In uscita sulla placca (bagnata) del 1° tiro |
Sul 3° tiro |
Luca sul 4° tiro |
Sul 4° tiro |
Luca sul 6° tiro |
Sul 7° tiro |
Tracciato della via. |
Parete S
Ogni tanto penso che la devo smettere di dar retta agli elementi che mi ritrovo per compagni di cordata. La devo smettere di farmi trascinare su vie decisamente troppo dure per il mio scarso livello, che mi costringono ad arrabattarmi in espedienti da circo per venirne fuori. L'ultima è stata un paio di settimane fa in Val di Mello sugli Oracoli di Ulisse, risolta con gran utilizzo di staffate su friend, vuoi per i numerosi tratti bagnati, vuoi - soprattutto - per le difficoltà e le scarse protezioni. Certo le nostre peripezie non sono state degne di quelle di Odisseo, ma per fortuna il viaggio è durato assai meno: agli oracoli non si dà retta... alle sirene dei compagni di cordata, ancora una volta, sì.
Avvicinamento: è lo stesso che reca a Luna nascente, quindi noto praticamente a tutti i frequentatori della valle. Si raggiunge la Val di Mello parcheggiando a San Martino in Val Masino (in estate o nei giorni di sabato e domenica, quando la strada della Valle è chiusa) oppure proseguendo fino al parcheggio del Gatto Rosso. Si continua per la strada di fondo valle, si attraversa un torrente e si arriva all'altezza del bidet della contessa, una pozza in corrispondenza di un grosso masso. Subito dopo si segue una traccia sulla sinistra che risale il bosco, attraversa una cascata e prosegue fino alla parete; giunti in vista delle rocce si tiene la sinistra, costeggiando la parete fino a che sulla destra compare il camino di attacco alla sinistra di una fessura verticale.
Relazione: via che risale la parete con una linea molto bella, sfruttando un sistema di fessure interrotte dal doppio tetto che costituisce il tiro in artificiale. A parte questo tiro, la chiodatura è minimale e le soste sono tutte a chiodi. Necessari friend fino al #3BD (utile raddoppiarne qualcuno) e due staffe per superare il tiro in artificiale (basta una se lo fate da secondo e siete disposti a faticare un po'), con un buon numero di rinvii. Consigliato anche portarsi martello e qualche chiodo per ribattere i chiodi di sosta (non si sa mai...) ed eventualmente integrare qualcosa.
1° tiro: salire il camino con buone prese su massi incastrati, uscire in placca e raggiungere la sosta; 20m, IV, un paio di passi di IV+. Sosta su 4 chiodi con cordoni. La placca è facile, ma rimane bagnata a lungo dopo piogge; fare attenzione.
2° tiro: doppiare lo spigolo a destra e salire lievemente verso i chiodi, indi continuare verso destra per lame e fessure fino al ripiano di sosta; 35m VI, A1, V). 5 chiodi. Sosta su 1 chiodo e spuntone.
3° tiro: salire la fessura, superare un breve tratto erboso e continuare ancora fino al culmine, dove parte la fila dei chiodi a pressione; 30m, V+, forse passo di VI- nei primi metri. Sosta da allestire con friend.
4° tiro: salire la placca con chiodi a pressione, superare uno strapiombo giungendo sotto il grande tetto e traversare a sinistra fino al suo termine; 40m, A2. 9 chiodi a pressione sulla placca, 3 chiodi sullo strapiombo, 7 chiodi e un friend incastrato sotto il tetto (armatevi di materiale!). Sosta (scomoda) su 2 chiodi.
5° tiro: salire lungo la fessura fino ad una breve sporgenza dove parte un'evidente vena verso sinistra. Seguirla pochi metri fino all'altezza di un bel pilastrino con fessure che si risale. Al suo culmine ci si sposta a sinistra sulla rampa erbosa appena prima della sosta; 30m, VI+, VI, V. Sosta su 2 chiodi. E' possibile anche seguire la vena fino alla rampa erbosa evitando il pilastrino, ma è meno divertente e crea maggiore attrito alle corde.
6° tiro: continuare per la fessura e spostarsi a destra fino a raggiungere un diedro bagnato con numerosi chiodi. Salirlo e sostare alla base di un muretto; 40m, VII-, A1; 5 chiodi + 7 nel diedro. Sosta (scomoda) su 1 chiodo e spuntone.
7° tiro: salire il muretto di destra e superare i due brevi (ma impegnativi) muretti solcati da una fessura. All'uscita ignorare i primi alberelli striminziti e salire per placche erbose ad un albero dove si sosta; 40m, V, A1, IV; 1 sosta (2 chiodi), 1 chiodo, 1 nut incastrato. Sosta su cordone con maglia-rapida su albero. Il tiro è valutato VII+ in libera; vedete un po' voi...
8° tiro: spostarsi a sinistra, salire le divertenti placche e rientrare verso destra per la sosta; 60m, III+. Sosta da allestire su albero. Il tiro può essere evitato se si scende in doppia.
Discesa: in doppia lungo la via appena a destra della nostra (The last line?). Se avete fatto l'8° tiro serve spostarsi un po' a destra della sosta per reperire un albero con cordone e maglia-rapida da cui ci si cala fino all'albero della 7a sosta. 2a doppia fino alla placca all'altezza della 5a sosta. Da qui noi ci siamo calati per 60m fino ad una sosta al margine sinistro della porta del cielo, a sinistra della 3a sosta della via; soluzione veloce, ma con buone probabilità di incastro corda sulla porta; meglio fermarsi alla sosta all'altezza dei chiodi a pressione. Dalla sosta siamo scesi poi fino all'attacco della via (da verificare la lunghezza della calata se ci si ferma più in alto). Naturalmente si può anche risalire fino al culmine della struttura e seguire il sentiero di discesa.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Avvicinamento: è lo stesso che reca a Luna nascente, quindi noto praticamente a tutti i frequentatori della valle. Si raggiunge la Val di Mello parcheggiando a San Martino in Val Masino (in estate o nei giorni di sabato e domenica, quando la strada della Valle è chiusa) oppure proseguendo fino al parcheggio del Gatto Rosso. Si continua per la strada di fondo valle, si attraversa un torrente e si arriva all'altezza del bidet della contessa, una pozza in corrispondenza di un grosso masso. Subito dopo si segue una traccia sulla sinistra che risale il bosco, attraversa una cascata e prosegue fino alla parete; giunti in vista delle rocce si tiene la sinistra, costeggiando la parete fino a che sulla destra compare il camino di attacco alla sinistra di una fessura verticale.
Relazione: via che risale la parete con una linea molto bella, sfruttando un sistema di fessure interrotte dal doppio tetto che costituisce il tiro in artificiale. A parte questo tiro, la chiodatura è minimale e le soste sono tutte a chiodi. Necessari friend fino al #3BD (utile raddoppiarne qualcuno) e due staffe per superare il tiro in artificiale (basta una se lo fate da secondo e siete disposti a faticare un po'), con un buon numero di rinvii. Consigliato anche portarsi martello e qualche chiodo per ribattere i chiodi di sosta (non si sa mai...) ed eventualmente integrare qualcosa.
1° tiro: salire il camino con buone prese su massi incastrati, uscire in placca e raggiungere la sosta; 20m, IV, un paio di passi di IV+. Sosta su 4 chiodi con cordoni. La placca è facile, ma rimane bagnata a lungo dopo piogge; fare attenzione.
2° tiro: doppiare lo spigolo a destra e salire lievemente verso i chiodi, indi continuare verso destra per lame e fessure fino al ripiano di sosta; 35m VI, A1, V). 5 chiodi. Sosta su 1 chiodo e spuntone.
3° tiro: salire la fessura, superare un breve tratto erboso e continuare ancora fino al culmine, dove parte la fila dei chiodi a pressione; 30m, V+, forse passo di VI- nei primi metri. Sosta da allestire con friend.
4° tiro: salire la placca con chiodi a pressione, superare uno strapiombo giungendo sotto il grande tetto e traversare a sinistra fino al suo termine; 40m, A2. 9 chiodi a pressione sulla placca, 3 chiodi sullo strapiombo, 7 chiodi e un friend incastrato sotto il tetto (armatevi di materiale!). Sosta (scomoda) su 2 chiodi.
5° tiro: salire lungo la fessura fino ad una breve sporgenza dove parte un'evidente vena verso sinistra. Seguirla pochi metri fino all'altezza di un bel pilastrino con fessure che si risale. Al suo culmine ci si sposta a sinistra sulla rampa erbosa appena prima della sosta; 30m, VI+, VI, V. Sosta su 2 chiodi. E' possibile anche seguire la vena fino alla rampa erbosa evitando il pilastrino, ma è meno divertente e crea maggiore attrito alle corde.
6° tiro: continuare per la fessura e spostarsi a destra fino a raggiungere un diedro bagnato con numerosi chiodi. Salirlo e sostare alla base di un muretto; 40m, VII-, A1; 5 chiodi + 7 nel diedro. Sosta (scomoda) su 1 chiodo e spuntone.
7° tiro: salire il muretto di destra e superare i due brevi (ma impegnativi) muretti solcati da una fessura. All'uscita ignorare i primi alberelli striminziti e salire per placche erbose ad un albero dove si sosta; 40m, V, A1, IV; 1 sosta (2 chiodi), 1 chiodo, 1 nut incastrato. Sosta su cordone con maglia-rapida su albero. Il tiro è valutato VII+ in libera; vedete un po' voi...
8° tiro: spostarsi a sinistra, salire le divertenti placche e rientrare verso destra per la sosta; 60m, III+. Sosta da allestire su albero. Il tiro può essere evitato se si scende in doppia.
Discesa: in doppia lungo la via appena a destra della nostra (The last line?). Se avete fatto l'8° tiro serve spostarsi un po' a destra della sosta per reperire un albero con cordone e maglia-rapida da cui ci si cala fino all'albero della 7a sosta. 2a doppia fino alla placca all'altezza della 5a sosta. Da qui noi ci siamo calati per 60m fino ad una sosta al margine sinistro della porta del cielo, a sinistra della 3a sosta della via; soluzione veloce, ma con buone probabilità di incastro corda sulla porta; meglio fermarsi alla sosta all'altezza dei chiodi a pressione. Dalla sosta siamo scesi poi fino all'attacco della via (da verificare la lunghezza della calata se ci si ferma più in alto). Naturalmente si può anche risalire fino al culmine della struttura e seguire il sentiero di discesa.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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