prima del forte. Qui inizia un sentiero, dapprima pianeggiante fino ad un piccolo spiazzo e poi in discesa, che si segue fino ad una cabina elettrica ormai fuori uso sulla sinistra (casotto a pianta quadrata). Poco dopo si segue una traccia a destra (ometto), che scende verso il mare con corde fisse e una scaletta fino alla cima del pilastro della discordia. Ancora a destra a recuperare delle corde fisse un po' datate, che si seguono fino alla base della parete striata. Si prosegue in piano verso sinistra (faccia a monte) fino all'attacco della via (scritta). Mezz'oretta circa.
Relazione: via molto bella che risale l'estremità sinistra della parete, tra placche, diedrini e un paio di brevi strapiombi. Si arrampica in un ambiente spettacolare, tra i richiami dei gabbiani ed il profumo di timo ed erbe selvatiche. Chiodatura sempre ottima, solo lievemente più distanziata sul primo tiro. Portare solo rinvii.
1° tiro: salire per placche e muretti seguendo la linea di spit a sinistra. Dopo circa 30m, non andare ad una sosta verso destra, ma proseguire vicino al diedro sulla sinistra, uscendo sul terrazzo di sosta. 40m, 5c; quindici fix. Sosta su due fix con catena ed anello.
2° tiro: salire due placche separate da un terrazzo con albero e proseguire per breve diedrino da cui si esce sullo spigolo di sinistra. Una placca abbattuta porta alla sosta. 30m, 6a+ (un paio di passi); dodici fix, uno spit. Sosta su due fix con catena ed anello.
3° tiro: a sinistra della sosta a risalire un breve diedro, per proseguire poi lungo un secondo diedro e continuare per placca, dapprima a sinistra su rovesci e poi a destra per superare più facilmente gli ultimi passi. 25m, 6a, undici fix. Sosta su due fix con catena ed anello.
4° tiro: spostarsi appena a destra della sosta e portarsi sotto lo strapiombo, superarlo e proseguire lungo un diedro, uscendone per un secondo strapiombo. 30m, 6b+, quattordici fix. Sosta su due fix con catena ed anello.
5° tiro: salire alcuni metri tra roccia e terra seguendo inizialmente la corda fissa, per portarsi poi verso sinistra fino alla sosta. 15m, III+, I; una corda fissa. Sosta su due fix (e, volendo, un chiodo).
6° tiro: salire la parete lavorata, aggirando a destra una zona con vegetazione, e superare un paio di brevi muretti. 40m, 6a (uno o due passi); quattordici fix (più qualche vecchio spit inutile). Sosta su due fix.
Discesa: scendere brevemente a sinistra (rispetto alla direzione di salita) fino ad incontrare una traccia che in breve riporta lungo il sentiero di andata.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Accesso: da La Spezia verso Portovenere si giunge alla frazione Le Grazie, dove si prende via Canedoli a destra (indicazione palestra rocciatori). Si tiene la sinistra ad un paio di bivi e si parcheggia all'ultimo tornante prima del forte. Qui inizia un sentiero, dapprima pianeggiante fino ad un piccolo spiazzo e poi in discesa, che si segue fino ad una cabina elettrica ormai fuori uso sulla sinistra (casotto a pianta quadrata). Poco dopo si segue una traccia a destra (ometto), che scende verso il mare con corde fisse e una scaletta fino alla cima del pilastro della discordia. Ancora a destra a recuperare delle corde fisse un po' datate, che si seguono fino alla base della parete striata. Si prosegue in piano verso sinistra (faccia a monte) fino all'attacco della via (scritta). Mezz'oretta circa.
Relazione: via molto bella che risale l'estremità sinistra della parete, tra placche, diedrini e un paio di brevi strapiombi. Si arrampica in un ambiente spettacolare, tra i richiami dei gabbiani ed il profumo di timo ed erbe selvatiche. Chiodatura sempre ottima, solo lievemente più distanziata sul primo tiro. Portare solo rinvii.
1° tiro: salire per placche e muretti seguendo la linea di spit a sinistra. Dopo circa 30m, non andare ad una sosta verso destra, ma proseguire vicino al diedro sulla sinistra, uscendo sul terrazzo di sosta. 40m, 5c; quindici fix. Sosta su due fix con catena ed anello.
2° tiro: salire due placche separate da un terrazzo con albero e proseguire per breve diedrino da cui si esce sullo spigolo di sinistra. Una placca abbattuta porta alla sosta. 30m, 6a+ (un paio di passi); dodici fix, uno spit. Sosta su due fix con catena ed anello.
3° tiro: a sinistra della sosta a risalire un breve diedro, per proseguire poi lungo un secondo diedro e continuare per placca, dapprima a sinistra su rovesci e poi a destra per superare più facilmente gli ultimi passi. 25m, 6a, undici fix. Sosta su due fix con catena ed anello.
4° tiro: spostarsi appena a destra della sosta e portarsi sotto lo strapiombo, superarlo e proseguire lungo un diedro, uscendone per un secondo strapiombo. 30m, 6b+, quattordici fix. Sosta su due fix con catena ed anello.
5° tiro: salire alcuni metri tra roccia e terra seguendo inizialmente la corda fissa, per portarsi poi verso sinistra fino alla sosta. 15m, III+, I; una corda fissa. Sosta su due fix (e, volendo, un chiodo).
6° tiro: salire la parete lavorata, aggirando a destra una zona con vegetazione, e superare un paio di brevi muretti. 40m, 6a (uno o due passi); quattordici fix (più qualche vecchio spit inutile). Sosta su due fix.
Discesa: scendere brevemente a sinistra (rispetto alla direzione di salita) fino ad incontrare una traccia che in breve riporta lungo il sentiero di andata.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.