Diego sul 3° tiro. |
Diego all'uscita del 6° tiro. |
Tracciato della via. |
Parete E
Dopo una via alle placche zebrate e una Radler, cosa di meglio per concludere la giornata di Pasqua che una seconda vietta nella zona? Adocchiate le vie nuove aperte nella parete tra i Colodri e San Paolo, ci dirigiamo alla più abbordabile e lunga, che giunge in cima alla parete. Arrampicata divertente, mai difficile ma con un minimo di ingaggio, da ripetere prima che le placche divengano troppo unte per percorrere i tratti in libera!
Accesso: noi siamo arrivati all'attacco della via in modo un po' rocambolesco e non molto ortodosso, ma l'accesso canonico dovrebbe partire dalla cappelletta di fronte al ristorante La lanterna. Da qui si raggiunge la parete e la si segue verso sinistra fino alla scritta di attacco. Poiché il sentiero prosegue, potrebbe essere possibile giungervi anche dal parcheggio delle piscine (da verificare; fatemi sapere). Scritta alla base.
Relazione: via molto piacevole tra placche, diedri e un bellissimo strapiombino iniziale. Protezioni buone a cordoni, chiodi e pochi fix. Portare friend medi per integrare le protezioni nei tiri in placca (!) e sul 6° tiro. Calcolare due orette e mezza circa.
1° tiro: salire spostandosi verso sinistra a rimontare un divertente strapiombo con vasche. 25m; V-, V+; cinque cordoni in clessidre, un chiodo. Sosta su cordoni in clessidre e albero.
2° tiro: a destra a risalire un breve diedro per proseguire su placca, prima dritti e poi a destra e ancora a sinistra fino alla sosta. 35m; V+, VI; cinque cordoni in clessidre (o sei?). Sosta su due cordoni in clessidre.
3° tiro: per placche a sinistra della sosta frino ad una fessura che si segue verso destra; un delicato traversino porta ad una bella rigola verticale che si risale fino alla sosta. 35m; VI+; tre fix, un chiodo, un cordone in clessidra. Sosta su fix con anello e cordone in clessidra.
4° tiro: salire una rigola sulla placca a sinistra della sosta fino ad una zona di rocce più appoggiate che portano alla sosta. 30m; VI, III; un fix, tre cordoni in clessidre (due vicini).
5° tiro: per traccia a sinistra fino ad un diedro (cordone visibile). 50m, I.
6° tiro: salire il bel diedro articolato ed uscirne verso il terrazzo di sosta con un passo in traverso a sinistra. 25m; V+, VI-; due chiodi, un fix, un cordone in clessidra. Sosta su fix con anello.
7° tiro: uscire per un breve muretto e riprendere il sistema di placche, ora molto appoggiate, fino ad una piccola cengia dove attrezzare la sosta. 50m; V, IV, III; cinque cordoni in clessidre.
8° tiro: proseguire per rocce rotte fino alla sommità. 15m, III. Sosta su fix.
Discesa: proseguire brevemente fino ad una mulattiera che si segue verso sinistra e che conduce in breve al santuario di Laghel, da cui si scende ad Arco.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.