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Placche zebrate - Valle del Sarca
Parete E
Domenica scorsa il programma prevedeva una salita tranquilla alle placche zebrate, dove non ero più tornato dal 2008: frequentazione sempre piuttosto alta e rischio di caduta sassi dal sentiero soprastante mi avevano tenuto lontano. Complice la presenza di Luigi ed Alfio, durante il viaggio in auto accenno a questa perla bianca che ho adocchiato sulla guida, e si decide di tentare.
Dopo che un sibilo annuncia un macigno che mi cade a tre metri di distanza poco prima di partire, a rimarcare che siamo alle placche zebrate, saliamo i primi tre, non particolarmente esaltanti, tiri. Dal 4° tiro, tutto cambia: la via infila una serie di placche su roccia stupenda, mantenendosi su una difficoltà obbligata intorno al 6a, con passaggi di 6a+ e uno di 6b. La chiodatura è buona e sicura (bastano 11 rinvii; inutili friend, dadi e amenità varie), ma serve una minima padronanza del 6a per divertirsi. Arrivati alla fine delle placche, decidiamo di non infilarci nel canale per non provocare ulteriori cadute di sassi, e saltiamo il tiro finale. Con 6 calate in corda doppia si è di nuovo alla base.
La relazione dei primi salitori, reperibile in rete, ha i gradi un po' sopravvalutati, e mi pare più affidabile quanto riportato nella guida di Diego Filippi, a parte il 10° tiro che si potrebbe "promuovere" a 6a+.
Se amate come me l'arrampicata su placca, il gioco di equilibrio dell'aderenza, la percezione del baricentro sulla punta delle scarpette, non mancate di fare un giretto sulla perla bianca.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Parete E
Domenica scorsa il programma prevedeva una salita tranquilla alle placche zebrate, dove non ero più tornato dal 2008: frequentazione sempre piuttosto alta e rischio di caduta sassi dal sentiero soprastante mi avevano tenuto lontano. Complice la presenza di Luigi ed Alfio, durante il viaggio in auto accenno a questa perla bianca che ho adocchiato sulla guida, e si decide di tentare.
Dopo che un sibilo annuncia un macigno che mi cade a tre metri di distanza poco prima di partire, a rimarcare che siamo alle placche zebrate, saliamo i primi tre, non particolarmente esaltanti, tiri. Dal 4° tiro, tutto cambia: la via infila una serie di placche su roccia stupenda, mantenendosi su una difficoltà obbligata intorno al 6a, con passaggi di 6a+ e uno di 6b. La chiodatura è buona e sicura (bastano 11 rinvii; inutili friend, dadi e amenità varie), ma serve una minima padronanza del 6a per divertirsi. Arrivati alla fine delle placche, decidiamo di non infilarci nel canale per non provocare ulteriori cadute di sassi, e saltiamo il tiro finale. Con 6 calate in corda doppia si è di nuovo alla base.
La relazione dei primi salitori, reperibile in rete, ha i gradi un po' sopravvalutati, e mi pare più affidabile quanto riportato nella guida di Diego Filippi, a parte il 10° tiro che si potrebbe "promuovere" a 6a+.
Se amate come me l'arrampicata su placca, il gioco di equilibrio dell'aderenza, la percezione del baricentro sulla punta delle scarpette, non mancate di fare un giretto sulla perla bianca.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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