Matteo sul 1° tiro |
Sul 2° tiro |
Sul 3° tiro |
Matteo sul 6° tiro |
Sul 7° tiro |
Matteo sul 9° tiro |
Tracciato della via (azzurro). Le altre sono:
Nulla al caso (rosso), Me te spleucco (arancio), e Patata bollente (verde). |
Parete S
Per una volta non sono stato io ad insistere per venire ad arrampicare qui. Anzi, a dirla tutta ero un po' scettico per via del rischio di trovare coda al rientro a causa degli sciatori domenicali, ma mi sono lasciato convincere senza troppa difficoltà; del resto, non finirò mai di decantare questo posto e il suo stile di arrampicata.
La via prescelta presentava sulla carta una buona alternanza di tiri impegnativi e facili; l'ideale per una salita tranquilla. In realtà buona parte delle relazioni che si trovano in giro sembrano assegnare i gradi discretamente a caso, regalandoci così una salita con un po' di "ingaggio" (il che ogni tanto non guasta).
Accesso: uscita Pont-San Martin dell'autostrada TO-AO, poi a sinistra verso il forte di Bard, superato il quale appare la Corma di Machaby. Parcheggiare nell'apposito spazio al cospetto della Corma in corrispondenza di una lieve curva a sinistra della strada. Salire il bel sentiero, attrezzato con corde fisse in alcuni tratti (meno che nell'unico punto dove sarebbero veramente utili, una placchetta spesso bagnata), fino alla parete in corrispondenza della targhetta della via Bucce d'arancia. Seguire la parete verso sinistra, superare gli attacchi di Nulla al caso e di Anchorage e proseguire in discesa fino alla canonica targhetta con il nome.
Relazione: via decisamente continua e piuttosto sostenuta (in stile-Paretone, placche e brevi muretti). Chiodatura a spit sicura ma non proprio generosa, che obbliga a discreti passi obbligati intorno al 6a; sui passi più duri però si trova sempre uno spit che riconcilia con il mondo. Percorso logico a parte l'uscita dove si converge su altri tracciati, ricercato in alcuni punti, con belle fessure invitanti tralasciate a favore di placche verticali. Roccia ottima come al solito.
Nota: il numero delle protezioni è da prendere con un po' di tolleranza; diciamo ± 1 fix. In ogni caso dodici rinvii sono più che sufficienti. In un paio di punti possono essere utili friend medio-piccoli. Tutte le soste sono attrezzate con due spit, catena ed anello di calata.
1° tiro: salire la placca fino alla terrazza erbosa. 30m, 5a; otto fix.
2° tiro: comincia il bello con i due tiri-chiave. Inizio su bel muretto verticale, poi spostamento a sinistra e ancora in verticale a superare un piccolo tetto o sporgenza. Continuare poi fino alla sosta. 25m, 6a; nove fix.
3° tiro: Io ho trovato ostico il passo iniziale su prese svasate, poi si prosegue più facilmente (ma non troppo) su muro, vago diedrino e placca finale. 30m, 6b; dieci fix.
4° tiro: si supera l'ultimo tratto in placca e si prosegue su terreno erboso (ignorare la sosta) fino a riportarsi sotto la parete. 45m, 4c; due fix + 1 sosta intermedia.
5° tiro: passo iniziale in fessura (c'è un fix nascosto da un ciuffo d'erba) poi placca più facile da cui si esce a sinistra doppiando uno spigolino arrotondato. 20m, 5c (forse passo iniziale di 6a); sei fix.
6° tiro: salire tendendo lievemente a destra, poi spostarsi più decisamente e risalire una placca con minori difficoltà. 30m, 6a (passi); otto-nove fix.
7° tiro: ancora su muretti verticali, poi spostamento a destra e da lì ancora verso destra, più facilmente, alla sosta. 25m, 6a (passi); 8-9 fix.
8° tiro: salire ancora in verticale fin sotto un piccolo tetto da cui si esce spostandosi un poco verso sinistra con un passo delicato, poi più facilmente fino alla sosta. 30m, passo di 6a o 6a+; otto-nove fix.
9° tiro: salire nel vago canale e uscire verso destra (singolo passo delicato), poi placche più facili fino alla sosta. 30m, 5b, forse passo di 5c; sei fix.
10° tiro: salire per placche e risalti fino alla fine degli spit dove convergono un po' di vie; da qui io mi sono spostato a sinistra fino alla sosta. 35m, 5a; otto fix.
11° tiro: si vedono un paio di linee di fix; salire sulla destra e poi per rocce non difficili fino alla sommità, proseguendo fino agli alberi dove si allestisce una sosta. 40m, 4c; cinque fix.
Discesa: evitare la calata in corda doppia e seguire il sentiero che piega a destra e porta verso il borgo di Machaby. Attraversare il borgo e tenere la destra fino ad andare a prendere un sentiero che si dirige verso destra in direzione della Corma. Qui parte un sentiero attrezzato che si ricongiunge a quello utilizzato nella salita. In alternativa si può seguire la strada del Santuario, più lunga ma più comoda. C'è anche un terzo sentiero che scende sul lato sinistro della Corma, ma ne parliamo un'altra volta.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
La via prescelta presentava sulla carta una buona alternanza di tiri impegnativi e facili; l'ideale per una salita tranquilla. In realtà buona parte delle relazioni che si trovano in giro sembrano assegnare i gradi discretamente a caso, regalandoci così una salita con un po' di "ingaggio" (il che ogni tanto non guasta).
Accesso: uscita Pont-San Martin dell'autostrada TO-AO, poi a sinistra verso il forte di Bard, superato il quale appare la Corma di Machaby. Parcheggiare nell'apposito spazio al cospetto della Corma in corrispondenza di una lieve curva a sinistra della strada. Salire il bel sentiero, attrezzato con corde fisse in alcuni tratti (meno che nell'unico punto dove sarebbero veramente utili, una placchetta spesso bagnata), fino alla parete in corrispondenza della targhetta della via Bucce d'arancia. Seguire la parete verso sinistra, superare gli attacchi di Nulla al caso e di Anchorage e proseguire in discesa fino alla canonica targhetta con il nome.
Relazione: via decisamente continua e piuttosto sostenuta (in stile-Paretone, placche e brevi muretti). Chiodatura a spit sicura ma non proprio generosa, che obbliga a discreti passi obbligati intorno al 6a; sui passi più duri però si trova sempre uno spit che riconcilia con il mondo. Percorso logico a parte l'uscita dove si converge su altri tracciati, ricercato in alcuni punti, con belle fessure invitanti tralasciate a favore di placche verticali. Roccia ottima come al solito.
Nota: il numero delle protezioni è da prendere con un po' di tolleranza; diciamo ± 1 fix. In ogni caso dodici rinvii sono più che sufficienti. In un paio di punti possono essere utili friend medio-piccoli. Tutte le soste sono attrezzate con due spit, catena ed anello di calata.
1° tiro: salire la placca fino alla terrazza erbosa. 30m, 5a; otto fix.
2° tiro: comincia il bello con i due tiri-chiave. Inizio su bel muretto verticale, poi spostamento a sinistra e ancora in verticale a superare un piccolo tetto o sporgenza. Continuare poi fino alla sosta. 25m, 6a; nove fix.
3° tiro: Io ho trovato ostico il passo iniziale su prese svasate, poi si prosegue più facilmente (ma non troppo) su muro, vago diedrino e placca finale. 30m, 6b; dieci fix.
4° tiro: si supera l'ultimo tratto in placca e si prosegue su terreno erboso (ignorare la sosta) fino a riportarsi sotto la parete. 45m, 4c; due fix + 1 sosta intermedia.
5° tiro: passo iniziale in fessura (c'è un fix nascosto da un ciuffo d'erba) poi placca più facile da cui si esce a sinistra doppiando uno spigolino arrotondato. 20m, 5c (forse passo iniziale di 6a); sei fix.
6° tiro: salire tendendo lievemente a destra, poi spostarsi più decisamente e risalire una placca con minori difficoltà. 30m, 6a (passi); otto-nove fix.
7° tiro: ancora su muretti verticali, poi spostamento a destra e da lì ancora verso destra, più facilmente, alla sosta. 25m, 6a (passi); 8-9 fix.
8° tiro: salire ancora in verticale fin sotto un piccolo tetto da cui si esce spostandosi un poco verso sinistra con un passo delicato, poi più facilmente fino alla sosta. 30m, passo di 6a o 6a+; otto-nove fix.
9° tiro: salire nel vago canale e uscire verso destra (singolo passo delicato), poi placche più facili fino alla sosta. 30m, 5b, forse passo di 5c; sei fix.
10° tiro: salire per placche e risalti fino alla fine degli spit dove convergono un po' di vie; da qui io mi sono spostato a sinistra fino alla sosta. 35m, 5a; otto fix.
11° tiro: si vedono un paio di linee di fix; salire sulla destra e poi per rocce non difficili fino alla sommità, proseguendo fino agli alberi dove si allestisce una sosta. 40m, 4c; cinque fix.
Discesa: evitare la calata in corda doppia e seguire il sentiero che piega a destra e porta verso il borgo di Machaby. Attraversare il borgo e tenere la destra fino ad andare a prendere un sentiero che si dirige verso destra in direzione della Corma. Qui parte un sentiero attrezzato che si ricongiunge a quello utilizzato nella salita. In alternativa si può seguire la strada del Santuario, più lunga ma più comoda. C'è anche un terzo sentiero che scende sul lato sinistro della Corma, ma ne parliamo un'altra volta.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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