Distrib. cumulativa dei ritardi a gennaio-febbraio 2016 e confronto con il 2015 |
Valori medio, al 50% (mediano) e al 90% delle distribuzioni per il 2608. |
Come sopra, ma per il 10809. |
Sembra incredibile, ma forse ci avviciniamo a lenti, lentissimi passi verso una quasi-normalità, almeno per quanto riguarda la puntualità dei due treni che mi devo sorbire tutti i giorni. Se confrontiamo i risultati per il primo bimestre dell'anno con i loro analoghi nel 2015, non si può non rabbrividire al pensiero delle ore buttate vie nell'anno appena finito e sperare che la situazione non si ripeta. Il miglioramento più marcato è certamente nel pomeriggio, dove peggiorare sarebbe stato veramente difficile. La "coda" dei ritardi è più o meno dimezzata (dalla curva gialla alla rossa) e siamo quasi giunti al fatidico limite del 90% entro 5 minuti.
Meno marcato il miglioramento del treno mattutino, che però partiva da una situazione migliore. Anche qui però (dalla curva azzurra alla blu) si nota uno spostamento della distribuzione verso sinistra di un paio di minuti circa, con un aumento del caso pessimo, da confermare o meno nei prossimi mesi.
L'andazzo, per così dire, "storico" delle nefandezze è aggiornato nelle figure seguenti, relative ai due treni. Per ogni mese si riportano i valori al 50% e al 90% delle distribuzioni, insieme alla media: il 2608 pare aver raggiunto più o meno una condizione stazionaria, con un po' di variazioni statistiche nella coda e tra un mese e l'altro.
Più regolare il 10809, che si stabilizza su valori accettabili, anche se peggiori di quelli registrati a dicembre 2015 e probabilmente irripetibili.
Certo, è assurdo dover essere contenti di treni che arrivano anche a 15' di ritardo, ma questa è la situazione da cui partiamo. Se questi trend proseguiranno come auspicabile, sarà ora di cominciare a preoccuparsi seriamente del comportamento delle "code". Poi, naturalmente, ci sono mille altri problemi, ma sono argomenti per altre sedi.
Meno marcato il miglioramento del treno mattutino, che però partiva da una situazione migliore. Anche qui però (dalla curva azzurra alla blu) si nota uno spostamento della distribuzione verso sinistra di un paio di minuti circa, con un aumento del caso pessimo, da confermare o meno nei prossimi mesi.
L'andazzo, per così dire, "storico" delle nefandezze è aggiornato nelle figure seguenti, relative ai due treni. Per ogni mese si riportano i valori al 50% e al 90% delle distribuzioni, insieme alla media: il 2608 pare aver raggiunto più o meno una condizione stazionaria, con un po' di variazioni statistiche nella coda e tra un mese e l'altro.
Più regolare il 10809, che si stabilizza su valori accettabili, anche se peggiori di quelli registrati a dicembre 2015 e probabilmente irripetibili.
Certo, è assurdo dover essere contenti di treni che arrivano anche a 15' di ritardo, ma questa è la situazione da cui partiamo. Se questi trend proseguiranno come auspicabile, sarà ora di cominciare a preoccuparsi seriamente del comportamento delle "code". Poi, naturalmente, ci sono mille altri problemi, ma sono argomenti per altre sedi.
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